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Carlo Steiner – Epoché
6 nuovi lavori dell’artista in un dialogo serrato che si sviluppa sui due piani della galleria dando vita ad una mostra del tutto inedita che conferma e avvalora al tempo stesso gli elementi tipici dell’indagine di Steiner: la sperimentazione sulla materia e lo studio dei fenomeni, naturali e sociali.
Comunicato stampa
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Epoche', la seconda personale di Carlo Steiner da GAS, Gagliardi Art System presenta sei nuovi lavori dell'artista in un dialogo serrato che si sviluppa sui due piani della galleria dando vita ad una mostra del tutto inedita che conferma e avvalora al tempo stesso gli elementi tipici dell'indagine di Steiner: la sperimentazione sulla materia e lo studio dei fenomeni, naturali e sociali.
Esemplificativa di tutta la sua produzione passata e punto di partenza per quella attuale e futura, la mostra mette a confronto due diverse modalità di percezione del mondo: quella primordiale, ancestrale, e quella moderna, tecnologica.
In questo senso si svela anche come un'indagine da parte dell'artista sul proprio ruolo rispetto al mondo circostante.
Il titolo della mostra, Epoche', e' infatti il termine greco che designa l'astensione del giudizio sulle cose e sui fatti del mondo,in modo da permettere ai fenomeni che giungono alla coscienza di essere considerati senza alcuna visione preconcetta (come se li si considerasse per la prima volta). E' quindi un invito a vivere il nostro tempo - forse una svolta epocale? - senza alcuna presunzione ne' pregiudizio, a raggiungere, come dice l'artista stesso, "una capacità di sentire che attinga a modalità diverse da quelle che hanno caratterizzato fin qui la nostra civiltà occidentale."
Carlo Steiner propone una visione "originale" delle cose, considerandole nel loro primo apparire, conservando di esse lo stupore che accompagna la scoperta.
Al piano inferiore della galleria "Epoche'", con cui l'artista si confronta per la prima volta col linguaggio video, dà il nome alla mostra illustrando proprio lo strappo, la scissione irrisolta, che c'e' tra una concezione primordiale e una concettuale; il rapporto enigmatico che c'e' tra una farfalla di ostia, un oggetto artefatto, in relazione con il mondo marino, che, privo di coscienza, lo considera invece in altro modo.
Il dialogo tra fysis e tecne', natura e mondo, continua anche in "Cell", dove due alveari che diffondono un brano musicale mettono a confronto la perizia quasi scientifica di insetti laboriosi come le api e l'abilità compositiva di un musicista.
Al primo piano invece e' l'uomo a dettar legge, ad appropriarsi delle leggi della materia, ad attuare la sua volontà attraverso categorie di rappresentazione proprie. Il Cristo di "U'Gioia" racchiude in se' tutto il senso di sacralità di cui da sempre l'uomo si alimenta, ma al tempo stesso il concentrato di pomodoro che gli dà la forma diffonde un aroma di paganità che svela l'irrisolta contraddizione di cui l'uomo e' protagonista. "Herald", allo stesso modo, disegna la gravità di un passato familiare di cui l'araldica e' sinonimo, riducendolo ad una stufa da salotto; mentre "Regina", nella sua splendente preziosità, odora della muffa di una aristocrazia fittizia, vittima di un consumismo inaridente.
Sabato 10 novembre alle ore 22.00: ascolto in prima assoluta di "A-B-Cell", brano per nastro magnetico di Roberto Andreoni, composto appositamente per l'opera Cell.
Per l'occasione verrà pubblicato un catalogo bilingue (italiano/inglese), edito da Gagliardi Art System, in cui verrà presentata tutta la produzione dell'artista.
Carlo Steiner (1957, Terni) vive e lavora a Milano.
Mostre personali selezionate: 2006: Carlo Steiner - Frequenze, Roberta Lietti Arte Contemporanea, Como; 2005: Materiale, Chiostro di Voltorre, Gavirate (Va); Piazzole di ritorno, Gagliardi Art System / gallery, Torino; Papier (a cura di E. Fiorani), Galleria 10.2!, Milano; Un ordine improbabile (a cura di F. Fiorella), Flash Art Show, Bologna; 2004: Metallo eccetera (a cura di M. Brevi), Galleria Arte e Altro, Gattinara (Vc); 2003: Fuori controllo (a cura di M. Di Marzio), Spazio Erasmus, Milano; 2002: Invasioni intrusioni (a cura di A. D'Avossa), Galleria Paola Verrengia, Salerno; 1998: Lavori 1992/1998 (a cura di M. Cecchetti), Galleria La Meridiana, Agrate (Mi); Opere (a cura di M. Meneguzzo), Galleria Medusa, Cesena; 1991: Metal Tales, (a cura di M. Cecchetti), Gallery Night, Milano.
