L’Accademia Nazionale di San Luca promuove, nel pomeriggio di mercoledì 7 e nell’intera giornata di giovedì 8 novembre 2007, un Convegno dal titolo La necessità dell’arte oggi: rappresentare o presentare?, ideato da Leonardo Cremonini e curato da Eleonora Frattarolo.

Partecipano: Francesca Alfano Miglietti, Adriano Baccilieri, Luca Beatrice, Alberto Boatto, Giorgio Cortenova, Leonardo Cremonini, Eleonora Frattarolo, Flaminio Gualdoni, Concetto Pozzati, Massimo Pulini, Ruggero Savinio, Vittorio Sgarbi, Arturo Schwarz, Edward Lucie-Smith, Alberto Sughi, Lorenzo Taiuti.

Il Convegno intende dare voce a perplessità e interrogativi sullo stato delle cose del “sistema” dell’arte contemporanea e sui saperi che lo frequentano o lo disertano.
Spesso in un passato anche prossimo l’arte ha rotto gli schemi del più vieto conformismo ed ha significato scarto, utopia, spietato sguardo sul mondo e sua re-visione.
Cosa sta a indicare oggi la parola “arte”, dato che un tutto indistinto, in assoluta indifferenza, viene chiamato “arte” e viene esposto nei luoghi deputati all’arte?
E come mai al conformismo più esplicito di tanta pratica dell’arte i critici, sempre più propensi a sostituire l’esegesi e l’analisi con modi inventariali ed elencativi, rispondono quasi tutti allineati e conformi alle necessità di questa sempre più cinica “società dello spettacolo” che nello spettacolo ha inglobato anche la pratica dell’arte?
Perché questa storia recente, dove la presentazione dell’oggetto passivo ha preso il posto della rappresentazione del desiderio dell’individuo attivo, è diventata la storia della così detta creatività di un mondo impegnato nel consumo e nella sua pubblicità?
Al convegno sono stati invitati studiosi e critici dal profilo culturale molto diverso e che si pongono nei confronti di queste domande in modi differenti. Alcuni di essi seguono solo le ultime generazioni di artisti e scrivono per riviste di tendenza, altri hanno da tempo orientato la propria ricerca verso il sedimento storico della pratica dell’arte, dirigendo in alcuni casi musei e istituzioni pubbliche. Presenze così variegate sono la conseguenza di un altro intendimento di questo convegno: mettere a confronto voci e opzioni culturali variamente declinate, nel tentativo di affrontare il senso contemporaneo del fare critica d’arte e del fare arte. Da qui, anche, la partecipazione al convegno di artisti che da sempre si caratterizzano per la vicinanza e il coinvolgimento con le problematiche dell’analisi critica.