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Enclave 6 – Bruno Querci
La mostra è stata pensata in stretto rapporto con lo spazio espositivo e nelle sale verranno presentate circa quaranta opere che ripercorrono l’iter creativo dell’artista dagli anni ‘80 ad oggi
Comunicato stampa
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Proseguendo con il ciclo di mostre "Enclave 6 progetti d’artista" a cura di Bruno Corà sabato 6 ottobre 2007 alle ore 18, al CAMeC della Spezia verrà inaugurata una mostra personale dell’artista Bruno Querci.
La mostra è stata pensata in stretto rapporto con lo spazio espositivo e nelle sale verranno presentate circa quaranta opere che ripercorrono l’iter creativo dell’artista dagli anni ‘80 ad oggi.
In ogni sala saranno esposte opere appartenenti ai vari momenti del fare creativo di Bruno Querci in costante dialogo con l’ambiente.
Nell’ultima sala saranno presentate opere dal titolo "Sequenzeluce" realizzate specificamente per questa mostra.
"La pittura di Querci, con il suo ossessivo ricorso alla bicromia radicale del bianco e del nero, vive di uno spaziotempo che non è lineare: in questo, rispecchia una dimensione, quella del collasso delle distanze e del cortocircuito delle durate, che è caratteristica della nostra epoca, nella quale presente, passato e futuro si ritrovano continuamente compresenti. Nella sua opera, tutto ruota attorno al medesimo nucleo di significato, perché essa è il continuo tentativo di riappropriazione, fisica e ideale, di una posizione e proporzionalità umana nel contesto cosmico di un universo in continua e inarrestabile espansione. Ciò che interessa a Querci è rendere presente proprio questa necessità di riconquistare una identità figurale umana che sia alternativa rispetto alla civiltà esteriore delle immagini e alla comunicazione mediatica, per porsi come nuovo orizzonte di significato, nel quale l’interiorità non venga identificata con l’intimismo. Per Querci, ‘interiore’ è sinonimo di ‘umano come possibilità di infinito’: è questo, da decenni, il tema fondante di tutta la sua opera".
In occasione della mostra verrà pubblicato un volume contenente immagini che documentano la mostra al CAMeC con testi di Bruno Corà, Massimo Donà, Carlo Invernizzi, Filiberto Menna, Francesca Pola, scritti di Bruno Querci e un apparato bio-bibliografico.
Bruno Querci è nato a Prato nel 1956. Vive e lavora a Prato.
Si afferma nei primi anni ‘80 come protagonista di un’originale ricerca pittorica in contrapposizione alle correnti forme espressive del tempo. Querci ha fatto parte del gruppo "Astrazione Povera" e nel 1986 è stato invitato da Filiberto Menna a partecipare alla mostra "Il meno è il più, per una astrazione povera" presso La Salerniana, Convento di S. Carlo a Erice.
Tra le sue prime esposizioni personali si ricorda "Situazioni" alla Galleria Vivita a Firenze, nel 1984 e "Progetti Minimi" alla Galleria Jartrakor a Roma, nel 1987.
Nel 1988 Querci è invitato a partecipare alla "Internationale Triennale der Zeichnung" presso la Kunsthalle a Norimberga e nel 1990 alla mostra "Astratta, secessioni astratte in Italia dal dopoguerra al 1990".
Nel 1992 partecipa alla mostra "Impegno e Poetica della Pittura Italiana" e nel1994 tiene una mostra personale presso A arte Studio Invernizzi a Milano. Nel 1995 espone con Gianni Asdrubali alla APC Galerie di Colonia e nel 1996 con Herbert Hamak alla Galleria Sergio Tossi di Prato. Nello stesso anno firma con il poeta Carlo Invernizzi e i pittori Gianni Asdrubali e Nelio Sonego il manifesto "Tromboloide e disquarciata. Natura Naturans".
Nel 1997 partecipa alla medesima mostra presso il Centro Espositivo della Rocca Paolina di Perugia, la Galleria Nothburga di Innsbruck e il Museo Rabalderhaus di Schwaz, che nel 1999 viene riproposta dai Musei Civici di Villa Manzoni a Lecco.
Nello stesso anno è invitato a partecipare all’esposizione "Il sentimento della costruzione - artisti in Italia dal Dopoguerra ad oggi" presso il Museo Rabalderhaus di Schwaz e con la mostra "Bruno Querci. Naturaenergialuce" espone presso il Palazzo Municipale di Vignate, il Palazzo Pretorio di Certaldo e il Palazzo Racani Arroni di Spoleto.
Sempre nel 1997 in occasione del ciclo "Irradiazioni" a cura del Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci e dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Prato, l’Associazione Culturale Grafio di Prato ospita la sua mostra Apparizioni.
Nel 1998 A arte Studio Invernizzi di Milano presenta la mostra "Formaspazio" e nel 2000 è invitato a partecipare alla mostra "Zwischen Figur und Körper. Aspekte der italienischen Kunst der Nachkriegszeit" presso la Städtische Galerie Rosenheim, la Städtische Galerie Villa Zanders di Bergisch Gladbach e i Musei Civici di Lecco.
Nel 2001 viene invitato alla mostra "Abitanti. Arte in relazione" a Palazzo Fabroni a Pistoia dove nel 2004 partecipa anche alla mostra "Sonde. Dieci anni con gli artisti di Palazzo Fabroni".
Nel 2003 la galleria Open Art di Prato presenta una sua mostra personale.
Nel 2006 tiene una personale alla Galleria Giraldi di Livorno e viene invitato dal Museo d’arte contemporanea all’aperto di Morterone a partecipare alla mostra "Morterone. Natura e Arte. Interventi all’aperto".
