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Atelier 07
Artisti da tutto il mondo vivono e creano a Gibellina, affascinata dalla città d’arte cresciuta nel Belice all’alba del terremoto del ‘68. Anche quest’anno cinque artisti – Michele Cossyro, Salvatore Cuschera, Lucia Lamberti, Ugo La Pietra e Croce Taravella – hanno lavorato negli atelier della Fondazione Orestiadi, nell’ambito di un progetto creativo a cura di Achille Bonito Oliva
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Artisti da tutto il mondo vivono e creano a Gibellina, affascinata dalla città d’arte cresciuta nel Belice all’alba del terremoto del ‘68. Anche quest’anno cinque artisti - Michele Cossyro, Salvatore Cuschera, Lucia Lamberti, Ugo La Pietra e Croce Taravella – hanno lavorato negli atelier della Fondazione Orestiadi, nell’ambito di un progetto creativo a cura di Achille Bonito Oliva. Le loro opere, alcune delle quali arricchiranno la straordinaria collezione di arte contemporanea del museo della Fondazione, andranno a comporre “Atelier 07”, che si inaugura sabato 6 ottobre alle 17,30 al Baglio di Stefano di Gibellina, nell’ambito della Giornata del contemporaneo che si celebra in tutta Italia. Attivati oltre un decennio fa, gli atelier dopo un periodo di stasi sono stati riproposti negli ultimi anni, riprendendo una tradizione che aveva visto a Gibellina il passaggio di alcuni tra i più importanti artisti del dopoguerra italiano: Schifano, Angeli, Consagra, Accardi, Rotella, Scialoja, ognuno dei quali ha lasciato “tracce” e testimonianze che fanno parte del Museo… Negli ultimi anni gli atelier hanno proposto il lavoro di artisti africani, asiatici ed europei, testimoni dell’interculturalità che ha sempre contraddistinto le iniziative della Fondazione Orestiadi.
La mostra resterà allestita fino al 31 gennaio: visitabile ogni giorno dal martedì al sabato (9-13 e 16-20), la domenica fino alle 13. Ingresso libero.
Come ogni anno sarà realizzato un quaderno con un testo critico di Achille Bonito Oliva, responsabile della sezione arti visive della Fondazione Orestiadi.
GLI ARTISTI
Michele Cossyro ha completato i suoi mosaici.
Salvatore Cuschera in collaborazione con i mastri scalpellini di Alcamo ha realizzato due grandi sculture in Nerello di Custonaci, fra loro speculari e asimmetriche, che saranno collocate nello spazio esterno del Museo delle Trame Mediterranee.
Lucia Lamberti ha concluso proprio in questi giorni alla Fondazione il suo ciclo “ Kaidan” di cinque opere sulle sue donne/nude/ferite/armate: variazioni sul tema delle donne armate, utilizzando fermo-immagini da film d’azione recuperati da archivi on line.
Ugo La Pietra ha creato, con il ceramista siciliano Giovanni D’Angelo, gli oggetti per le sue tre installazioni dedicate al Mediterraneo.
Croce Taravella ha lavorato su formelle in ceramica ispirate al suk di Tunisi ed ai mercati di Palermo.
….Le opere di Michele Cossyro, Salvatore Cuschera, Lucia Lamberti, Ugo La Pietra e Croce Taravella corrono attraverso la conferma di diverse tecniche e linguaggi che vanno dalla pittura al mosaico alla ceramica al marmo e alla multimedialità. Ogni linguaggio comunque è al servizio di una ricerca identitaria capace di non chiudersi nell’ambito autarchico di un territorio circoscritto ma invece scorrevole oltre ogni confine geografico e culturale. Alla fine questi artisti affermano l’identità laboriosa di chi opera all’interno della storia dell’arte ma senza rimanervi bloccato. Anzi capace di adoperarla come zoccolo duro per una partenza verticalizzata oltre il nostro presente e per indicarci forse il sospetto di un futuro migliore…
dalla presentazione di Achille Bonito Oliva per il quaderno degli atelier di Gibellina.
