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Salgado / Covili – Terre di Lavoro. Quadri sociali dell’esclusione
“In cammino” esposizione fotografica di Sebastião Salgado e il ciclo pittorico “Gli esclusi” di Gino Covili.
Comunicato stampa
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“Escluso. Esclusa. Esclusi. Nomi di facce sparute/sparite, etichette o brandelli di identità vissute senza continuità. …Né Maria, né Giorgio, né Salvatore. Solo l’Escluso un fuoriuscito dalla storia, con la benevolenza di una possibile desinenza o-a-i, per un genere mai esperito, per una appartenenza mai rassicurata, per un’esistenza trascinata, nascosta, negata”.
Un progetto singolare che intende sperimentare un programma innovativo di comunicazione e sensibilizzazione sulla problematica del lavoro, cardine oggi dei meccanismi di inclusione nella comunità e chiave di ogni politica diretta a contrastare l’esclusione sociale.
Promuovere le nuove politiche del lavoro in una Provincia che conosce pochi esempi di qualità del lavoro e forti fenomeni di insicurezza del lavoro e sul lavoro, e che deve inoltre fare i conti con la diffusa illegalità e con la maggiore appaltatrice di sicurezza del territorio, la camorra. Questo è l’obiettivo che la Provincia di Caserta, Assessorato alle Politiche del Lavoro, ai Centri per l’Impiego e alla Formazione Professionale, vuole raggiungere attraverso l’evento – Terre di lavoro. Quadri sociali dell’esclusione - presentato negli splendidi spazi restaurati del Complesso Monumentale del Belvedere di San Leucio.
Il programma, incentrato sulla comunicazione, si articola attraverso una serie di iniziative artistico-culturali differenti, quali mostre, spettacoli teatrali e musicali e più cicli di incontri dedicati alla sicurezza e al mercato del lavoro. La comunicazione derivata dall’immagine, medium che può raggiungere un pubblico ampio e diversificato è affidata a due importanti rassegne: “In cammino” esposizione fotografica di Sebastião Salgado e il ciclo pittorico “Gli esclusi” di Gino Covili.
Salgado e Covili, due personaggi diversi e distanti tra loro, il primo brasiliano nato nel 1944, il secondo classe 1918 nato e cresciuto a Pavullo nel Frignano sull’Appennino modenese, che hanno scandagliato il problema dell’emarginazione, attraverso le proprie conoscenze, l’obiettivo della macchina fotografica e la tavolozza con i pennelli. L’esposizione di Salgado realizzata in collaborazione con Contrasto e Amazonas suddivisa in 5 sezioni, è frutto di sette anni di lavoro, testimonianza visiva della mobilità forzata, “in cammino”, a cui è sempre costretta, dai conflitti e dalla divisione internazionale del lavoro, una alta percentuale della popolazione mondiale. Il ciclo “Gli esclusi” di Covili, composto da 139 opere, raffigura la condizione umana determinata dall’internamento in manicomio. In questa occasione, nel trentesimo anno della sua composizione, il ciclo fu realizzato tra il 1973 il 1977, viene esposto e pubblicato per la prima volta integralmente.
“Terre di Lavoro. Quadri sociali dell’esclusione” è riferito a questa fetta di Campania felix detta Terra di lavoro. Il destino di queste terre è legato forse all’equivoco fondamentale del nome, dove lavoro è letto come attività lavorativa dai suoi abitanti, mentre in realtà è toponimo legato ai Liburni, una popolazione che vi abitò in tempi antichi. Sembra predestinato ad un fraintendimento costante, questo lembo di terra campana, terra amena, scelta per gli ozi dall’aristocrazia imperiale romana, ma terra amara per coloro che hanno visto nei secoli dominazioni e sfruttamento, con la condizione di vita sottoposta alle soprusi naturali e sociali. La Campania felix di oggi insegue i grandi mutamenti sociali ed economici che hanno riscritto la storia di questi ultimi secoli. La memoria di queste terre viene così ad essere il presente della situazione internazionale, poiché la storia delle migrazioni di queste terre è la storia degli esodi delle popolazioni che si spostano nel mondo alla ricerca di possibilità di un futuro.