Mostre collettive selezionate: 2007: Linee all'orizzonte. Paesaggio tra descrizione e astrazione (a cura di M. Sciaccaluga), Galleria d'Arte Moderna, Genova; 2006: Fuori e' un giorno fragile (a cura di K. Gavassa, L. Tadorni), Galleria Studio Legale, Napoli;Outlook #1 - Panorama italiano (a cura di L. Fassi), Palazzo Bricherasio, Torino; Fuori e' un giorno fragile (a cura di K. Gavassa, L. Tadorni), Imbiancheria del Vajro, Chieri, Torino; 2005: Contemporanea 3 (a cura di E. Gravagnuolo), Pinacoteca Comunale, Como; Defrag (a cura di F. Fiorella, N. Mangione, I. Quadroni), La Fabbrica del Vapore, Milano; 2004: Packaging (a cura di A. Bonito Oliva, G. Marziani), Riparte, Roma; Allarmi (a cura di I. Quaroni, N. Mangione, I. Zucca, A. Trabucco), Caserma De Cristoforis, Como; Legami (a cura di M. Modana; G. Montrasio), La Fabbrica del Vapore, Milano; BTTB (a cura di I. Quaroni, N. Mangione, S. Castelli), Galleria Obraz, Milano; 2003: Peace and Love (a cura di F. Buzio Negri), Galleria Creo, Varese; Speed generation (a cura di T. Di Caro), Galleria Verrengia, Salerno; No Parachute (a cura di M. Gandini), ArtandGallery, Milano; 2000: Formae (a cura di A. Beolchi), Istituto di Cultura Italiana, Berlino; 1998: Ezra Pound e le arti (a cura di M. Cecchetti), Palazzo Bagatti Valsecchi, Milano; 1997: L'Uovo Vuoto (a cura di A. Bonito Oliva), Spazio Erasmus, Milano.
M° Roberto Andreoni
Dopo gli studi rispettivamente al Conservatorio di Milano, all'Accademia Internazionale della Musica e alla University of California di Berkeley; ha insegnato in California e in Italia, attualmente all'Accademia Internazionale della Musica di Milano. Suoi lavori sono stati eseguiti alla Carnegie Hall di New York, al Teatro alla Scala di Milano, alla Biennale di Venezia, a Settembre Musica di Torino, e in numerosi paesi di Asia, Europa e Sudamerica. In Italia le sue composizioni sono pubblicate da BMG, RAI Trade, Suvini Zerboni, Rugginenti, Eco, Rodaviva.
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Paola Risoli
Fotogrammi
I "fotogrammi mentali" di Paola Risoli diventano reali: l'artista, che dai primi anni Novanta crea gli Interiors, ricostruzioni miniaturizzate di interni abitati, realizzati con materiali poveri e uso di luci vere, si misura ora con la fotografia, mantenendo gli Interiors protagonisti della scena.
Il nuovo lavoro dell'artista, che verrà presentato come Special Project nei locali della Gagliardi Art System, e' costituito da fotografie realizzate nel 2007 che inquadrano, da differenti angolature, parti degli Interiors, escludendone i "gusci" (valigie di cartone, vecchi televisori, latte varie..): l'obiettivo della fotocamera - come la cinepresa di un set reale - penetra l'ambiente intimo, fortemente caratterizzato da luci e ombre, per restituirlo in immagini del tutto autonome rispetto ai lavori costruiti in 3D.
La ripresa fotografica e' in macro, e tutto quello che nella realtà fisica e' contenuto nello spazio di una scatola da scarpe (tavoli, pentole, letti-), nella stampa viene espanso, assumendo proporzioni nuove: blister di aspirina di qualche millimetro diventano coperchi di barattoli di vetro del diametro di 10 cm, piccole viti prendono vita come pomelli di fornelli a gas, i tappi della birra sono vecchie teglie da forno-Ma di questo ci si accorge solo in un secondo momento: malgrado il rubinetto sia di filo di ferro, d'impatto, l'occhio vede un lavandino comune, perche' l'atmosfera dell'ambiente e le sue suggestioni investono la percezione prima che il cervello inizi lo screening dell'immagine, trovandovi i segni inequivocabili della ricostruzione artificiale.
