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Isabella Nurigiani / Stefano Iraci – F.A.S.T.
Un work in progress che si trasformerà in corso d’opera, sino alla conclusione del progetto in data da definire.
Comunicato stampa
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F.A.S.T. Forme Artistiche Super Temporali
Una mostra di Isabella Nurigiani e Stefano Iraci.
Il progetto F.A.S.T. nasce a Roma quale risposta spontanea ed indipendente alla " festa " del cinema che in questo periodo dell'anno invade la città con la sua presenza.
La " festa " del cinema porta ad una città pigra come la nostra, una vetrina concentrata di immagini provenienti da diverse parti del mondo con focus specifici su cinematografia ed altre espressioni artistiche di alcuni Paesi. Questo anno, grazie al focus India, abbiamo l'opportunità di entrare in contatto con avanguardie artistiche altrimenti sconosciute da noi. In India, come oramai quasi ovunque nel mondo, fotografia e video digitali offrono all'artista nuovi modi di esplorare, elaborare la realtà, rimandandoci visioni ineditamente oniriche di quel già ben esotico Paese.
Anche il mondo dell'arte romana vuole partecipare alla " festa ", radunando un collettivo di persone interessate a lavorare, ricercare, confrontarsi con lo scorrere delle immagini nel tempo... a riflettere sui cambiamenti di stato, sulle accelerazioni, sul dinamismo che permea buona parte delle nostre esistenze o più semplicemente a confrontarsi con forme e modi propri dell'arte cinematografica.
F.A.S.T. si aggancia intenzionalmente alla coda di questa nuova realtà rappresentandone una sorta di scia riflessiva.
Sono oramai anni che Stefano Iraci lavora immagini sequenziali nei suoi video digitali. Con quelli esplora il mondo più nascosto, quello al di là delle apparenze, un mondo che si genera giocando con la mente e familiarizzando con le nuove tecnologie. Per lui il digitale è materia con la quale poter distorcere, modificare, plasmare le immagini della realtà, inseguire e rappresentare stati "altri" di coscienza, stati di trans, di estraniazione, un modo per lavorare immagini pittoriche che, al di là dei soggetti, ricava con tecniche di ripresa che possono essere avvicinate all'action painting nella pittura. Inscindibile dall'immagine è il suono che spesso da solo condiziona tutto il suo lavoro.
In "TRIBALESTRADALE" Iraci, come in uno stato di trance segue, insegue, traduce in immagini i suoni che dalla strada lo inghiottono in una sala giochi di Tokyo. La ripresa, una sequenza continua di immagini che spesso perdono il legame con la realtà per farsi macchie, scie di luce o colore, subito acquista un ritmo, scandito dal susseguirsi, sovrapporsi, fondersi dei suoni in quell'ambiente assolutamente estraniante. L'atmosfera è intensa, il tempo si riempie di un crescendo che monta come una marea, come una tempesta e ci travolge come uno tsunami.
Finalmente un' uscita, tra raffiche di colpi di arma da fuoco, per cercare di sottrarsi a tutto quello, per ritrovarsi di nuovo in strada, dove la realtà con i suoi segni, simboli e suoni non appare meno estraniante.
"TRIBALESTRADALE" è un documentario psichedelico autobiografico.
Isabella Nurigiani interagisce con lo spazio creando forme immanenti che prendono un ritmo che rimanda il pensiero a situazioni di moto, dinamiche.
Stavolta è una sfera sospesa, sorpresa nell’atto di scagliarsi su una superficie di ferro in un gioco di tensioni tra il piano e lo sgusciare della forma, un gioco che rimanda al movimento da un luogo ad un altro, al rapporto tra il tempo e lo spazio percorso, ad una velocità data, che ci induce a riflettere su che cos’è, in generale, il movimento? Non è, semplicemente, un non-essere-qui. Ma non è nemmeno, soltanto, un essere-qui.
Una mostra di Isabella Nurigiani e Stefano Iraci.
