La Bologna cinquecentesca del Canale Navile, città della moda e regina della seta, il cui successo internazionale era strettamente legato alla gestione delle acque, diviene soggetto di ricerca nell’anno del cinquecentenario del Vignola, architetto progettista delle strutture idrauliche del Canale Navile. Le ultime indagini storico-scientifiche condotte da Bruno Adorni, hanno sollecitato un lavoro sul “contemporaneo” in cui gli studenti di L.UN.A., Libera Università delle Arti, insieme a docenti e professionisti coinvolti, hanno proposto i loro progetti attraverso il laboratorio finale. La visione progettuale ha considerato le indicazioni del futuro Piano Strutturale Comunale, si è misurata con presenze “storiche” come il Museo del Patrimonio Industriale ma anche il CNR e l’Enea e le realizzazioni delle quattro nuove Facoltà che avranno sede nella zona, nell’ipotesi di un possibile Parco Scientifico Tecnologico del Navile. I progetti elaborati, in mostra al Museo del Patrimonio Industriale dal 10 al 28 ottobre 2007, operano in questa futura realtà attraverso pre-visioni e originali soluzioni.

Rendere ri-creativo il Navile progettato dal Vignola in Bologna è stata la mission comune e condivisa dai primi dodici laureandi di L.UN.A – ateneo nato quattro anni fa come laboratorio del "fare al vero" per formare nuovi creativi per la moda, il design, la comunicazione e il marketing – che a partire da un tema comune hanno sviluppato ricerche e progetti di landscape, di scambi, di integrazioni, di servizi, oggetti, luoghi, abiti, veicoli, segnaletiche, comunicazione, allestimenti, ambienti, identity e microstorie.

L'oggetto/soggetto delle attenzioni progettuali è nato da un confronto con lo storico Bruno Adorni che ha recentemente studiato la figura e le opere dell’architetto progettista degli impianti di ingegneria idraulica del Canale Navile e che presto pubblicherà per Skirà un’opera monografica sul Vignola. “Abbiamo voluto progettare – dice Barbara Nerozzi, docente di L.UN.A. - attraverso strumenti immaginati ad oggi non più visibili, tracce di una memoria da rievocare in termini storico critici ed estetici, attraverso oggetti che possano vivere in un destino territoriale ricreato. Progetti di design, piani di recupero ambientale, servizi scientifici, segnaletiche territoriali e umane, comportamenti suggeriti, ricerca di identità di luogo, attenzioni di letteratura antropologica sono quello che esporremo al Museo del Patrimonio Industriale quale narrazione progettuale di ri-creazione di una realtà oggi smemorata che riteniamo preziosa risorsa per il futuro di Bologna".


IL CATALOGO


La Mostra sarà accompagnata da una corposa pubblicazione dedicata alla presentazione dei progetti degli studenti di L.UN.A. e ad una riflessione allargata, di ricerca e di confronto grazie a numerosi “contributi eccellenti”:


Barbara Nerozzi e Dario Apollonio, docenti di L.UN.A., Libera Università delle Arti

Bruno Adorni, Ordinario di storia dell’architettura Università di Parma

Virginio Merola, Assessore Urbanistica Comune di Bologna

Graziano Prantoni, Assessore Viabilità e Mobilità Provincia di Bologna

Duccio Campagnoli, Assessore Attività Produttive Regione Emilia Romagna

Giovanni Sedioli, Direttore Museo del Patrimonio Industriale Bologna

Maura Grandi, Responsabile Museo Patrimonio Industriale Bologna

Claudio Mazzanti, Presidente Quartiere Navile di Bologna

Angelo Varni, Consigliere della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna

Alessandro Marata, Presidente Ordine Architetti Bologna

Mario Piccinini, Architetto, Presidente INU Istituto Nazionale Urbanistica Emilia Romagna, socio Circolo Culturale Galileo Galilei

