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Marco Puerari – Beati come rane su una foglia di ninfea
L’incontro intimo, erotico-carnale di due amanti che si conoscono, si fondono, attraverso i sensi e il contatto; in un continuo incontro scontro
Comunicato stampa
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Il titolo della mostra prende spunto dal famoso romanzo di Gunter Grass, in cui il trentenne Oskar Matzerath racconta la strana storia della sua vita e del piccolo tamburo di latta da cui non si è mai separato dall’età di tre anni.
Così anche Marco Puerari, superata da poco la soglia dei trent’anni guarda indietro,riscopre la sua infanzia, le si avvicina, la disegna e la colora. E il ricordo personale rimanda, come in un gioco di specchi, ai bambini che l’artista oggi vede e osserva: molte cose sono cambiate, la generazione dei giochi fatti per strada,
come il pampano, osserva con sguardo nostalgico le piazze vuote di oggi.
E’ un’esplorazione, un viaggio che parte
dall’immagine, reale e simbolica, del giocattolo e del gioco, per arrivare fin dentro il concetto
stesso di infanzia e dei suoi slittamenti, senza un giudizio ma con l’innocenza di chi trascrive,
semplicemente, ciò che vede.
Le tele , 100x100 cm, impongono un’osservazione rigorosa e concentrata, la forma quadrata non permette la dispersione laterale, i volti e i particolari della vita infantile sono
osservati da vicino, con immediatezza, con la stessa meravigliosa semplicità di chi batte un tamburo di latta.
COMUNICATO STAMPA
BEATI COME RANE SU UNA FOGLIA DI NINFEA
Beati come rane su una foglia di ninfea, rappresenta un’incontro.
L’incontro intimo, erotico-carnale di due amanti che si conoscono, si fondono, attraverso i sensi e il contatto; in un continuo incontro scontro,
atto di reciproca forza. Quest’incontro è protetto nell’intimità di casa, di un letto che racchiude e incornicia i due corpi creando
un campo fisico, un ring, una zona franca dove tutto è concesso.
Attimi di “beatitudine”, una comparazione con il titolo del celebre romanzo di Tom Robbins più che con il romanzo in se.
BIOGRAFIA
Nato nel 1975, Marco Puerari si è formato a Genova: prima il liceo artistico, poi l’accademia ed ancora corsi di approfondimento e stage. Nel 1997 ha partecipato alla collettiva di giovani artisti presso la Commenda di Prè
“contaminazione” e al “Sarabanda Festival”,
illustrazione collettiva, al chiostro di S.Maria di Castello di Genova.
Nel 1998, tra le altre, ha partecipato a “Spazi marginali e allotropi metropolitani”, seminario presso Palazzo Ducale organizzato dalla Facoltà di Architettura di Genova e dall’Accademia Ligustica di Belle Arti. Dopo essere stato selezionato nel 1999 per il Workshop “Germination Europe”, ha partecipato, l’anno successivo, alla mostra “Germinazioni, passaggio in Europa”, inserita nel programma di Bologna Città Europa della Cultura. Nel 2004 espone nelle collettive “Genova 4002” e “Figuriamoci” presso in Arte Galleria Porto
Antico. Sempre di quest’anno la personale “Città
scura” e la collettiva di giovani incisori “Segni
paralleli tra Urbino e Genova” presso il Centro Civico Buranello.
Nel 2005 realizza una serie di 5 serigrafie raffiguranti scorci di Genova; e sempre nel 2005 realizza una personale su Genova “Segni urbani”.
Così anche Marco Puerari, superata da poco la soglia dei trent’anni guarda indietro,riscopre la sua infanzia, le si avvicina, la disegna e la colora. E il ricordo personale rimanda, come in un gioco di specchi, ai bambini che l’artista oggi vede e osserva: molte cose sono cambiate, la generazione dei giochi fatti per strada,
come il pampano, osserva con sguardo nostalgico le piazze vuote di oggi.
E’ un’esplorazione, un viaggio che parte
dall’immagine, reale e simbolica, del giocattolo e del gioco, per arrivare fin dentro il concetto
stesso di infanzia e dei suoi slittamenti, senza un giudizio ma con l’innocenza di chi trascrive,
semplicemente, ciò che vede.
Le tele , 100x100 cm, impongono un’osservazione rigorosa e concentrata, la forma quadrata non permette la dispersione laterale, i volti e i particolari della vita infantile sono
osservati da vicino, con immediatezza, con la stessa meravigliosa semplicità di chi batte un tamburo di latta.
COMUNICATO STAMPA
BEATI COME RANE SU UNA FOGLIA DI NINFEA
Beati come rane su una foglia di ninfea, rappresenta un’incontro.
L’incontro intimo, erotico-carnale di due amanti che si conoscono, si fondono, attraverso i sensi e il contatto; in un continuo incontro scontro,
atto di reciproca forza. Quest’incontro è protetto nell’intimità di casa, di un letto che racchiude e incornicia i due corpi creando
un campo fisico, un ring, una zona franca dove tutto è concesso.
Attimi di “beatitudine”, una comparazione con il titolo del celebre romanzo di Tom Robbins più che con il romanzo in se.
BIOGRAFIA
Nato nel 1975, Marco Puerari si è formato a Genova: prima il liceo artistico, poi l’accademia ed ancora corsi di approfondimento e stage. Nel 1997 ha partecipato alla collettiva di giovani artisti presso la Commenda di Prè
“contaminazione” e al “Sarabanda Festival”,
illustrazione collettiva, al chiostro di S.Maria di Castello di Genova.
Nel 1998, tra le altre, ha partecipato a “Spazi marginali e allotropi metropolitani”, seminario presso Palazzo Ducale organizzato dalla Facoltà di Architettura di Genova e dall’Accademia Ligustica di Belle Arti. Dopo essere stato selezionato nel 1999 per il Workshop “Germination Europe”, ha partecipato, l’anno successivo, alla mostra “Germinazioni, passaggio in Europa”, inserita nel programma di Bologna Città Europa della Cultura. Nel 2004 espone nelle collettive “Genova 4002” e “Figuriamoci” presso in Arte Galleria Porto
Antico. Sempre di quest’anno la personale “Città
scura” e la collettiva di giovani incisori “Segni
paralleli tra Urbino e Genova” presso il Centro Civico Buranello.
Nel 2005 realizza una serie di 5 serigrafie raffiguranti scorci di Genova; e sempre nel 2005 realizza una personale su Genova “Segni urbani”.
06
ottobre 2007
Marco Puerari – Beati come rane su una foglia di ninfea
Dal 06 al 31 ottobre 2007
arte contemporanea
Location
VIOLABOX ART GALLERY
Genova, Via Trebisonda, 56, (Genova)
Genova, Via Trebisonda, 56, (Genova)
Vernissage
6 Ottobre 2007, ore 18:30
Autore