La mostra è stata pensata in stretto rapporto con lo spazio espositivo e nelle sale verranno presentate circa quaranta opere che ripercorrono l’iter creativo dell’artista dagli anni ‘80 ad oggi.
In ogni sala saranno esposte opere appartenenti ai vari momenti del fare creativo di Bruno Querci in costante dialogo con l’ambiente.
Nell’ultima sala saranno presentate opere dal titolo "Sequenzeluce" realizzate specificamente per questa mostra.
"La pittura di Querci, con il suo ossessivo ricorso alla bicromia radicale del bianco e del nero, vive di uno spaziotempo che non è lineare: in questo, rispecchia una dimensione, quella del collasso delle distanze e del cortocircuito delle durate, che è caratteristica della nostra epoca, nella quale presente, passato e futuro si ritrovano continuamente compresenti. Nella sua opera, tutto ruota attorno al medesimo nucleo di significato, perché essa è il continuo tentativo di riappropriazione, fisica e ideale, di una posizione e proporzionalità umana nel contesto cosmico di un universo in continua e inarrestabile espansione. Ciò che interessa a Querci è rendere presente proprio questa necessità di riconquistare una identità figurale umana che sia alternativa rispetto alla civiltà esteriore delle immagini e alla comunicazione mediatica, per porsi come nuovo orizzonte di significato, nel quale l’interiorità non venga identificata con l’intimismo. Per Querci, ‘interiore’ è sinonimo di ‘umano come possibilità di infinito’: è questo, da decenni, il tema fondante di tutta la sua opera".
In occasione della mostra verrà pubblicato un volume contenente immagini che documentano la mostra al CAMeC con testi di Bruno Corà, Massimo Donà, Carlo Invernizzi, Filiberto Menna, Francesca Pola, scritti di Bruno Querci e un apparato bio-bibliografico.
Bruno Querci è nato a Prato nel 1956. Vive e lavora a Prato.
Si afferma nei primi anni ‘80 come protagonista di un’originale ricerca pittorica in contrapposizione alle correnti forme espressive del tempo. Querci ha fatto parte del gruppo "Astrazione Povera" e nel 1986 è stato invitato da Filiberto Menna a partecipare alla mostra "Il meno è il più, per una astrazione povera" presso La Salerniana, Convento di S. Carlo a Erice.
Tra le sue prime esposizioni personali si ricorda "Situazioni" alla Galleria Vivita a Firenze, nel 1984 e "Progetti Minimi" alla Galleria Jartrakor a Roma, nel 1987.
Nel 1988 Querci è invitato a partecipare alla "Internationale Triennale der Zeichnung" presso la Kunsthalle a Norimberga e nel 1990 alla mostra "Astratta, secessioni astratte in Italia dal dopoguerra al 1990".
Nel 1992 partecipa alla mostra "Impegno e Poetica della Pittura Italiana" e nel1994 tiene una mostra personale presso A arte Studio Invernizzi a Milano. Nel 1995 espone con Gianni Asdrubali alla APC Galerie di Colonia e nel 1996 con Herbert Hamak alla Galleria Sergio Tossi di Prato. Nello stesso anno firma con il poeta Carlo Invernizzi e i pittori Gianni Asdrubali e Nelio Sonego il manifesto "Tromboloide e disquarciata. Natura Naturans".
Nel 1997 partecipa alla medesima mostra presso il Centro Espositivo della Rocca Paolina di Perugia, la Galleria Nothburga di Innsbruck e il Museo Rabalderhaus di Schwaz, che nel 1999 viene riproposta dai Musei Civici di Villa Manzoni a Lecco.
Nello stesso anno è invitato a partecipare all’esposizione "Il sentimento della costruzione - artisti in Italia dal Dopoguerra ad oggi" presso il Museo Rabalderhaus di Schwaz e con la mostra "Bruno Querci. Naturaenergialuce" espone presso il Palazzo Municipale di Vignate, il Palazzo Pretorio di Certaldo e il Palazzo Racani Arroni di Spoleto.
Sempre nel 1997 in occasione del ciclo "Irradiazioni" a cura del Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci e dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Prato, l’Associazione Culturale Grafio di Prato ospita la sua mostra Apparizioni.
Nel 1998 A arte Studio Invernizzi di Milano presenta la mostra "Formaspazio" e nel 2000 è invitato a partecipare alla mostra "Zwischen Figur und Körper. Aspekte der italienischen Kunst der Nachkriegszeit" presso la Städtische Galerie Rosenheim, la Städtische Galerie Villa Zanders di Bergisch Gladbach e i Musei Civici di Lecco.
Nel 2001 viene invitato alla mostra "Abitanti. Arte in relazione" a Palazzo Fabroni a Pistoia dove nel 2004 partecipa anche alla mostra "Sonde. Dieci anni con gli artisti di Palazzo Fabroni".
Nel 2003 la galleria Open Art di Prato presenta una sua mostra personale.
Nel 2006 tiene una personale alla Galleria Giraldi di Livorno e viene invitato dal Museo d’arte contemporanea all’aperto di Morterone a partecipare alla mostra "Morterone. Natura e Arte. Interventi all’aperto".
06
ottobre 2007
Enclave 6 – Bruno Querci
Dal 06 ottobre all'undici novembre 2007
arte contemporanea
Location
CAMEC – CENTRO ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
La Spezia, Piazza Cesare Battisti, 1, (La Spezia)
La Spezia, Piazza Cesare Battisti, 1, (La Spezia)
Biglietti
€ 6,00 intero, € 4,00 ridotto, € 3,00 ridotto speciale
Orario di apertura
da martedì a sabato 10-13 / 15-19, domenica 11-19, chiuso lunedì
Vernissage
6 Ottobre 2007, ore 18
Autore
Curatore