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Marco Di Giovanni – Porteño De Romaña
Le opere esposte sono disegni a matita litografica su carta e stampe d’incisioni a puntasecca che descrivono e ritraggono vari momenti di preparazione di cocktails sudamericani. Completa la mostra l’installazione Porteno de Romana che vede l’artista ed un formidabile barista all’opera per tutta la serata
Comunicato stampa
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La 41 artecontemporanea è lieta di presentare per la prima volta la personale di Marco Di Giovanni. Le opere esposte, realizzate dall’artista espressamente per questa mostra, sono disegni a matita litografica su carta e stampe d’incisioni a puntasecca che descrivono e ritraggono vari momenti di preparazione di cocktails sudamericani. Completa la mostra l’installazione Porteno de Romana - Porteno da nome di una rhumeria - che vede l’artista ed un formidabile barista all’opera durante tutta la serata dell’inaugurazione.
Il tipico sistema di lenti d’ingrandimento, che connota come segno riconoscibile gli interventi scultorei dell’artista, è inserito in un foglio di incisione e presentato come un disegno tra i disegni, del tutto integrato nella mostra concepita intorno alla carta,
In luogo di una scena o di un segno inciso il foglio viene sfondato a svelare una situazione reale, viva, attraverso lenti che la deformano allontanandola in uno spazio altro. Contemporaneamente il sonoro investe lo spettatore, lo raggiunge da due casse a parete, anche loro incise, che si rivelano funzionanti nella trasmissione reale della voce del barista performer, anima del Porteno.
Nei disegni e nelle incisioni i semplici e quotidiani gesti del preparare cocktails o di sorseggiarli sono riportati su carta gialla riciclata, come scorci di ordinarie serate di un bar sotto casa o come un diario di viaggio in America Latina in cui l’artista ha pazientemente e con costanza disegnato dal vero. Tutto ciò che lo colpisce viene appuntato, trascritto in un gesto; l’attenzione si concentra sulle mani che tagliano, frullano, pestano e poi schekerano… I disegni diventano le tracce del vero con cui l’artista registra le proprie esperienze. Efficaci e minimi segni che Marco fissa sulla carta e nella memoria per ricostruire una storia nella sua plurima e polisensoriale dimensione, proponendo visioni e suoni che ne riaccendano il sapore.
Marco Di Giovanni è nato a Teramo nel 1976. Vive e lavora tra Imola (Bo) e Solarolo (Ra) Nella sua ricerca plastica utilizza ed ricompone materiali di recupero, tubature, cisterne, barili e vecchie valigie, trasformandoli in singolari costruzioni in cui è possibile vedere l’interno attraverso lenti grandangolari o spioncini.. Il ribaltamento interno/esterno, solleva un'altra inversione, quella tra piccolo e grande, tipica della poetica dell’artista. La dimensione ridotta, preziosa, intima, viva, alimenta e struttura l’identità della forma superiore in cui è racchiusa..
Il tipico sistema di lenti d’ingrandimento, che connota come segno riconoscibile gli interventi scultorei dell’artista, è inserito in un foglio di incisione e presentato come un disegno tra i disegni, del tutto integrato nella mostra concepita intorno alla carta,
In luogo di una scena o di un segno inciso il foglio viene sfondato a svelare una situazione reale, viva, attraverso lenti che la deformano allontanandola in uno spazio altro. Contemporaneamente il sonoro investe lo spettatore, lo raggiunge da due casse a parete, anche loro incise, che si rivelano funzionanti nella trasmissione reale della voce del barista performer, anima del Porteno.
Nei disegni e nelle incisioni i semplici e quotidiani gesti del preparare cocktails o di sorseggiarli sono riportati su carta gialla riciclata, come scorci di ordinarie serate di un bar sotto casa o come un diario di viaggio in America Latina in cui l’artista ha pazientemente e con costanza disegnato dal vero. Tutto ciò che lo colpisce viene appuntato, trascritto in un gesto; l’attenzione si concentra sulle mani che tagliano, frullano, pestano e poi schekerano… I disegni diventano le tracce del vero con cui l’artista registra le proprie esperienze. Efficaci e minimi segni che Marco fissa sulla carta e nella memoria per ricostruire una storia nella sua plurima e polisensoriale dimensione, proponendo visioni e suoni che ne riaccendano il sapore.
Marco Di Giovanni è nato a Teramo nel 1976. Vive e lavora tra Imola (Bo) e Solarolo (Ra) Nella sua ricerca plastica utilizza ed ricompone materiali di recupero, tubature, cisterne, barili e vecchie valigie, trasformandoli in singolari costruzioni in cui è possibile vedere l’interno attraverso lenti grandangolari o spioncini.. Il ribaltamento interno/esterno, solleva un'altra inversione, quella tra piccolo e grande, tipica della poetica dell’artista. La dimensione ridotta, preziosa, intima, viva, alimenta e struttura l’identità della forma superiore in cui è racchiusa..
10
novembre 2007
Marco Di Giovanni – Porteño De Romaña
Dal 10 novembre al 22 dicembre 2007
performance - happening
giovane arte
giovane arte
Location
41 ARTECONTEMPORANEA
Torino, Strada Val Salice, 9, (Torino)
Torino, Strada Val Salice, 9, (Torino)
Orario di apertura
dal martedì al sabato dalle 15 alle 19. Mattino e lunedì su appuntamento
Vernissage
10 Novembre 2007, dalle ore 21 alle ore 24
Autore
Curatore