La galleria GiaMaArt studio presenta una mostra personale di Federico Lombardo formata da un nuovo ciclo di acquerelli su carta dedicati ai temi del corpo e dello sguardo, opere eseguite con una leggerezza liquida che nella sua vibrante fluidità nasconde una dimensione allusiva di grande mistero e forza rappresentativa.

Come scrive l’artista in una dichiarazione di poetica pubblicata in catalogo: «a me interessa molto creare delle tensioni formali e concettuali, visi che in apparenza sono soavi, puri, possono nascondere stati d’animo che esprimono esattamente il contrario.

Il risultato finale è che i personaggi rappresentati sembrano tanti esseri un po’ alieni, che vogliono far riflettere sui propri codici formali e che solo in apparenza risultano somigliare a esseri umani. Il volto diventa una mappa che se destrutturata può farci comprendere l’origine delle emozioni, partendo ad esempio dallo studio formale dell’occhio, o dalla relazione delle guance con la bocca. La tecnica pittorica ha un senso, in un contesto aperto a una riflessione filosofica , concettuale sull’uomo e il mondo. In quest’ottica, l’atto stesso del dipingere, del disegnare, può essere inteso come un metodo di conoscenza della realtà, filtrato dalla mente e dallo “stomaco”, forse è il metodo più semplice e diretto e il più soggetto ad equivoci».

L’unione e lo scontro delle coppie, l’erotismo e l’amore, l’affetto e la solitudine diventano così i soggetti privilegiati di questi nuovi lavori dove l’artista scopre le dinamiche psicologiche, gli incontri e le distanze che scaturiscono nelle relazioni affettive e interpersonali mediante una pittura che si trasforma in strumento di analisi approfondita e di enigmatica evocazione.