Atelier – Fondazione Orestiadi
Baglio di Stefano - Gibellina (TP)
Martedì-sabato: 9-13 e 15-18
Ingresso libero.
Ufficio stampa Fondazione Orestiadi:
Simonetta Trovato 333.5289457 – email: simonettatrovato@libero.it
SCHEDE Fondazione Orestiadi di Gibellina
Lucia Lamberti è nata a Salerno nel 1973. Vive e lavora a Capriglia (SA). Diplomata al Liceo Artistico, è laureata in Lettere e Filosofia.
La sua ricerca si esprime attraverso il mezzo pittorico e il racconto seriale. Ha dedicato un ciclo di acquerelli al gesto del fumare; una serie di oli su tela alle bocche; una sequenza di tele ed acquerelli per raccontare la gestualità del corpo. Attualmente lavora sul tema delle donne armate, utilizzando fermo-immagine di film d’azione recuperati da archivi on line.
Opere in mostra
1. Mercy 130 x 180 olio, acrilico e tempera.
2. Play nice 130 x 180 olio, acrilico e tempera.
3. Universal soldier 130 x 180 olio, acrilico e tempera.
4. Two days in the valley 130 x 180 olio, acrilico e tempera.
5. Ilsa, Harem-Keeper of the Oil Sheik 130 x 180 olio, acrilico e tempera.
Michele Cossyro è nato a Pantelleria nel 1944, e si è diplomato in scultura con Pericle Fazzini presso l'Accademia di Belle Arti di Roma. Dal 1978 ha insegnato decorazione nelle Accademie di Belle Arti di Catania, Urbino e Venezia. Dal 1986 al 1995 ha diretto l'Accademia di Belle Arti dell'Aquila.
Attualmente insegna decorazione all'Accademia di Belle Arti di Roma, è direttore artistico dell'Associazione culturale internazionale "La Salerniana" di Erice e della Galleria Civica Giuseppe Perricone. Vive e lavora a Roma.
Caratteristica del lavoro di Cossyro, maturato da un'astrazione con riferimenti surreali, è un linguaggio che esprime attraverso la metafora suggestioni e memorie mediterranee. Nelle opere oggettuali degli anni ‘70 troviamo bande verticali, carene, ami, sugheri, piume; poi ambientazioni, frantumazioni e disseminazioni. Successivamente sullo spazio ambientale interviene l'ambiguità fra pittura e frammento speculare; in queste astrazioni fenomeniche la pittura guarda se stessa arricchendosi di nuovi inganni percettivi. Negli anni ‘90 nasce la serie delle nasse, "pittosculture". Cossero è molto attivo nel campo dell'arte per l'architettura: produce sculture, mosaici, vetrate, ceramiche. Molte sono le sue opere sono state collocate in spazi pubblici.
