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Eduardo Frota
Questo intervento volto all’occupazione di un luogo specifico, quale la Cella di Fortebraccio, è
l’estensione dell’esperienza vissuta da Frota nel corso del programma di residenza a Civitella
Ranieri, al quale ha partecipato come borsista
Experiência para Espaço,Tempo e Lugar, na Rocca de Umbertide”, installazione dell’artista
brasiliano Eduardo Frota. L’apertura è fissata per Mercoledì 26 settembre alle ore 18 nei locali del
Centro per l’Arte Contemporanea “La Rocca di Umbertide”.
Questo intervento volto all’occupazione di un luogo specifico, quale la Cella di Fortebraccio, è
l’estensione dell’esperienza vissuta da Frota nel corso del programma di residenza a Civitella
Ranieri, al quale ha partecipato come borsista. Si tratta del secondo evento nato dal rapporto tra la
Fondazione Civitella Ranieri e la municipalità di Umbertide.
Dana Prescott, neo-direttrice del
Centro Civitella Ranieri afferma: “Una collaborazione tra la nostra Fondazione e la città di
Umbertide ha sempre rappresentato un sogno per i nostri borsisti e per il nostro staff (in particolare
per Giancarlo Giubilaro). Il nostro gruppo di artisti internazionali arriva in Umbria per fare tesoro di uno splendido regalo fatto di tempo e spazio di cui fanno tesoro per realizzare le proprie creazioni
nei campi delle arti visive, della composizione musicale e della scrittura.”
Eduardo Frota spiega lo sviluppo del principio d’occupazione dello spazio all’interno della Rocca in
tre passaggi:
1. Comprensione storica e individuale dello spazio
2. Assemblaggio di oggetti in disuso o danneggiati raccolti nel magazzino di Civitella Ranieri
3. Assemblaggio di oggetti d’uso comune (acquistati nei negozi di Umbertide) capaci di
assumere funzioni differenti dall’impiego che ne viene fatto quotidianamente.
Gli oggetti – dislocati dalla propria funzione originale, caduti in disuso o danneggiati dall’incedere
del tempo – divengono intrinseci portatori di una memoria perduta.
Raggruppati in maniera aleatoria e in un ambiente specifico quale la prigione medievale della città,
si autorappresentano per radicalizzarsi in una operazione di disordine e alterazione dello spazio
simbolico e psichico del luogo.
La Rocca di Umbertide offre uno spettacolare ambiente per quegli artisti profondamente
appassionati ad accostare se stessi e le loro opere col passato, e con la spettacolare bellezza e
preponderanza dell’architettura umbra. La produzione artistica di Frota riflette questo tipo di
confronto attraverso una sensibile scelta degli elementi che la compongono.
Lo stesso artista aggiunge: “La clessidra posta in posizione orizzontale rappresenta l’impossibilità
della misurazione del tempo visto come esperienza di invenzione umana. Gli altri oggetti come il
sale, la corda, le lenzuola tra loro annodate, sono frontiere ibride o limitrofe che si frappongono tra
la chiusura – metaforicamente riprodotta come l’impossibilità di vita – e la fuga: possibilità di vita.”
Eduardo Frota (1959) è un artista brasiliano formatosi a Rio de Janeiro negli
anni Ottanta. Ha dedicato la sua carriera alla trasformazione – non solo
materiale ma anche simbolica, metaforica e politica – degli spazi occupati
dalle sue opere. Ha ottenuto un borsa al Centro Civitella Ranieri nell’agostosettembre
2007 dove ha sviluppato il progetto qui rappresentato. Vive e lavora
a Fortaleza in Brasile.
Eduardo Frota
Umbertide, Via Bovicelli, (Perugia)