Il gesto manuale del cartone piegato, della carta stropicciata, del filo di ferro ritorto, viene scoperto, esibito e al tempo stesso rarefatto dalla ripresa fotografica, fino a restituire agli Interiors quel carattere emozionale di "stanze della mente", luoghi verosimili ma non reali, che acquistano verità nell'occhio dell'artista e dello spettatore.
Paola Risoli (1969, Milano) vive e lavora a Ivrea.
Mostre personali selezionate: 2006: Insight, Galleria Maria Cilena, Milano; 2005: Esterni Interni, Galleria Peccolo, Livorno; 2004: In limine, Zaion Arte contemporanea, Biella; Giochi di luce - Play on light, Galleria Shazar, S. Agata de' Goti (BN).
Mostre collettive selezionate: 2007: Museo-Shop Temporaneo d'Arte contemporanea ARTour-o ,Galleria Shazar - ZhenningRoad, Mo Gan Shan Road, Shangai; 2006: ManifesTO - Torino contemporanea, Piazza Vittorio Veneto, Torino; V Biennale d'Arte Postumia giovani "Camerae Pictae", Museo d'Arte Moderna e Contemporanea, Gazoldo degli Ippoliti (MN); BAM Biennale d'Arte moderna e contemporanea del Piemonte (a cura di E. Di Mauro), Villa Giulia, Museo del paesaggio, chiesa di San Fermo Verbania; 2005: ManifesTO - Torino contemporanea, Piazza San Carlo, Torino; Collezione Permanente Museo d'Arte Urbana (a cura di E. Di Mauro), Quartiere Campidoglio, Torino; La contemporaneità evocata: nuova pittura in Italia, Fusion Art Gallery, Torino; Rifiuto riusato ad arte (a cura di R. Peccolo), Area Imprintig, Roe' Vociano (BS); 2004: XII° Mostra Mercato Nazionale d'arte contemporanea, Galleria Giampiero Biasutti, Montichiari (Bs); Raccolti e differenziati, Galleria Maria Cilena, Milano; 2002: Quotidiana 2002 (a cura di S. Schiavon, G. Bartorelli), Musei Civici Al Santo, Padova; 2000: BIG Torino 2000 - Prima biennale arte emergente, Spazio off, Torino.
Esemplificativa di tutta la sua produzione passata e punto di partenza per quella attuale e futura, la mostra mette a confronto due diverse modalità di percezione del mondo: quella primordiale, ancestrale, e quella moderna, tecnologica.
In questo senso si svela anche come un'indagine da parte dell'artista sul proprio ruolo rispetto al mondo circostante.
Il titolo della mostra, Epoche', e' infatti il termine greco che designa l'astensione del giudizio sulle cose e sui fatti del mondo,in modo da permettere ai fenomeni che giungono alla coscienza di essere considerati senza alcuna visione preconcetta (come se li si considerasse per la prima volta). E' quindi un invito a vivere il nostro tempo - forse una svolta epocale? - senza alcuna presunzione ne' pregiudizio, a raggiungere, come dice l'artista stesso, "una capacità di sentire che attinga a modalità diverse da quelle che hanno caratterizzato fin qui la nostra civiltà occidentale."
Carlo Steiner propone una visione "originale" delle cose, considerandole nel loro primo apparire, conservando di esse lo stupore che accompagna la scoperta.
Al piano inferiore della galleria "Epoche'", con cui l'artista si confronta per la prima volta col linguaggio video, dà il nome alla mostra illustrando proprio lo strappo, la scissione irrisolta, che c'e' tra una concezione primordiale e una concettuale; il rapporto enigmatico che c'e' tra una farfalla di ostia, un oggetto artefatto, in relazione con il mondo marino, che, privo di coscienza, lo considera invece in altro modo.
Il dialogo tra fysis e tecne', natura e mondo, continua anche in "Cell", dove due alveari che diffondono un brano musicale mettono a confronto la perizia quasi scientifica di insetti laboriosi come le api e l'abilità compositiva di un musicista.