Un progetto singolare che intende sperimentare un programma innovativo di comunicazione e sensibilizzazione sulla problematica del lavoro, cardine oggi dei meccanismi di inclusione nella comunità e chiave di ogni politica diretta a contrastare l’esclusione sociale.
Promuovere le nuove politiche del lavoro in una Provincia che conosce pochi esempi di qualità del lavoro e forti fenomeni di insicurezza del lavoro e sul lavoro, e che deve inoltre fare i conti con la diffusa illegalità e con la maggiore appaltatrice di sicurezza del territorio, la camorra. Questo è l’obiettivo che la Provincia di Caserta, Assessorato alle Politiche del Lavoro, ai Centri per l’Impiego e alla Formazione Professionale, vuole raggiungere attraverso l’evento – Terre di lavoro. Quadri sociali dell’esclusione - presentato negli splendidi spazi restaurati del Complesso Monumentale del Belvedere di San Leucio.
Il programma, incentrato sulla comunicazione, si articola attraverso una serie di iniziative artistico-culturali differenti, quali mostre, spettacoli teatrali e musicali e più cicli di incontri dedicati alla sicurezza e al mercato del lavoro. La comunicazione derivata dall’immagine, medium che può raggiungere un pubblico ampio e diversificato è affidata a due importanti rassegne: “In cammino” esposizione fotografica di Sebastião Salgado e il ciclo pittorico “Gli esclusi” di Gino Covili.
Salgado e Covili, due personaggi diversi e distanti tra loro, il primo brasiliano nato nel 1944, il secondo classe 1918 nato e cresciuto a Pavullo nel Frignano sull’Appennino modenese, che hanno scandagliato il problema dell’emarginazione, attraverso le proprie conoscenze, l’obiettivo della macchina fotografica e la tavolozza con i pennelli. L’esposizione di Salgado realizzata in collaborazione con Contrasto e Amazonas suddivisa in 5 sezioni, è frutto di sette anni di lavoro, testimonianza visiva della mobilità forzata, “in cammino”, a cui è sempre costretta, dai conflitti e dalla divisione internazionale del lavoro, una alta percentuale della popolazione mondiale. Il ciclo “Gli esclusi” di Covili, composto da 139 opere, raffigura la condizione umana determinata dall’internamento in manicomio. In questa occasione, nel trentesimo anno della sua composizione, il ciclo fu realizzato tra il 1973 il 1977, viene esposto e pubblicato per la prima volta integralmente.
“Terre di Lavoro. Quadri sociali dell’esclusione” è riferito a questa fetta di Campania felix detta Terra di lavoro. Il destino di queste terre è legato forse all’equivoco fondamentale del nome, dove lavoro è letto come attività lavorativa dai suoi abitanti, mentre in realtà è toponimo legato ai Liburni, una popolazione che vi abitò in tempi antichi. Sembra predestinato ad un fraintendimento costante, questo lembo di terra campana, terra amena, scelta per gli ozi dall’aristocrazia imperiale romana, ma terra amara per coloro che hanno visto nei secoli dominazioni e sfruttamento, con la condizione di vita sottoposta alle soprusi naturali e sociali. La Campania felix di oggi insegue i grandi mutamenti sociali ed economici che hanno riscritto la storia di questi ultimi secoli. La memoria di queste terre viene così ad essere il presente della situazione internazionale, poiché la storia delle migrazioni di queste terre è la storia degli esodi delle popolazioni che si spostano nel mondo alla ricerca di possibilità di un futuro.
03
novembre 2007
Salgado / Covili – Terre di Lavoro. Quadri sociali dell’esclusione
Dal 03 novembre 2007 al 06 gennaio 2008
fotografia
arte contemporanea
arte contemporanea
Location
BELVEDERE DI SAN LEUCIO – MUSEO D’ARTE CONTEMPORANEA
Caserta, Atrio Superiore Parrocchia, (Caserta)
Caserta, Atrio Superiore Parrocchia, (Caserta)
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