Opere in mostra
1. Uovo nero - cm 80 x 113 x 17,5
2. Buco nero radiante - cm 72 x 72 x 20,8
3. Cimillia - cm 92,7 x 74 x 13,8
4. Buco nero con diaspro, Polifemo, Architettura e Fertilità –
cm 75 x 95,4 x 23,6
5. Stella - cm 66 x 62,3 x 15
6. Tsunami – 130 x 78 x 15,5
7. Moby Dick – 166 x 75 x 15,5
8. Citera, Viaggio in Africa – 136,5 x 45 x 22
Ugo la Pietra nasce a Bussi sul Tirino (Pescara) nel 1938. Si laurea in Architettura nel 1964 al Politecnico di Milano e si dedica a ricerche nelle arti visive e nella musica. Artista, architetto, designer e ricercatore nella grande area dei sistemi di comunicazione, sviluppa dal 1962 un’attività tendente alla chiarificazione e definizione del rapporto “individuo-ambiente”. All’inizio di questo processo di lavoro realizza modelli di comprensione tendenti a trasformare il tradizionale rapporto “opera-spettatore”. Nel 1959/60 inizia “la ricerca segnica” in pittura, tesa al recupero di un minimo sperimentale simbolico. Ha realizzato più di 900 mostre personali e collettive partecipando alla Biennale di Venezia nel 1970, 1978, 1980, alla Triennale di Milano nel 1968, 1972, 1979-80-81, 1993, 1996; ha esposto inoltre al Museo of Modern Art di New York, al Centro Pompidou di Parigi, al Museum of Contemporary Craft di New York, alla Galleria Palazzo Galvani di Bologna, alla Neue Galerie di Graz, a Palazzo dei Diamanti di Ferrara, alla Fortezza da Basso a Firenze, alla Fondazione Ragghianti di Lucca, al Museé Departemental di Gap, al Museum Für Angewandre Kunst Colonia, al Museo della Permanente di Milano. Dirige la rivista “Artigianato tra Arte e Design”
TRE INSTALLAZIONI
L’UNITA’ DEL MEDITERRANEO 24 vasi (decorati ognuno con il nome della nazione ) - Un grande vaso rotto e malamente aggiustato - Una grande tela “ Unità del Mediterraneo” (acrilico) con la rappresentazione delle 27 nazioni galleggianti (staccate tra loro) su fondo blu mare - ai lati 12 disegni 50 x 70 sul “ Viaggio nel Mediterraneo”
ITINERARI - Dieci leggii in metallo sostengono dei libri in ceramica ingobbiata con segni (tracce) di itinerari nel territorio siciliano
AMORE MEDITERRANEO - Sulle finestre del Baglio di Stefano Due grandi vasi in ceramica . Fichi d’india. Due piante grasse morbide e tonde dolci curve piene di spine! In abbraccio.
Salvatore Cuschera è nato il 23 febbraio 1958 a Scarlino presso Grosseto. Dopo la conclusione del Liceo Artistico, studia scultura ll’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano. Dopo lavora per due anni nell’atelier di Giuseppe Spagnulo, per poi creare una sua officina-atelier a Tromello da Pavia. La Fondazione Arnaldo Pomodoro ha presentato, dal 13 maggio al 13 giugno 2004, una personale di Salvatore Cuschera. Esposte circa 30 opere, dal 2000 al 2004.
Vive e lavora a Milano e a Tromello in Lomellina presso Pavia.
Le sculture di Salvatore Cuschera, sì muovono su retaggi costruttivisti. Forti e compatte, esprimono tensioni monumentali in cui la forma è una sintesi tra i pieni ed i vuoti, tra zone di luce e di ombra. Risentono del richiamo della spiritualità della scultura totemica religiosa africana: naturalismo e suggestioni primitivistiche convivono.
Opere in mostra:
Sciamano d’Oriente
Sciamano d’Occidente
Dim 200x 80x 110
Due sculture in Nerello di Custonaci, fra loro speculari ed asimmetriche
Croce Taravella nasce nel 1964 nel cuore della Sicilia, aPolizzi Generosa, vive e lavora tra Palermo e le Madonie. Di formazione accademica si dedica immediatamente alla pittura sperimentale utilizzando tecniche miste di grande impatto cromatico. Le sue opere, grondanti di colore, rappresentano sovente il punto di vista di un viaggiatore e vogliono essere un invito al viaggio quale occasione di confronto e crescita intellettuale Ha esposto in diverse mostre personali, tra le quali: nel 1995 a Palazzo Steri, Palermo, nel 1999 presso la Galleria Künstler-Aller-Art, Bregenz (Austria), nel 2000 a Marsala, Ex Convento del Carmine, nel 2001 al Tacheles di Berlino, dove ha realizzato anche un'installazione permanente di cento sculture, e più recentemente a Melbourne, Mosca, Amsterdam. Ha partecipato a tre edizioni di ''Il Genio di Palermo'' (1998, 1999, 2000). Ha realizzato grandi interventi ambientali permanenti a Palermo sugli edifici diroccati della Vucciria e nella campagna di Floresta presso Mazzarino (CL). Sue opere si trovano in collezioni private, presso il Centro d'Arte Tacheles di Berlino, nella collezione della Fondazione Orestiadi (Gibellina), nella collezione di Museum (Bagheria).