Pier Luigi Bottino, Direttore Progetto Porti e Portici Comune di Bologna

Fabio Marchi, Segretario Consorzio della Chiusa di Casalecchio, Canali di Reno e Savena

Bruno Dell’Era, Progettista ambientale

Giuseppe Scandurra, Antropologo

Fabrizio Lucidi, Ingegnere meccanico


Gaia Baldini – MNEMOSCOPIO – COMMUNICATION&MARKETING

Uno sguardo personale "speciale strumento" per avvicinarsi alla realtà, conoscerne il suo passato e comprenderne il presente: per ricomporre dunque i tratti salienti, il profilo e la storia del divenire del Quartiere Navile costruendo ipotetici tele-scopi: un progetto di letteratura antropologica per la ricostruzione del tessuto storico attraverso la sua conoscenza e la raccolta di storie testimoniate della memoria di luogo, la ridenominazione stradale, antiche sapienze cancellate, microstorie narrate al fine della istruzione di una enciclopedia e quaderni annuali dedicati.

Marco Balestra – FLOAT – DESIGN

Un progetto di ristorazione mobile in forma di zattera attrezzata per la ristorazione veloce e servizio bar. Trasferibile lungo il fiume è a servizio del territorio, delle esigenze permanenti universitarie e degli eventi speciali. Il progetto è alimentato grazie all'applicazione di energie alternative.

Antonella Barcelloni Corte – SWEET PLACE – DESIGN

Un progetto di orto botanico di essenze fruttifere antiche quale esperienza conoscitiva ma anche di accoglienza speciale e narrativa con fornitura di servizi per gli studenti delle nuove facoltà.

Davide Bianchi – FROG – DESIGN

Un veicolo anfibio (acqua e terra) di mobilità speciale e connessione fra città e università e parchi scientifici, tecnologici e naturalistici, con l'applicazione di energie alternative e trasferibile altrove dove sia identificabile la ri-creazione di un luogo anche in senso turistico.

Francesca Giacomelli – THING MEMORY – COMMUNICATION&MARKETING

Un’agenzia di servizi per progetti di merchandising, in particolare il progetto di bookshop e shopping center di oggetti significativi a servizio della comunicazione identitaria della vision del Museo del Patrimonio Industriale e delle aziende sponsor del Museo a partire dai riferimenti storici.

Gianfanco Morini – ANGOLO B – COMMUNICATION&MARKETING

Il progetto di uno spin-off con L.UN.A. a servizio della ricerca e dell'innovazione nella selezione, comunicazione ed exibition dei progetti di studenti, ricercatori, docenti presenti nel territorio (università e centri di ricerca) in connessione e mediazione con il mondo dell’industria e il pubblico. A questo si collegherà anche un incubator per la realizzazione delle prototipie e dei servizi di deposito brevetti e tutela degli autori.

Stefania Occhionorelli – WATER GAME – DESIGN

Il progetto nasce dalle meraviglie dell'acqua a partire dalle documentazioni storiche delle antiche fontane cinquecentesche. Il progetto delle nuove fontane risponde ai temi dell'amore, del gioco, della scienza. Interattive e sensibili ai luoghi prescelti, raccontano, comunicano, sorprendono.

Elisabetta Pezzoli – STARS CAPE – FASHION DESIGN

"E le stelle stanno a guardare": una cerca poetica, una mantella protettiva diventa tenda tuareg o indiana per i nomadi del giorno e della notte, per quella "umanità fuori dalle mura", per il sonno all'aperto, per vivere l'ambiente, per tornare insieme a guardare le stelle. Bologna torna a sognare?

Giulia Maria Piccinini – TRACCE – COMMUNICATION&MARKETING

Un progetto di grafica, design e contenuti storici di segnaletica territoriale declinata per tipologia di utenza (grandi e piccini) e diversità di contenuti e illustrazioni. Le evocazioni sono antiche e archetipe nei colori e nei segni a partire dalla segnaletica storica.

