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Thayaht – Dal futurismo a Gauguin
30 opere fra oli, tempere, acquerelli e la celebre scultura “Violinista” del futurista
Comunicato stampa
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La Nuova Galleria Campo dei Fiori apre la stagione espositiva con una mostra dedicata ad un singolare artista del movimento futurista: Thayaht (Firenze 1893 – Marina di Pietrasanta 1959).
Thayaht, il cui vero nome è Ernesto Michahelles, nasce a Firenze nel 1893 da padre svizzero-tedesco e madre anglo-americana. Formatosi in un ambiente cosmopolita e stimolante – studia a Firenze, Parigi e New York - si misura presto con varie discipline artistiche come la scultura e la pittura. Nell'ambito delle arti applicate, oltre che disegnatore e creatore di moda, realizza costumi e scenografie teatrali.
Deriverà da questo tipo di formazione eclettica e cosmopolita la tendenza a piegare l'ispirazione futurista in direzione del design, della grafica e degli oggetti d'uso. Nonché l'inflessione morbida ed elegante di molte sue creazioni che alludono a una poetica del gioco e a un'idea dello stare a proprio "agio" nel mondo. Nel 1919 ad esempio inventa la "tuta", indumento che diventerà nei tempi moderni abito di lavoro di svariate categorie e capo d'abbigliamento quotidiano non soltanto di lavoro.
Nel 1929 conosce Marinetti ed entra a far parte ufficialmente del movimento futurista. Nello stesso anno partecipa alla Mostra dei trentatre futuristi alla Galleria Pesaro di Milano.
Prende parte ad importanti esposizioni, come le Biennali delle Arti Decorative di Monza (edizioni del 1923 e 1927), le Biennali di Venezia, le Triennali di Milano del 1933 e 1936, la I° Quadriennale romana del 1931.
Muore nel 1959 a Marina di Pietra Santa.
L'esposizione comprende 30 opere fra oli, tempere, acquerelli e la celebre scultura "Violinista".
Degli anni '20 sono esposti preziosi acquerelli con fiori futuristi ed elementi decorativi. Ad un periodo successivo appartengono i lavori che risentono della suggestione esercitata su Thayaht da Gauguin e dai temi tahitiani, che lui stesso vorrà riunire in una mostra dedicata a Forte dei Marmi nel 1950 dal titolo Omaggio a Gauguin. Una sorta di "ritorno all'indietro": dal Futurismo a Gauguin. Grazie al quale l'artista recupera motivi floreali tipici dello Jugendstil mescolati alla nostalgia esotica suggeritagli dal grande artista francese.
La figura di Thayaht è stata indagata in alcune recenti mostre pubbliche e private, tra le quali Thayaht futurista irregolare al Museo MART di Rovereto, che tuttavia non includevano proprio il «Thayat à la Gaugain».
L'esposizione è a cura di Lela Djokic con la collaborazione di Daina Maja Titonel.
Thayaht, il cui vero nome è Ernesto Michahelles, nasce a Firenze nel 1893 da padre svizzero-tedesco e madre anglo-americana. Formatosi in un ambiente cosmopolita e stimolante – studia a Firenze, Parigi e New York - si misura presto con varie discipline artistiche come la scultura e la pittura. Nell'ambito delle arti applicate, oltre che disegnatore e creatore di moda, realizza costumi e scenografie teatrali.
Deriverà da questo tipo di formazione eclettica e cosmopolita la tendenza a piegare l'ispirazione futurista in direzione del design, della grafica e degli oggetti d'uso. Nonché l'inflessione morbida ed elegante di molte sue creazioni che alludono a una poetica del gioco e a un'idea dello stare a proprio "agio" nel mondo. Nel 1919 ad esempio inventa la "tuta", indumento che diventerà nei tempi moderni abito di lavoro di svariate categorie e capo d'abbigliamento quotidiano non soltanto di lavoro.
Nel 1929 conosce Marinetti ed entra a far parte ufficialmente del movimento futurista. Nello stesso anno partecipa alla Mostra dei trentatre futuristi alla Galleria Pesaro di Milano.
Prende parte ad importanti esposizioni, come le Biennali delle Arti Decorative di Monza (edizioni del 1923 e 1927), le Biennali di Venezia, le Triennali di Milano del 1933 e 1936, la I° Quadriennale romana del 1931.
Muore nel 1959 a Marina di Pietra Santa.
L'esposizione comprende 30 opere fra oli, tempere, acquerelli e la celebre scultura "Violinista".
Degli anni '20 sono esposti preziosi acquerelli con fiori futuristi ed elementi decorativi. Ad un periodo successivo appartengono i lavori che risentono della suggestione esercitata su Thayaht da Gauguin e dai temi tahitiani, che lui stesso vorrà riunire in una mostra dedicata a Forte dei Marmi nel 1950 dal titolo Omaggio a Gauguin. Una sorta di "ritorno all'indietro": dal Futurismo a Gauguin. Grazie al quale l'artista recupera motivi floreali tipici dello Jugendstil mescolati alla nostalgia esotica suggeritagli dal grande artista francese.
La figura di Thayaht è stata indagata in alcune recenti mostre pubbliche e private, tra le quali Thayaht futurista irregolare al Museo MART di Rovereto, che tuttavia non includevano proprio il «Thayat à la Gaugain».
L'esposizione è a cura di Lela Djokic con la collaborazione di Daina Maja Titonel.
25
ottobre 2007
Thayaht – Dal futurismo a Gauguin
Dal 25 ottobre al 31 dicembre 2007
arte contemporanea
Location
NUOVA GALLERIA CAMPO DEI FIORI
Roma, Via di Monserrato, 30, (Roma)
Roma, Via di Monserrato, 30, (Roma)
Orario di apertura
10-13 / 16-19, chiuso lunedì mattina e festivi
Vernissage
25 Ottobre 2007, ore 17-20
Autore
Curatore