Taravella ha partecipato in qualita' di artista invitato alla 51. Biennale Internazionale di Arte di Venezia.
Opere in mostra:
“Mercato”
25 bassorilievi in ceramica smaltata 41 X 57 X 3 dedicati ai mercati di Palermo e Tunisi
La mostra resterà allestita fino al 31 gennaio: visitabile ogni giorno dal martedì al sabato (9-13 e 16-20), la domenica fino alle 13. Ingresso libero.
Come ogni anno sarà realizzato un quaderno con un testo critico di Achille Bonito Oliva, responsabile della sezione arti visive della Fondazione Orestiadi.
GLI ARTISTI
Michele Cossyro ha completato i suoi mosaici.
Salvatore Cuschera in collaborazione con i mastri scalpellini di Alcamo ha realizzato due grandi sculture in Nerello di Custonaci, fra loro speculari e asimmetriche, che saranno collocate nello spazio esterno del Museo delle Trame Mediterranee.
Lucia Lamberti ha concluso proprio in questi giorni alla Fondazione il suo ciclo “ Kaidan” di cinque opere sulle sue donne/nude/ferite/armate: variazioni sul tema delle donne armate, utilizzando fermo-immagini da film d’azione recuperati da archivi on line.
Ugo La Pietra ha creato, con il ceramista siciliano Giovanni D’Angelo, gli oggetti per le sue tre installazioni dedicate al Mediterraneo.
Croce Taravella ha lavorato su formelle in ceramica ispirate al suk di Tunisi ed ai mercati di Palermo.
….Le opere di Michele Cossyro, Salvatore Cuschera, Lucia Lamberti, Ugo La Pietra e Croce Taravella corrono attraverso la conferma di diverse tecniche e linguaggi che vanno dalla pittura al mosaico alla ceramica al marmo e alla multimedialità. Ogni linguaggio comunque è al servizio di una ricerca identitaria capace di non chiudersi nell’ambito autarchico di un territorio circoscritto ma invece scorrevole oltre ogni confine geografico e culturale. Alla fine questi artisti affermano l’identità laboriosa di chi opera all’interno della storia dell’arte ma senza rimanervi bloccato. Anzi capace di adoperarla come zoccolo duro per una partenza verticalizzata oltre il nostro presente e per indicarci forse il sospetto di un futuro migliore…
dalla presentazione di Achille Bonito Oliva per il quaderno degli atelier di Gibellina.
Atelier – Fondazione Orestiadi
Baglio di Stefano - Gibellina (TP)
Martedì-sabato: 9-13 e 15-18
Ingresso libero.
Ufficio stampa Fondazione Orestiadi:
Simonetta Trovato 333.5289457 – email: simonettatrovato@libero.it
SCHEDE Fondazione Orestiadi di Gibellina
Lucia Lamberti è nata a Salerno nel 1973. Vive e lavora a Capriglia (SA). Diplomata al Liceo Artistico, è laureata in Lettere e Filosofia.
La sua ricerca si esprime attraverso il mezzo pittorico e il racconto seriale. Ha dedicato un ciclo di acquerelli al gesto del fumare; una serie di oli su tela alle bocche; una sequenza di tele ed acquerelli per raccontare la gestualità del corpo. Attualmente lavora sul tema delle donne armate, utilizzando fermo-immagine di film d’azione recuperati da archivi on line.
