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Giuseppe Di Guida – Caeveau
Un surplus di violenza che si cela dietro atti quotidiani di normalità è alla base del mondo globalizzato. Il vero orrore è il superfluo, lo spreco, a cui siamo sottomessi nell’assurdo sistema di onnipotenza che abbiamo costruito
Comunicato stampa
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Scrutare in profondità, intercettare la combinazione, far scattare le serrature e aprire le nostre casseforti morali, ritrovare la nostra condizione originaria “animale” rimossa e dimenticata. Questa è la sola condizione che può salvarci dal delirio della trasparenza messa in atto dalla telerealtà globalizzata.
In questa direzione muove il progetto che trasforma la galleria in un “caveau” aperto, violato. Annuncia la mostra una stampa pubblicitaria della grande distribuzione della carne e un sacco di mangime per animali dipinto in oro. Poi si entra nel caveau attraverso un cancello a sbarre metalliche che divide in due la galleria, si accede allo spazio dove sono sistemate delle casseforti che accolgono alcuni video con riprese allucinanti di allevamenti di maiali. Questo scuote i nostri sensi più primitivi e originari, una dimensione che facciamo fatica a riconoscere. Assuefatti come siamo alle tecnologie e accecati dai media ci sentiamo come esseri trasparenti, senza corpo, fino a credere che potremmo fare a meno della terra su cui viviamo. Ridare peso alla nostra natura dimenticata è l’obiettivo da perseguire. Abbiamo bisogno di gravità per comprendere che la nostra esistenza dipende da questo pianeta che abitiamo, che ci lega a tutti gli altri esseri che lo abitano e che invece noi stiamo martoriando.
L’uomo occidentale, in un delirio paradossale di civiltà e onnipotenza considera la Terra e le sue risorse come fossero inesauribili e si comporta come un feroce predatore che ammazza le prede con grande crudeltà. I video proposti sono testimonianza di un rituale quotidiano della crudeltà degli uomini nei confronti di altri esseri della terra. Dietro un gustoso chilo di salsiccia comprata al supermarket si nasconde l’industria della morte sistematica e veloce della grande distribuzione.
Questo ci turba, ci infastidisce, ma ci sentiamo assolti, abbiamo bisogno di mangiare. Ma non è l’uccisione del maiale la vera crudeltà. La violenza preventiva, inutile, gratuita a cui è sottoposto l’animale prima di giungere al macello, stordito con calci e trascinato con la coda, questo è l’orrido.
Un surplus di violenza che si cela dietro atti quotidiani di normalità è alla base del mondo globalizzato. Il vero orrore è il superfluo, lo spreco, a cui siamo sottomessi nell’assurdo sistema di onnipotenza che abbiamo costruito.
Giuseppe Di Guida è nato a Lusciano (CE) dove vive e lavora
In questa direzione muove il progetto che trasforma la galleria in un “caveau” aperto, violato. Annuncia la mostra una stampa pubblicitaria della grande distribuzione della carne e un sacco di mangime per animali dipinto in oro. Poi si entra nel caveau attraverso un cancello a sbarre metalliche che divide in due la galleria, si accede allo spazio dove sono sistemate delle casseforti che accolgono alcuni video con riprese allucinanti di allevamenti di maiali. Questo scuote i nostri sensi più primitivi e originari, una dimensione che facciamo fatica a riconoscere. Assuefatti come siamo alle tecnologie e accecati dai media ci sentiamo come esseri trasparenti, senza corpo, fino a credere che potremmo fare a meno della terra su cui viviamo. Ridare peso alla nostra natura dimenticata è l’obiettivo da perseguire. Abbiamo bisogno di gravità per comprendere che la nostra esistenza dipende da questo pianeta che abitiamo, che ci lega a tutti gli altri esseri che lo abitano e che invece noi stiamo martoriando.
L’uomo occidentale, in un delirio paradossale di civiltà e onnipotenza considera la Terra e le sue risorse come fossero inesauribili e si comporta come un feroce predatore che ammazza le prede con grande crudeltà. I video proposti sono testimonianza di un rituale quotidiano della crudeltà degli uomini nei confronti di altri esseri della terra. Dietro un gustoso chilo di salsiccia comprata al supermarket si nasconde l’industria della morte sistematica e veloce della grande distribuzione.
Questo ci turba, ci infastidisce, ma ci sentiamo assolti, abbiamo bisogno di mangiare. Ma non è l’uccisione del maiale la vera crudeltà. La violenza preventiva, inutile, gratuita a cui è sottoposto l’animale prima di giungere al macello, stordito con calci e trascinato con la coda, questo è l’orrido.
Un surplus di violenza che si cela dietro atti quotidiani di normalità è alla base del mondo globalizzato. Il vero orrore è il superfluo, lo spreco, a cui siamo sottomessi nell’assurdo sistema di onnipotenza che abbiamo costruito.
Giuseppe Di Guida è nato a Lusciano (CE) dove vive e lavora
12
ottobre 2007
Giuseppe Di Guida – Caeveau
Dal 12 ottobre al 15 novembre 2007
arte contemporanea
Location
GALLERIA NUVOLE ARTE CONTEMPORANEA
Montesarchio, Via IV Novembre, (Benevento)
Montesarchio, Via IV Novembre, (Benevento)
Orario di apertura
dalle ore 9:00 alle ore 13:00 e dalle ore 17:00 alle ore 20:00. La Domenica su appuntamento
Vernissage
12 Ottobre 2007, ore 19
Autore