L’attività espositiva di Palazzo Frisacco, curata dalla Galleria Nuova Artesegno d’intesa con il Comune, punta dichiaratamente ad un alto profilo, sia per la proposta degli artisti sia per la scelta delle opere proposte: una scelta obbligata, se si punta all’inserimento in un circuito artistico di rilievo e ad una visibilità mediatica su riviste specializzate, rubriche televisive e quant’altro, nonostante la relativa eccentricità della sede carnica.

Puntando ancora su Maestri riconosciuti protagonisti dell’arte figurativa della seconda metà del ‘900, dopo Giorgio Celiberti è la volta non di un altro importante Maestro ma di una doppia proposta, Mimmo Rotella ed Emilio Scanavino.

Il primo, calabrese, nato nel 1918 e scomparso lo scorso anno, è probabilmente ricordato dal grosso pubblico per “i manifesti strappati”, décollages realizzati incollando sulla tela brandelli di veri manifesti stradali; ma pure assemblages di casuali oggetti da rigattiere.

Il secondo, genovese del ’22, deceduto nel 1986, declinò con versatilità ed originalità l’informale, spaziando tra pittura, scultura, ceramica, arti applicate.

La mostra rappresenta un doppio omaggio a due artisti importanti per la comprensione dell’arte d’oggi ed un ulteriore motivo di legittimo orgoglio per la città che la ospita.

Sergio Cuzzi

Sindaco di Tolmezzo