La fotografia ha un nuovo spazio a Torino. M32 inaugura Portfolio Gallery dove sarà possibile vedere e acquistare fotografia d’autore a prezzi contenuti. La stampa “on demand” che caratterizza Portfolio Gallery, è un modo originale di proporre la fotografia e che si è già affermato sul mercato internazionale. La stampa “on demand” si pone come alternativa all’acquisto in galleria, mantenendo inalterato il livello qualitativo e autoriale delle proposte.

M32 propone per questo primo appuntamento, il portfolio di Mauro Raffini dal titolo Food Bourlesque. Alle pareti,otto scatti stampati dall’autore, su un raffinato supporto che li rende unici, e su un monitor il meglio della produzione di uno dei più noti e rigorosi fotografi torinesi (in questi giorni si inaugura una sua mostra a Bolzano), rendendo disponibile all’acquisto una vasta selezione del suo archivio. Le stampe, rigorosamente realizzate dall’autore e firmate, verranno concordate con l’acquirente che potrà decidere soggetto e formato.


La Food Photography è ormai diventata un vero e proprio genere nel quale anche Raffini ha voluto cimentarsi. Nel suo scherzoso menù primeggiano asparagi, melanzane, uvetta sultanina, granchi, teste d’aglio e cipolle, pane e formaggi. Le riprese ravvicinate e soprattutto l’alta tecnica di stampa (eseguita da Raffini stesso) e il prezioso supporto cartaceo, mettono in risalto le stratificazioni e lo sfumare delle tonalità, impreziosite da un delicatissimo effetto tridimensionale.


Mauro Raffini (Cuneo 1946 vive a lavora a Torino). Professionista dal 1971 si dedica al reportage e contemporaneamente si occupa di critica e tecnica fotografica che insegna per un biennio all’Istituto Europeo di Design di Torino. Coordina la sezione fotografica del volume “Foto di Gruppo: immagini dell’economia italiana 1997 (Ed. Seat) a fianco di importanti fotografi italiani. Nel 1999 è protagonista con Bruna Biamino, Roberto Bossaglia e Mimmo Jodice della mostra “Lo Spirito dei Luoghi” (una committenza della Regione Piemonte per documentare l’industria e l’artigianato piemontesi). Dagli anni ’90 si dedica alla fotografia di architettura e paesaggio e sviluppa una personale ricerca sul colore, non tralasciando il reportage sociale (i nomadi e la multietnicità). Primo fotografo italiano nella collezione del M.A.C.A.M (Museo di Arte Contemporanea all’Aperto – Maglione), sue fotografie sono presenti in musei e fondazioni in Italia e all’estero. Il suo lavoro è ampiamente segnalato nel volume “Il ‘900 in fotografia” (a cura di Marina Miraglia per le edizioni Hopefulmonster).