Opere in mostra
1. Mercy 130 x 180 olio, acrilico e tempera.
2. Play nice 130 x 180 olio, acrilico e tempera.
3. Universal soldier 130 x 180 olio, acrilico e tempera.
4. Two days in the valley 130 x 180 olio, acrilico e tempera.
5. Ilsa, Harem-Keeper of the Oil Sheik 130 x 180 olio, acrilico e tempera.
Michele Cossyro è nato a Pantelleria nel 1944, e si è diplomato in scultura con Pericle Fazzini presso l'Accademia di Belle Arti di Roma. Dal 1978 ha insegnato decorazione nelle Accademie di Belle Arti di Catania, Urbino e Venezia. Dal 1986 al 1995 ha diretto l'Accademia di Belle Arti dell'Aquila.
Attualmente insegna decorazione all'Accademia di Belle Arti di Roma, è direttore artistico dell'Associazione culturale internazionale "La Salerniana" di Erice e della Galleria Civica Giuseppe Perricone. Vive e lavora a Roma.
Caratteristica del lavoro di Cossyro, maturato da un'astrazione con riferimenti surreali, è un linguaggio che esprime attraverso la metafora suggestioni e memorie mediterranee. Nelle opere oggettuali degli anni ‘70 troviamo bande verticali, carene, ami, sugheri, piume; poi ambientazioni, frantumazioni e disseminazioni. Successivamente sullo spazio ambientale interviene l'ambiguità fra pittura e frammento speculare; in queste astrazioni fenomeniche la pittura guarda se stessa arricchendosi di nuovi inganni percettivi. Negli anni ‘90 nasce la serie delle nasse, "pittosculture". Cossero è molto attivo nel campo dell'arte per l'architettura: produce sculture, mosaici, vetrate, ceramiche. Molte sono le sue opere sono state collocate in spazi pubblici.
Opere in mostra
1. Uovo nero - cm 80 x 113 x 17,5
2. Buco nero radiante - cm 72 x 72 x 20,8
3. Cimillia - cm 92,7 x 74 x 13,8
4. Buco nero con diaspro, Polifemo, Architettura e Fertilità –
cm 75 x 95,4 x 23,6
5. Stella - cm 66 x 62,3 x 15
6. Tsunami – 130 x 78 x 15,5
7. Moby Dick – 166 x 75 x 15,5
8. Citera, Viaggio in Africa – 136,5 x 45 x 22
Ugo la Pietra nasce a Bussi sul Tirino (Pescara) nel 1938. Si laurea in Architettura nel 1964 al Politecnico di Milano e si dedica a ricerche nelle arti visive e nella musica. Artista, architetto, designer e ricercatore nella grande area dei sistemi di comunicazione, sviluppa dal 1962 un’attività tendente alla chiarificazione e definizione del rapporto “individuo-ambiente”. All’inizio di questo processo di lavoro realizza modelli di comprensione tendenti a trasformare il tradizionale rapporto “opera-spettatore”. Nel 1959/60 inizia “la ricerca segnica” in pittura, tesa al recupero di un minimo sperimentale simbolico. Ha realizzato più di 900 mostre personali e collettive partecipando alla Biennale di Venezia nel 1970, 1978, 1980, alla Triennale di Milano nel 1968, 1972, 1979-80-81, 1993, 1996; ha esposto inoltre al Museo of Modern Art di New York, al Centro Pompidou di Parigi, al Museum of Contemporary Craft di New York, alla Galleria Palazzo Galvani di Bologna, alla Neue Galerie di Graz, a Palazzo dei Diamanti di Ferrara, alla Fortezza da Basso a Firenze, alla Fondazione Ragghianti di Lucca, al Museé Departemental di Gap, al Museum Für Angewandre Kunst Colonia, al Museo della Permanente di Milano. Dirige la rivista “Artigianato tra Arte e Design”
TRE INSTALLAZIONI
L’UNITA’ DEL MEDITERRANEO 24 vasi (decorati ognuno con il nome della nazione ) - Un grande vaso rotto e malamente aggiustato - Una grande tela “ Unità del Mediterraneo” (acrilico) con la rappresentazione delle 27 nazioni galleggianti (staccate tra loro) su fondo blu mare - ai lati 12 disegni 50 x 70 sul “ Viaggio nel Mediterraneo”
ITINERARI - Dieci leggii in metallo sostengono dei libri in ceramica ingobbiata con segni (tracce) di itinerari nel territorio siciliano
AMORE MEDITERRANEO - Sulle finestre del Baglio di Stefano Due grandi vasi in ceramica . Fichi d’india. Due piante grasse morbide e tonde dolci curve piene di spine! In abbraccio.
