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Maurizio Savini – Destined for Nothing
L’ingresso alla mostra si presenta sbarrato da due porte chiuse. Curiosando dallo spioncino di una delle due scopriamo un gigantesco orso di chewing gum
Comunicato stampa
Segnala l'evento
L'artista romano Maurizio Savini, attivo già dalla fine degli anni '80, è
definitivamente emerso nel panorama italiano grazie all'uso di un materiale
tanto atipico quanto immediatamente riconoscibile: il chewing gum rosa.
Ne fa dunque scultura, manipolandolo con una lavorazione assai elaborata che
parte dal calco di gesso, dal rivestimento in poliuretano espanso, e in seguito
modella la "gomma da masticare" essiccandola con tre fissativi, l'antibiotico,
la formaldeide, il paraloid.
Nelle sue opere Savini rimane in bilico tra un'idea di scultura bizzarra e
surreale, una sorta di bestiario fantastico dove gli animali finiscono per
assumere caratteri simbolici che si riflettono sugli umani, e un risvolto
sociale e politico, praticato soprattutto negli interventi spaziali e
installativi, come quello recente realizzato in una scuola dell'Ossezia dopo
l'orrendo massacro di Beslan.
Destined for Nothing, il progetto per la sua prima personale milanese presso
la Galleria l'Immagine – Angel Art Gallery, muove innanzitutto dalla constatazione che diverse specie viventi sulla terra sono a rischio estinzione, che il loro futuro è incerto, che l'ambiente stesso può trasformarsi in una minaccia. Come un Fedro o un La Fontaine del terzo millennio, Maurizio Savini parla degli animali ma si rivolge all'uomo.
L'ingresso alla mostra si presenta sbarrato da due porte chiuse. Curiosando
dallo spioncino di una delle due scopriamo un gigantesco orso di chewing gum
rosa che troneggia su un tappeto di scorie e rifiuti. Quindi due "espositori
scientifici" contengono altre due bestie di cui si sta perdendo memoria:
l'istrice e il tasso, realizzati con particolare cura.
Al piano inferiore, Savini installa in una piccola stanza buia il lupo,
animale che più incarna le nostre paure, il rimosso ma anche il desiderio di
libertà. Più "mansueti", infine, il coniglio (sembra tratto dal cilindro di un
prestigiatore) e un cerbiatto disneynizzato.
definitivamente emerso nel panorama italiano grazie all'uso di un materiale
tanto atipico quanto immediatamente riconoscibile: il chewing gum rosa.
Ne fa dunque scultura, manipolandolo con una lavorazione assai elaborata che
parte dal calco di gesso, dal rivestimento in poliuretano espanso, e in seguito
modella la "gomma da masticare" essiccandola con tre fissativi, l'antibiotico,
la formaldeide, il paraloid.
Nelle sue opere Savini rimane in bilico tra un'idea di scultura bizzarra e
surreale, una sorta di bestiario fantastico dove gli animali finiscono per
assumere caratteri simbolici che si riflettono sugli umani, e un risvolto
sociale e politico, praticato soprattutto negli interventi spaziali e
installativi, come quello recente realizzato in una scuola dell'Ossezia dopo
l'orrendo massacro di Beslan.
Destined for Nothing, il progetto per la sua prima personale milanese presso
la Galleria l'Immagine – Angel Art Gallery, muove innanzitutto dalla constatazione che diverse specie viventi sulla terra sono a rischio estinzione, che il loro futuro è incerto, che l'ambiente stesso può trasformarsi in una minaccia. Come un Fedro o un La Fontaine del terzo millennio, Maurizio Savini parla degli animali ma si rivolge all'uomo.
L'ingresso alla mostra si presenta sbarrato da due porte chiuse. Curiosando
dallo spioncino di una delle due scopriamo un gigantesco orso di chewing gum
rosa che troneggia su un tappeto di scorie e rifiuti. Quindi due "espositori
scientifici" contengono altre due bestie di cui si sta perdendo memoria:
l'istrice e il tasso, realizzati con particolare cura.
Al piano inferiore, Savini installa in una piccola stanza buia il lupo,
animale che più incarna le nostre paure, il rimosso ma anche il desiderio di
libertà. Più "mansueti", infine, il coniglio (sembra tratto dal cilindro di un
prestigiatore) e un cerbiatto disneynizzato.
15
novembre 2007
Maurizio Savini – Destined for Nothing
Dal 15 novembre al 28 dicembre 2007
arte contemporanea
Location
ANGEL ART GALLERY
Milano, Via Ugo Bassi, 18, (Milano)
Milano, Via Ugo Bassi, 18, (Milano)
Orario di apertura
martedì – sabato 10.00/13.00 – 15.00/19.00
Vernissage
15 Novembre 2007, ore 18
Ufficio stampa
CRISTINA PARISET
Autore
Curatore