L’artista ha cercato fin dagli esordi di vedere chiaro, di capire bene
ciò che stava facendo, di assecondare onestamente le proprie
inclinazioni, di non cedere agli impulsi incontrollati e alle mode del
momento. ... Il suo desiderio di conoscenza e una innata propensione per
la ricerca lo spinsero ad adottare forme espressive più raffinate,
consentendogli di realizzare una serie di opere con l’impiego di una
tecnica mista, sviluppata e perfezionata in modo molto personale a
partire da quella ormai tradizionale del décollage. L’autore provvede ad
applicare su fogli di carta lucida fotografie tratte da giornali e
riviste, le toglie con uno “strappo” e rifinisce le superfici scoperte
con interventi ad acrilico effettuati direttamente sul supporto in modo
da ottenere degli effetti compositivi e cromatici assai efficaci e
suggestivi. Senza dubbio queste opere rappresentano per l’autore il
primo importante frutto di un intenso lavoro di affinamento dei mezzi
espressivi e attestano nel contempo la forte tensione ideale che lo
spinge ad indagare più a fondo la realtà visibile e i meccanismi che
presiedono alla sua trasposizione in immagini. Nelle opere successive il
suo interesse per la ricerca e la sperimentazione si accentua ed egli
concentra la propria attenzione sui mezzi di comunicazione di massa. La
sua indagine si spinge al di là del fatto puramente tecnico, asettico,
passivo della percezione visiva e investe direttamente le strutture e i
meccanismi che stanno alla base del fenomeno visivo.
Joško Vetrih (Kulturni dom, Gorizia, 2004)

Entrare nello spazio della mostra ci pone in una dimensione virtuale
rappresentata dalle opere dell’autore. Le riflessioni concettuali sullo
spazio e sul tempo si intrecciano offrendo diverse chiavi di lettura.
Ampio è il raggio che collega la sfera della ragione con quella del
sentimento, ma anche l’essere uomo del nostro tempo significa soggiacere
a molteplici influssi, primo tra tutti il linguaggio mediatico. ...
Attraverso le sue opere ci rivela il ruolo del linguaggio dei mass media
e sottolinea al contempo il significato sociale dell’arte che invita
alla riflessione attraverso un approccio concettuale incitandoci a
prendere coscienza di un intricato mondo di intrecci interrelazionali
della vita moderna con lo sguardo volto al futuro.
Jasna Merkù (Entrata-Uscita, TkGalleria, Trieste 2005)

Biografia:
Ivan Žerjal è nato nel 1976 a Gorizia. Dopo il diploma di maturità
classica si è iscritto all'Università di Trieste dove si è laureato nel
2002 con una tesi in storia dell'arte. Ha esposto per la prima volta nel
1999. La sua attività in campo artistico è caratterizzata da un impegno
svolto in più campi. Si occupa di illustrazione grafica e svolge inoltre
attività pubblicistica collaborando con programmi radiofonici, giornali,
riviste e varie pubblicazioni. Dal 2003 insegna storia dell'arte al
liceo classico sloveno "Primož Trubar" di Gorizia.

Mostre personali:
2004 – Gorizia, Kulturni dom
2005 – Trieste, TKGalerija: “Entrata-uscita”

Principali mostre collettive:
1999 – Gorizia, Galeria Ars;
2001 - Coseano (UD), Ex tempore (1. premio); - Most na Soči (SLO),
Workshop di pittura; San Daniele del Friuli (UD): Il Colle; - Aurisina (TS);
2002 - Most na Soči (SLO): Workshop di pittura; - Tolmin/Tolmino,
Tolminski Muzej/Museo di Tolmino; - Gorizia, Kulturni Center "Lojze Bratuž";
2004 – Monfalcone, Extramoenia 5; - Sveče/Suetschach, 24. slikarski
teden/Malerwoche
2005 – Gorizia, Kulturni Center "Lojze Bratuž"; - Gorizia, Musei
Provinciali: virtualGart; - Gorizia, Okno v svet (1. premio); - Trieste,
Associazione Kons; - Trieste (Longera), Arteden 2005
2006 – Maribor, Umetnostna galerija Maribor: “Portrait and
self-portrait”; - Trieste, Associazione Kons - “50x50”; - Trieste,
Teatro Miela: “ODRADeriK - Omaggio a Satie”; - Lubiana, Mestna galerija:
“KB1909 Art Collection”
2007 – Gorizia, Kulturni dom: Okno v svet; - Trieste, Teatro Miela:
“erik.com- Omaggio a Satie” ; – Lubiana, Mestna galerija; – Repen (TS),
Casa carsica: Public art/Kuoke d.o.c.

Artisti:
Ivan Žerjal

Intermezzo musicale a cura della Scuola di musica E. Komel:
Fabio Devetak - flauto,
Martina Gereon - chitarra