Nella notte tra il 9 e il 10 novembre di 18 anni fa cadeva il Muro di Berlino.

E la decima mostra di Anna La Stella, che da anni usa la forza simbolica dei muri per raccontare sentimenti e sogni, non poteva che cadere in questa data storica e mirata.

Nella sala mostre dell’Arcadia - primo multiplex italiano e vero e proprio tempio del cinema tecnologico - saranno esposti oltre 30 lavori su tela dell’autrice. Particolari di muri fotografati in diverse città del mondo, con i loro segni, disegni e dissensi, cui si aggiungono - grazie a raffinate e personalissime elaborazioni al computer - ricordi, ritratti, versi poetici.

“I muri”, dice La Stella, “rappresentano le tele dei miei lavori. Sono luoghi così esposti da non essere più visti e nel loro appartenere a tutti e a nessuno raccontano rivincite anonime all’omologazione… Per non parlare della loro carica simbolica: suggeriscono tempo, barriera, ma anche curiosità perché ci invitano a superarli per vedere cosa c’è oltre”.


A presentare la mostra, il giorno dell’inaugurazione alle ore 18,30, sarà Fausto Colombo, docente di Teoria e tecnica dei media presso l’Università Cattolica di Milano, membro del comitato scientifico della Triennale e autore di vari libri sul tema della comunicazione e dell’industria culturale contemporanea.


Giornalista, firma innovativa della fotografia colta milanese, Anna La Stella fotografa dal 1972 e scrive versi dal 1988. Per saperne di più, www.annalastella.com