Vibranti e carichi di interiorità si muovono sulla tela gli uomini di Dussan. “E’ un autentico artista ispirato – scrive il critico Giacomo Lodetti - pensa con il disegno, parla con il disegno, sogna con il disegno…”. Una matrice che caratterizza ogni sua opera. Con tecnica mista, acrilico e carboncino, Dussan dà voce ad un’umanità che sembra svegliarsi da un sogno, da un lungo torpore e voler recuperare qualcosa delle sue forme originali. Un disegno fluido che genera leggerezza e grazia, non senza una vena ironica ed una sottile sofferenza. “Il suo segno a stento riesce a contenere i corpi – aggiunge Lodetti - che, deformi e grotteschi, travalicano le linee di confine, per intrecciarsi, contaminarsi, sovrapporsi, stratificarsi. Alcuni particolari risaltano, come quelle mani nodose che sono sempre in primo piano, come artigli pronti a ghermire i pensieri, corpi senza spessore, diafani, impalpabili, trasparenti eppure abbondanti, invadenti, maternamente generosi e opulenti”.

Un percorso suggestivo tra opere di grandi dimensioni, tra cui anche alcuni dittici, piccole tele, disegni.



“Con estremo piacere ospitiamo a Pietrasanta – afferma l’assessore alla cultura Daniele Spina – le opere più recenti di Rafael Dussan, artista di raffinata espressione che per la prima volta si presenta nel panorama espositivo versiliese con una mostra di grande suggestione. Un linguaggio creativo affascinante, intenso ed incisivo”.



Cenni biografici
Rafael Dussan nasce a Bogotà, in Colombia, il 2 agosto 1957. Vi compie tutta la sua prima formazione. Nel 1988 si laurea in Teologia con indirizzo pedagogico e successivamente intraprende studi specializzati in ambito artistico, con laboratori di disegno, stampa ed incisione. Giunge stabilmente in Europa nel 2002, svolgendo la sua attività artistica tra Parigi e Milano. Sue opere si trovano in numerose collezioni private, da New York a Parigi, da Londra a Roma.