Il progetto F.A.S.T. nasce a Roma quale risposta spontanea ed indipendente alla " festa " del cinema che in questo periodo dell'anno invade la città con la sua presenza.
La " festa " del cinema porta ad una città pigra come la nostra, una vetrina concentrata di immagini provenienti da diverse parti del mondo con focus specifici su cinematografia ed altre espressioni artistiche di alcuni Paesi. Questo anno, grazie al focus India, abbiamo l'opportunità di entrare in contatto con avanguardie artistiche altrimenti sconosciute da noi. In India, come oramai quasi ovunque nel mondo, fotografia e video digitali offrono all'artista nuovi modi di esplorare, elaborare la realtà, rimandandoci visioni ineditamente oniriche di quel già ben esotico Paese.
Anche il mondo dell'arte romana vuole partecipare alla " festa ", radunando un collettivo di persone interessate a lavorare, ricercare, confrontarsi con lo scorrere delle immagini nel tempo... a riflettere sui cambiamenti di stato, sulle accelerazioni, sul dinamismo che permea buona parte delle nostre esistenze o più semplicemente a confrontarsi con forme e modi propri dell'arte cinematografica.
F.A.S.T. si aggancia intenzionalmente alla coda di questa nuova realtà rappresentandone una sorta di scia riflessiva.
Sono oramai anni che Stefano Iraci lavora immagini sequenziali nei suoi video digitali. Con quelli esplora il mondo più nascosto, quello al di là delle apparenze, un mondo che si genera giocando con la mente e familiarizzando con le nuove tecnologie. Per lui il digitale è materia con la quale poter distorcere, modificare, plasmare le immagini della realtà, inseguire e rappresentare stati "altri" di coscienza, stati di trans, di estraniazione, un modo per lavorare immagini pittoriche che, al di là dei soggetti, ricava con tecniche di ripresa che possono essere avvicinate all'action painting nella pittura. Inscindibile dall'immagine è il suono che spesso da solo condiziona tutto il suo lavoro.
In "TRIBALESTRADALE" Iraci, come in uno stato di trance segue, insegue, traduce in immagini i suoni che dalla strada lo inghiottono in una sala giochi di Tokyo. La ripresa, una sequenza continua di immagini che spesso perdono il legame con la realtà per farsi macchie, scie di luce o colore, subito acquista un ritmo, scandito dal susseguirsi, sovrapporsi, fondersi dei suoni in quell'ambiente assolutamente estraniante. L'atmosfera è intensa, il tempo si riempie di un crescendo che monta come una marea, come una tempesta e ci travolge come uno tsunami.
Finalmente un' uscita, tra raffiche di colpi di arma da fuoco, per cercare di sottrarsi a tutto quello, per ritrovarsi di nuovo in strada, dove la realtà con i suoi segni, simboli e suoni non appare meno estraniante.
"TRIBALESTRADALE" è un documentario psichedelico autobiografico.
Isabella Nurigiani interagisce con lo spazio creando forme immanenti che prendono un ritmo che rimanda il pensiero a situazioni di moto, dinamiche.
Stavolta è una sfera sospesa, sorpresa nell’atto di scagliarsi su una superficie di ferro in un gioco di tensioni tra il piano e lo sgusciare della forma, un gioco che rimanda al movimento da un luogo ad un altro, al rapporto tra il tempo e lo spazio percorso, ad una velocità data, che ci induce a riflettere su che cos’è, in generale, il movimento? Non è, semplicemente, un non-essere-qui. Ma non è nemmeno, soltanto, un essere-qui.
27
ottobre 2007
Isabella Nurigiani / Stefano Iraci – F.A.S.T.
Dal 27 ottobre al 27 novembre 2007
arte contemporanea
performance - happening
performance - happening
Location
STUDIO TIEPOLO 38
Roma, Via Giambattista Tiepolo, 38, (Roma)
Roma, Via Giambattista Tiepolo, 38, (Roma)
Vernissage
27 Ottobre 2007, ore 19
Autore