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Dal caos alla dissoluzione della città
confronto fra due artisti romani, della generazione di mezzo che vivono ed operano nella capitale
Comunicato stampa
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La mostra ospitata nel “Palazzo dei Capitani” di Ascoli Piceno si propone come confronto fra due artisti romani, della generazione di mezzo che vivono ed operano nella capitale: Angelo Colagrossi e Alessandra Giovannoni. Saranno presentate venti tele di grande formato tutte dipinte per questo evento, attraverso le quali sarà possibile rintracciare un filo conduttore, un terreno comune - quello urbano - dal quale i due artisti muovono per approdare a soluzioni assai diverse, quanto mature. L’uno attratto dai segni dell’eccesso caotico, che nella città trova la sua manifestazione più compiuta, più radicale, l’altra attratta dalle architetture, dalle strade che hanno perso ogni segno di riconoscibilità, bruciate da una luce che si fa chiave fondamentale di lettura.
Nel saggio pubblicato in catalogo, scrive Giovanna Bonasegale di Alessandra Giovannoni “... Del resto quello che maggiormente interessa Alessandra è lo studio della luce, con tutto ciò che implica, e allora l'ombra non è più un complemento ma una esigenza essenziale, su cui convergono anche i significati metaforici, che il suo apparire evoca. ...Le ombre che popolano i dipinti di Alessandra non sono involucri, in cui si nasconde una entità altra, e neppure la scontata risultanza dell'impatto della luce: il loro sedimentarsi è plastico, vivo, dà vigore al racconto e insieme magnifica la visionarietà, che intride tutta l'opera della Giovannoni.”
E ancora di Angelo Colagrossi “... Angelo Colagrossi assiste, registra il mutamento di una realtà architettonica e sociale, ce lo indica e ci preannuncia il suo dubbio, la sua esitazione a riconoscersi in un presente che sembra sospeso tra un passato forte e un futuro pieno di incognite, di trasformazioni, che possono diventare deriva, se non si riesce a inserirvi una nota poetica, un'aspettativa disvelante le articolazioni fittizie del reale.
Nel saggio pubblicato in catalogo, scrive Carlo Fabrizio Carli “... questa mostra ha il merito, certamente l'audacia, di accostare i quadri di Angelo Colagrossi e di Alessandra Giovannoni, due dei più interessanti pittori romani, appartenenti ad un taglio generazionale intermedio, che ha consentito loro, da tempo e saldamente, di approdare a maturità espressiva e a ampia notorietà.
I due artisti esprimono mondi tra loro diversissimi, ma rivelano pure non pochi motivi di affinità, anche a prescindere dalla scelta della pittura come esclusivo mezzo di espressione: e tutti sanno come, nel contesto attuale, questa costituisca, da sola, una fondamentale opzione di campo.
Sarà, ad esempio, una comune aspirazione a interpretare i temi della realtà attuale, al di fuori di ogni ripiegamento nostalgico e retrospettivo; e, assieme, un approccio in chiave destrutturante di tale stessa realtà; forse, in entrambi, una singolare attitudine visionaria.
Per quanto sia Colagrossi che Giovannoni siano fortemente attratti dal grande tema della città contemporanea, nondimeno le modalità di accostare questo fortunato filone pittorico riescono originali e reciprocamente differenziate. A nessuno di essi interessa una restituzione delle architetture, delle presenze e degli arredi urbani, fedele al vero fenomenico e meno che mai spinta magari fino a suggestioni iperrealiste, in gara di verosimiglianza con la realtà.>>
La mostra è stata realizzata in collaborazione con la Galleria d’Arte Genus di S.Benedetto del Tronto e con la Galleria d’Arte Il Segno di Roma.
Nel saggio pubblicato in catalogo, scrive Giovanna Bonasegale di Alessandra Giovannoni “... Del resto quello che maggiormente interessa Alessandra è lo studio della luce, con tutto ciò che implica, e allora l'ombra non è più un complemento ma una esigenza essenziale, su cui convergono anche i significati metaforici, che il suo apparire evoca. ...Le ombre che popolano i dipinti di Alessandra non sono involucri, in cui si nasconde una entità altra, e neppure la scontata risultanza dell'impatto della luce: il loro sedimentarsi è plastico, vivo, dà vigore al racconto e insieme magnifica la visionarietà, che intride tutta l'opera della Giovannoni.”
E ancora di Angelo Colagrossi “... Angelo Colagrossi assiste, registra il mutamento di una realtà architettonica e sociale, ce lo indica e ci preannuncia il suo dubbio, la sua esitazione a riconoscersi in un presente che sembra sospeso tra un passato forte e un futuro pieno di incognite, di trasformazioni, che possono diventare deriva, se non si riesce a inserirvi una nota poetica, un'aspettativa disvelante le articolazioni fittizie del reale.
Nel saggio pubblicato in catalogo, scrive Carlo Fabrizio Carli “... questa mostra ha il merito, certamente l'audacia, di accostare i quadri di Angelo Colagrossi e di Alessandra Giovannoni, due dei più interessanti pittori romani, appartenenti ad un taglio generazionale intermedio, che ha consentito loro, da tempo e saldamente, di approdare a maturità espressiva e a ampia notorietà.
I due artisti esprimono mondi tra loro diversissimi, ma rivelano pure non pochi motivi di affinità, anche a prescindere dalla scelta della pittura come esclusivo mezzo di espressione: e tutti sanno come, nel contesto attuale, questa costituisca, da sola, una fondamentale opzione di campo.
Sarà, ad esempio, una comune aspirazione a interpretare i temi della realtà attuale, al di fuori di ogni ripiegamento nostalgico e retrospettivo; e, assieme, un approccio in chiave destrutturante di tale stessa realtà; forse, in entrambi, una singolare attitudine visionaria.
Per quanto sia Colagrossi che Giovannoni siano fortemente attratti dal grande tema della città contemporanea, nondimeno le modalità di accostare questo fortunato filone pittorico riescono originali e reciprocamente differenziate. A nessuno di essi interessa una restituzione delle architetture, delle presenze e degli arredi urbani, fedele al vero fenomenico e meno che mai spinta magari fino a suggestioni iperrealiste, in gara di verosimiglianza con la realtà.>>
La mostra è stata realizzata in collaborazione con la Galleria d’Arte Genus di S.Benedetto del Tronto e con la Galleria d’Arte Il Segno di Roma.
20
ottobre 2007
Dal caos alla dissoluzione della città
Dal 20 ottobre al 05 novembre 2007
arte contemporanea
Location
PALAZZO DEI CAPITANI
Ascoli Piceno, Piazza Del Popolo, (Ascoli Piceno)
Ascoli Piceno, Piazza Del Popolo, (Ascoli Piceno)
Orario di apertura
Tutti i giorni 10,00/13,00 - 16,00/19,00
Vernissage
20 Ottobre 2007, ore 17.30
Autore