Salvatore Cuschera è nato il 23 febbraio 1958 a Scarlino presso Grosseto. Dopo la conclusione del Liceo Artistico, studia scultura ll’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano. Dopo lavora per due anni nell’atelier di Giuseppe Spagnulo, per poi creare una sua officina-atelier a Tromello da Pavia. La Fondazione Arnaldo Pomodoro ha presentato, dal 13 maggio al 13 giugno 2004, una personale di Salvatore Cuschera. Esposte circa 30 opere, dal 2000 al 2004.
Vive e lavora a Milano e a Tromello in Lomellina presso Pavia.
Le sculture di Salvatore Cuschera, sì muovono su retaggi costruttivisti. Forti e compatte, esprimono tensioni monumentali in cui la forma è una sintesi tra i pieni ed i vuoti, tra zone di luce e di ombra. Risentono del richiamo della spiritualità della scultura totemica religiosa africana: naturalismo e suggestioni primitivistiche convivono.
Opere in mostra:
Sciamano d’Oriente
Sciamano d’Occidente
Dim 200x 80x 110
Due sculture in Nerello di Custonaci, fra loro speculari ed asimmetriche
Croce Taravella nasce nel 1964 nel cuore della Sicilia, aPolizzi Generosa, vive e lavora tra Palermo e le Madonie. Di formazione accademica si dedica immediatamente alla pittura sperimentale utilizzando tecniche miste di grande impatto cromatico. Le sue opere, grondanti di colore, rappresentano sovente il punto di vista di un viaggiatore e vogliono essere un invito al viaggio quale occasione di confronto e crescita intellettuale Ha esposto in diverse mostre personali, tra le quali: nel 1995 a Palazzo Steri, Palermo, nel 1999 presso la Galleria Künstler-Aller-Art, Bregenz (Austria), nel 2000 a Marsala, Ex Convento del Carmine, nel 2001 al Tacheles di Berlino, dove ha realizzato anche un'installazione permanente di cento sculture, e più recentemente a Melbourne, Mosca, Amsterdam. Ha partecipato a tre edizioni di ''Il Genio di Palermo'' (1998, 1999, 2000). Ha realizzato grandi interventi ambientali permanenti a Palermo sugli edifici diroccati della Vucciria e nella campagna di Floresta presso Mazzarino (CL). Sue opere si trovano in collezioni private, presso il Centro d'Arte Tacheles di Berlino, nella collezione della Fondazione Orestiadi (Gibellina), nella collezione di Museum (Bagheria).
Taravella ha partecipato in qualita' di artista invitato alla 51. Biennale Internazionale di Arte di Venezia.
Opere in mostra:
“Mercato”
25 bassorilievi in ceramica smaltata 41 X 57 X 3 dedicati ai mercati di Palermo e Tunisi
06
ottobre 2007
Atelier 07
Dal 06 ottobre 2007 al 31 gennaio 2008
arte contemporanea
presentazione
presentazione
Location
FONDAZIONE ORESTIADI
Gibellina, Baglio Di Stefano, (Trapani)
Gibellina, Baglio Di Stefano, (Trapani)
Orario di apertura
martedì al sabato (9-13 e 16-20), la domenica fino alle 13
Vernissage
6 Ottobre 2007, ore 17.30
Autore
Curatore