Al primo piano invece e' l'uomo a dettar legge, ad appropriarsi delle leggi della materia, ad attuare la sua volontà attraverso categorie di rappresentazione proprie. Il Cristo di "U'Gioia" racchiude in se' tutto il senso di sacralità di cui da sempre l'uomo si alimenta, ma al tempo stesso il concentrato di pomodoro che gli dà la forma diffonde un aroma di paganità che svela l'irrisolta contraddizione di cui l'uomo e' protagonista. "Herald", allo stesso modo, disegna la gravità di un passato familiare di cui l'araldica e' sinonimo, riducendolo ad una stufa da salotto; mentre "Regina", nella sua splendente preziosità, odora della muffa di una aristocrazia fittizia, vittima di un consumismo inaridente.
Sabato 10 novembre alle ore 22.00: ascolto in prima assoluta di "A-B-Cell", brano per nastro magnetico di Roberto Andreoni, composto appositamente per l'opera Cell.
Per l'occasione verrà pubblicato un catalogo bilingue (italiano/inglese), edito da Gagliardi Art System, in cui verrà presentata tutta la produzione dell'artista.
Carlo Steiner (1957, Terni) vive e lavora a Milano.
Mostre personali selezionate: 2006: Carlo Steiner - Frequenze, Roberta Lietti Arte Contemporanea, Como; 2005: Materiale, Chiostro di Voltorre, Gavirate (Va); Piazzole di ritorno, Gagliardi Art System / gallery, Torino; Papier (a cura di E. Fiorani), Galleria 10.2!, Milano; Un ordine improbabile (a cura di F. Fiorella), Flash Art Show, Bologna; 2004: Metallo eccetera (a cura di M. Brevi), Galleria Arte e Altro, Gattinara (Vc); 2003: Fuori controllo (a cura di M. Di Marzio), Spazio Erasmus, Milano; 2002: Invasioni intrusioni (a cura di A. D'Avossa), Galleria Paola Verrengia, Salerno; 1998: Lavori 1992/1998 (a cura di M. Cecchetti), Galleria La Meridiana, Agrate (Mi); Opere (a cura di M. Meneguzzo), Galleria Medusa, Cesena; 1991: Metal Tales, (a cura di M. Cecchetti), Gallery Night, Milano.
Mostre collettive selezionate: 2007: Linee all'orizzonte. Paesaggio tra descrizione e astrazione (a cura di M. Sciaccaluga), Galleria d'Arte Moderna, Genova; 2006: Fuori e' un giorno fragile (a cura di K. Gavassa, L. Tadorni), Galleria Studio Legale, Napoli;Outlook #1 - Panorama italiano (a cura di L. Fassi), Palazzo Bricherasio, Torino; Fuori e' un giorno fragile (a cura di K. Gavassa, L. Tadorni), Imbiancheria del Vajro, Chieri, Torino; 2005: Contemporanea 3 (a cura di E. Gravagnuolo), Pinacoteca Comunale, Como; Defrag (a cura di F. Fiorella, N. Mangione, I. Quadroni), La Fabbrica del Vapore, Milano; 2004: Packaging (a cura di A. Bonito Oliva, G. Marziani), Riparte, Roma; Allarmi (a cura di I. Quaroni, N. Mangione, I. Zucca, A. Trabucco), Caserma De Cristoforis, Como; Legami (a cura di M. Modana; G. Montrasio), La Fabbrica del Vapore, Milano; BTTB (a cura di I. Quaroni, N. Mangione, S. Castelli), Galleria Obraz, Milano; 2003: Peace and Love (a cura di F. Buzio Negri), Galleria Creo, Varese; Speed generation (a cura di T. Di Caro), Galleria Verrengia, Salerno; No Parachute (a cura di M. Gandini), ArtandGallery, Milano; 2000: Formae (a cura di A. Beolchi), Istituto di Cultura Italiana, Berlino; 1998: Ezra Pound e le arti (a cura di M. Cecchetti), Palazzo Bagatti Valsecchi, Milano; 1997: L'Uovo Vuoto (a cura di A. Bonito Oliva), Spazio Erasmus, Milano.
M° Roberto Andreoni
Dopo gli studi rispettivamente al Conservatorio di Milano, all'Accademia Internazionale della Musica e alla University of California di Berkeley; ha insegnato in California e in Italia, attualmente all'Accademia Internazionale della Musica di Milano. Suoi lavori sono stati eseguiti alla Carnegie Hall di New York, al Teatro alla Scala di Milano, alla Biennale di Venezia, a Settembre Musica di Torino, e in numerosi paesi di Asia, Europa e Sudamerica. In Italia le sue composizioni sono pubblicate da BMG, RAI Trade, Suvini Zerboni, Rugginenti, Eco, Rodaviva.
