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Cesare Botto – Il rosso e il nero
A distanza di sei mesi dalla scomparsa di Roberto G. Peano, la Fondazione riapre i suoi rinnovati spazi espositivi con una rassegna di opere, alcune recentissime, del maestro, insieme a significative testimonianze della sua produzione ceramica e scultorea
Comunicato stampa
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La mostra intitolata Il rosso e il nero è dedicata ad un artista cuneese riconosciuto e stimato dal pubblico più attento, che sa ogni volta apprezzarne l’intelligenza chiara, il carattere risoluto e le convinzioni ben salde in merito ai valori etici fondanti del fare pittura oggi, attraverso una personale declinazione del linguaggio cosiddetto astrattista. La pittura in Cesare Botto è innanzitutto una necessità vitale o, più esattamente, un bisogno indomito di liberare la spinta endogena dell’energia creativa che lo contraddistingue. Il gesto così generato è indotto quindi a incanalarsi in costruzioni libere e sciolte di pennellate intrise di colori luminosi e saturi, che si configurano generalmente in un intreccio di trame cromatiche giustapposte. Le superfici dipinte appaiono pertanto intessute da una varietà singolare di andamenti cromatici lineari. Si tratta, in effetti, di segni pittorici dall’aspetto di segmenti o striature policrome di diverso spessore, che si dispongono nei campi spaziali secondo direzioni ritmiche molteplici (parallele, oblique, trasversali, curvilinee, zigzaganti e intersecate tra loro) e che inducono lo sguardo dell’osservatore a scorgervi una serie di situazioni psicologiche ben definite. L’osservatore è posto di fronte ad una mutevole ed emblematica visione di forze dinamiche in tensione costante tra separato e congiunto, sopra e sotto, contrasto e accordo, incontro e separazione, affermazione e negazione, positivo e negativo, costrizione e libertà, ragione e passione. L’attività pittorica di Botto evidenzia, insomma, un’istintiva capacità di sentire e vivere i colori in modo sinestetico, componendo strutture ideali di disegni effettuati con il colore, permeati di forte suggestione psichica, di sciolto e libero antischematismo ottico. Il visibile diventa in Botto motivo di esercizio di traduzione coloristica degli scontri antagonistici universali; egli concettualizza ed esprime con movimenti cinestetici (gestuali) i temi essenziali del nostro Essere.
27
ottobre 2007
Cesare Botto – Il rosso e il nero
Dal 27 ottobre al 10 novembre 2007
arte contemporanea
Location
FONDAZIONE PEANO
Cuneo, Corso Francia, 47, (Cuneo)
Cuneo, Corso Francia, 47, (Cuneo)
Orario di apertura
giovedì, venerdì e sabato 16.00-19.00; domenica e festivi 10.00-12.00
Vernissage
27 Ottobre 2007, ore 18
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