Annalisa Stefanelli – FOR FASHION – COMMUNICATION&MARKETING

Un'agenzia di servizi, ovvero un data base consultabile on-line di tutte le professioni creative e di management dedicate, e completa di servizi alla progettazione, alla distribuzione e comunicazione del prodotto moda, di scuole e università nel mondo, di strumenti software per le attività di progettazione, produzione e gestione dei flussi commerciali e logistici, di tutte le fiere e le sfilate.

Valentina Trimani – LIMINA – DESIGN

Ovvero i rapporti fra spazio e alterità, la città, i luoghi e le integrazioni. Qui è Hermes dio della soglia, delle frontiere e degli scambi evocato da un progetto di landscape dedicato al quartiere cinese e oltre. Il dovuto omaggio alla coltura e cultura della seta rilegge la storia per ritrovare un metodo esportabile altrove. La progettazione cerca la simbolizzazione dello spazio, il chez soi dell'identità condivisa e il gesto dello scambio. Circolazione, muro, ghetto, periferia, frontiera quindi in un albero, un arco, un ponte, un mercato delle spezie e di etnogastronomie, questo, sotto la pensilina Nervi, in collegamento del quartiere cinese con la zona dell’ex mercato.

Valentina Valisi – CUT_PASTE – FASHION DESIGN

Un nuovo sito internet di identity fashion, di self/help ovvero di “cut-paste” nel cyberfashion per "diventare stilista di te stesso" dedicato ai giovani, ai i nuovi pionier, è il progetto di abiti progettabili on-line attraverso la composizione creativa di elementi base pluricomponibili e confezionabili su ordinazione grazie ai laboratori cinesi presenti nell'area.









I SEMINARI



Durante il periodo dell’esposizione, nell’Auditorium del Museo del Patrimonio Industriale sono poi in programma una serie di seminari di approfondimento aperti al pubblico:


sabato 13 ottobre, alle ore 16.00

Il rapporto con la memoria e pre-sentimento di futuro

Intervengono:

Duccio Campagnoli, Assessore Attività Produttive Regione Emilia Romagna

Alessandro Marata, Presidente Ordine Architetti Bologna

Virginio Merola, Assessore Urbanistica Comune di Bologna

Giovanni Sedioli, Direttore Museo del Patrimonio Industriale di Bologna

Tesi collegate:

Mnemoscopio, Gaia Baldini

Thing Memory, Francesca Giacomelli

Angolo B, Gianfranco Morini

For fashion, Annalisa Stefanelli


sabato 20 ottobre, alle ore 16.00

Il rapporto con l’altro e la ri-cerca di sé

Intervengono:

Raffaela Bruni, Direttore Settore Lavori Pubblici Comune di Bologna

Gianfranco Maraniello, Direttore MAMbo Museo d’Arte Moderna di Bologna

Claudio Mazzanti, Presidente Quartiere Navile di Bologna

Giuseppe Scandurra, Antropologo

Tesi collegate:

Stars Cape, Elisabetta Pezzoli

Limina, Valentina Trimani

Cut-paste, Valentina Valisi


sabato 27 ottobre, alle ore 16.00

Il rapporto con l’ambiente e la re-invenzione dell'acqua

Intervengono:

Pier Luigi Bottino, Direttore Progetto Porti e Portici Comune di Bologna

Bruno DEll’Era, Progettista ambientale

Maura Grandi, Responsabile Museo del Patrimonio Industriale di Bologna

Fabrizio Lucidi, Ingegnere meccanico

Fabio Marchi, Segretario Consorzio della Chiusa di Casalecchio, Canali di Reno e Savena

Mario Piccinini, Architetto, Presidente INU Istituto Nazionale Urbanistica Emilia Romagna

Graziano Piantoni, Assessore Viabilità e Mobilità Provincia di Bologna

Tesi collegate:

Float, Marco Balestra

Sweet Place, Antonella Barcolloni Corte

Frog, Davide Bianchi

Water Game, Stefania Occhionorelli

Tracce, Giulia Maria Piccinini