A partire da lunedì 29 ottobre 2007 (sino al 10 novembre 2007) la Rufartgallery di Roma ospiterà una selezione di opere pittoriche di Luca Giannini rappresentative della ricerca svolta dall’artista negli ultimi mesi di attività. Curata da Andrea Romoli Barberini “Mater” è un’esposizione che conferma nel percorso del giovane artista la centralità delle problematiche ambientaliste, vissute in una originalissima chiave esistenziale. Con questa mostra di Luca Giannini si apre la stagione espositiva della RUFARTGALLERY che correrà parallelamente all’anno accademico della RUFA (Rome University of Fine Arts – Libera Accademia di Belle Arti di Roma).

La Rufartgallery, vero e proprio cuore dell’Accademia anche per la sua ubicazione, è sistemata in una sala autonoma e perfettamente attrezzata accessibile attraverso i suggestivi ambienti che compongono la Scuola di Pittura.


MATER

L’antico culto della Dea Madre, simbolo arcaico della natura che dà e toglie la vita, era espressione del senso sacrale dell'uomo verso il mondo circostante.

Senza ancora la dovuta urgenza l’umanità contemporanea si interroga sui limiti che la sua crescita subisce, e subirà sempre più, a causa della scarsa consapevolezza, se non dell’indifferenza, nei riguardi delle valenze ambientali. Lo sviluppo sostenibile della nostra civiltà, promosso dalla Conferenza di Rio del 1992, impone comportamenti di forte responsabilità di fronte alle offese che il pianeta costantemente riceve.

Solo riconoscendo nella Terra Gaia, il pianeta vivente, e ricercando in Lei quei simboli che parlano della sua unicità e della sua trascendenza, possiamo recuperare quel senso viscerale del sacro e quel profondo legame materno che sono il fondamento del rispetto e il principio stesso della nostra identità.

Luca Giannini
Notizia Biografica
Luca Giannini nasce a Bologna nel 1972. Dopo la laurea in ingegneria ambientale si occupa di ecologia.

Trasferitosi a Roma nel 2001, si forma artisticamente presso la libera Accademia RUFA, dove frequenta il corso di pittura del maestro Tullio de Franco ed il corso di tecniche dell’incisione di Maria Pina Bentivenga.

Dal 2004 al 2005 risiede nella Sicilia orientale, avvicinandosi agli artisti del gruppo di Scicli, ed approfondendo il valore della luce e della materia.

Affascinato daI dialogo tra materia e simbolo, impronta il proprio percorso umano ed artistico sul recupero del valore segnico della realtà e sulla ricerca dell’equilibrio, focalizzandosi sul rapporto tra uomo ed ambiente, tra corporeità e spiritualità, tra terreno e celeste.

Ha preso parte a premi nazionali ed esposizioni collettive in spazi pubblici e privati. Le sue opere sono presenti in collezioni private a Roma, Milano e Bologna. Vive ed opera a Roma.