CAPRAIA FIORENTINA, 24 ottobre 2007 – Torna con la fine del mese di ottobre l’appuntamento con ‘Maestri alla Fornace’ al centro espositivo ‘Pasquinucci’ di Capraia Fiorentina. La mostra, organizzata dal gruppo culturale capraino in collaborazione con la Galleria d’Arte ‘Nozzoli’ di Empoli e patrocinata dalla Provincia di Firenze, doveva essere quest’anno una personale di Giuseppe Chiari, ma la sua prematura scomparsa ha portato l’organizzazione a creare un evento più ampio ma comunque dai grandi contenuti. E’ così che, oltre ai ‘pezzi’ del grande esponente del movimento Fluxus tra cui alcuni realizzati poco prima della sua scomparsa, trovano posto anche delle belle opere di Pietro Annigoni, direttamente concesse dalla famiglia dell’artista, e di Venturino Venturi, tratte dall’archivio personale di Loro Ciuffenna, prossimamente pubblicate nel catalogo generale a cura della dottoressa Lucia Fiaschi che verrà presentato alla prossima ‘ArteFiera’ di Bologna. Accanto alle opere di questi ‘mostri sacri’ non solo a livello nazionale ma anche europeo trovano posto anche altre tele di un artista alessandrino emergente, Max Oddone (da cui il sottotitolo dell’evento ‘Tre maestri e… una sorpresa’), legato a Chiari per il grande interesse che ha avuto verso le sue opere e la filosofia dell’avanguardia, applicando nelle proprie creazioni varie tendenze espressive, soprattutto di stampo dadaista.

L’inaugurazione dell’evento si terrà questo sabato, 27 ottobre, alle 17.30 nei locali di piazza Dori a Capraia con la presentazione ufficiale e un rinfresco. La mostra, allestita come di consueto in collaborazione con il Comune di Capraia e Limite, resterà aperta a ingresso libero fino a domenica 11 novembre tutti i giorni dalle 17.30 alle 19.30 e la domenica anche dalle 10.30 alle 12.30.

Durante l’evento, sarà possibile consultare anche dei rari libri di musica scritti da Giuseppe Chiari e diventati ricercatissimi dai cultori della sua arte. Inoltre, il 9 novembre, all’interno della Sala dell’Oblò, si terrà un evento collaterale dedicato a Fabrizio De André dal titolo “Storie di carta, suoni di voci” a cura de “I poeti della Baggina”.