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Paola Risoli
Fotogrammi
I "fotogrammi mentali" di Paola Risoli diventano reali: l'artista, che dai primi anni Novanta crea gli Interiors, ricostruzioni miniaturizzate di interni abitati, realizzati con materiali poveri e uso di luci vere, si misura ora con la fotografia, mantenendo gli Interiors protagonisti della scena.
Il nuovo lavoro dell'artista, che verrà presentato come Special Project nei locali della Gagliardi Art System, e' costituito da fotografie realizzate nel 2007 che inquadrano, da differenti angolature, parti degli Interiors, escludendone i "gusci" (valigie di cartone, vecchi televisori, latte varie..): l'obiettivo della fotocamera - come la cinepresa di un set reale - penetra l'ambiente intimo, fortemente caratterizzato da luci e ombre, per restituirlo in immagini del tutto autonome rispetto ai lavori costruiti in 3D.
La ripresa fotografica e' in macro, e tutto quello che nella realtà fisica e' contenuto nello spazio di una scatola da scarpe (tavoli, pentole, letti-), nella stampa viene espanso, assumendo proporzioni nuove: blister di aspirina di qualche millimetro diventano coperchi di barattoli di vetro del diametro di 10 cm, piccole viti prendono vita come pomelli di fornelli a gas, i tappi della birra sono vecchie teglie da forno-Ma di questo ci si accorge solo in un secondo momento: malgrado il rubinetto sia di filo di ferro, d'impatto, l'occhio vede un lavandino comune, perche' l'atmosfera dell'ambiente e le sue suggestioni investono la percezione prima che il cervello inizi lo screening dell'immagine, trovandovi i segni inequivocabili della ricostruzione artificiale.
Il gesto manuale del cartone piegato, della carta stropicciata, del filo di ferro ritorto, viene scoperto, esibito e al tempo stesso rarefatto dalla ripresa fotografica, fino a restituire agli Interiors quel carattere emozionale di "stanze della mente", luoghi verosimili ma non reali, che acquistano verità nell'occhio dell'artista e dello spettatore.
Paola Risoli (1969, Milano) vive e lavora a Ivrea.
Mostre personali selezionate: 2006: Insight, Galleria Maria Cilena, Milano; 2005: Esterni Interni, Galleria Peccolo, Livorno; 2004: In limine, Zaion Arte contemporanea, Biella; Giochi di luce - Play on light, Galleria Shazar, S. Agata de' Goti (BN).
Mostre collettive selezionate: 2007: Museo-Shop Temporaneo d'Arte contemporanea ARTour-o ,Galleria Shazar - ZhenningRoad, Mo Gan Shan Road, Shangai; 2006: ManifesTO - Torino contemporanea, Piazza Vittorio Veneto, Torino; V Biennale d'Arte Postumia giovani "Camerae Pictae", Museo d'Arte Moderna e Contemporanea, Gazoldo degli Ippoliti (MN); BAM Biennale d'Arte moderna e contemporanea del Piemonte (a cura di E. Di Mauro), Villa Giulia, Museo del paesaggio, chiesa di San Fermo Verbania; 2005: ManifesTO - Torino contemporanea, Piazza San Carlo, Torino; Collezione Permanente Museo d'Arte Urbana (a cura di E. Di Mauro), Quartiere Campidoglio, Torino; La contemporaneità evocata: nuova pittura in Italia, Fusion Art Gallery, Torino; Rifiuto riusato ad arte (a cura di R. Peccolo), Area Imprintig, Roe' Vociano (BS); 2004: XII° Mostra Mercato Nazionale d'arte contemporanea, Galleria Giampiero Biasutti, Montichiari (Bs); Raccolti e differenziati, Galleria Maria Cilena, Milano; 2002: Quotidiana 2002 (a cura di S. Schiavon, G. Bartorelli), Musei Civici Al Santo, Padova; 2000: BIG Torino 2000 - Prima biennale arte emergente, Spazio off, Torino.
10
novembre 2007
Carlo Steiner – Epoché
Dal 10 novembre 2007 al 05 gennaio 2008
arte contemporanea
Location
GAS ART GALLERY
Torino, Via Cervino, 16, (Torino)
Torino, Via Cervino, 16, (Torino)
Orario di apertura
dal martedí al sabato dalle 15 alle 20
Vernissage
10 Novembre 2007, ore 21.30 - 24.00
Autore
Curatore