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Giuseppe Spagnulo
La mostra, appositamente ideata per la Galleria da Giuseppe Spagnulo – uno dei maggiori scultori italiani internazionalmente riconosciuti – prevede tre momenti espositivi che si identificano con i tre spazi della galleria
Comunicato stampa
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La mostra, appositamente ideata per OTTO Gallery da Giuseppe Spagnulo - uno dei maggiori scultori italiani internazionalmente riconosciuti - prevede tre momenti espositivi che si identificano con i tre spazi della galleria.
Nella prima sala sarà esposto un Libro, una scultura in cinque pezzi che ricordano le pagine di un libro, scomposte, sparse nello spazio. Le pagine sono lastre plasmate dal fuoco nel ferro ed è incredibile la levità che Giuseppe Spagnulo riesce a imprimere alla materia pesante che lavora. Il fuoco traccia segni liberi e imprevedibili, fluidi come acqua nelle sfumature del blu e del rosso, i colori dell’acciaio incandescente raffreddato. Il lavoro di Spagnulo trasmette una intensa sensualità: la profonda immersione dello scultore nella materia, nel suo pulsare vitale, dona alla sua arte una profonda essenza erotica.
Nella seconda sala invece i fogli del libro sono ricomposti e la scultura orizzontale vede l’accumularsi di lastre d’acciaio quadrate, tagliate e ricomposte secondo il dettame dell’artista. Questa scultura rimanda a quelle create negli anni ‘80 ispirate alla figura di Antigone, sculture che si svolgono in orizzontale, la dimensione, secondo Spagnulo, della tragedia. Intorno, a corona del grande blocco, quattro carte colorate, corrispondenti ai colori primari: il nero della terra, il giallo cadmio della follia, il rosso del fuoco, il blu cobalto dell’acqua. Queste carte, realizzate con sabbia vulcanica, polveri di ferro e pigmenti, hanno contemporaneamente la fisicità della scultura e la leggerezza, la liricità del lavoro su carta, che esalta anche la gestualità istintiva e libera del segno. Nella scultura, come sulla carta, l’azione dell’artista si risolve sempre con un rapporto diretto e fisico con la materia.
Nella terza sala una grande scultura intitolata “Le mie rose”, un lavoro inedito, completamente nuovo, che sarà la vera sorpresa di questa mostra alla OTTO.
Giuseppe Spagnulo è nato a Grottaglie (TA) nel 1936. Vive e lavora a Milano. Le sue opere sono presenti in numerose collezioni pubbliche e private. Tra le mostre più significative dell’artista ricordiamo la partecipazione alla Biennale di Venezia nel 1972 e nel 1986, Documenta 6 a Kassel nel 1977, le personali alla Newport Harbor Art Museum, alla Galleria Civica di Modena, al Neue Nationalgalerie di Berlino, al Wilhelm Lehmbruch Museum di Duisburg, la retrospettiva dedicatagli da Brisighella e dal Museo della Ceramica a Faenza nel 2001, la personale al Peggy Guggenheim Collection di Venezia nel 2005, l’Omaggio dedicatogli nel 2006 dalla città di Gubbio in occasione della XXIV Biennale di scultura. Tra le diverse e importanti opere pubbliche create da Spagnulo ricordiamo nel 2007 il monumento ai Caduti di Nassiriya, che sorgerà nell'area verde a ridosso della Basilica di San Paolo a Roma a ricordo di tutti gli italiani caduti in Iraq.
Nella prima sala sarà esposto un Libro, una scultura in cinque pezzi che ricordano le pagine di un libro, scomposte, sparse nello spazio. Le pagine sono lastre plasmate dal fuoco nel ferro ed è incredibile la levità che Giuseppe Spagnulo riesce a imprimere alla materia pesante che lavora. Il fuoco traccia segni liberi e imprevedibili, fluidi come acqua nelle sfumature del blu e del rosso, i colori dell’acciaio incandescente raffreddato. Il lavoro di Spagnulo trasmette una intensa sensualità: la profonda immersione dello scultore nella materia, nel suo pulsare vitale, dona alla sua arte una profonda essenza erotica.
Nella seconda sala invece i fogli del libro sono ricomposti e la scultura orizzontale vede l’accumularsi di lastre d’acciaio quadrate, tagliate e ricomposte secondo il dettame dell’artista. Questa scultura rimanda a quelle create negli anni ‘80 ispirate alla figura di Antigone, sculture che si svolgono in orizzontale, la dimensione, secondo Spagnulo, della tragedia. Intorno, a corona del grande blocco, quattro carte colorate, corrispondenti ai colori primari: il nero della terra, il giallo cadmio della follia, il rosso del fuoco, il blu cobalto dell’acqua. Queste carte, realizzate con sabbia vulcanica, polveri di ferro e pigmenti, hanno contemporaneamente la fisicità della scultura e la leggerezza, la liricità del lavoro su carta, che esalta anche la gestualità istintiva e libera del segno. Nella scultura, come sulla carta, l’azione dell’artista si risolve sempre con un rapporto diretto e fisico con la materia.
Nella terza sala una grande scultura intitolata “Le mie rose”, un lavoro inedito, completamente nuovo, che sarà la vera sorpresa di questa mostra alla OTTO.
Giuseppe Spagnulo è nato a Grottaglie (TA) nel 1936. Vive e lavora a Milano. Le sue opere sono presenti in numerose collezioni pubbliche e private. Tra le mostre più significative dell’artista ricordiamo la partecipazione alla Biennale di Venezia nel 1972 e nel 1986, Documenta 6 a Kassel nel 1977, le personali alla Newport Harbor Art Museum, alla Galleria Civica di Modena, al Neue Nationalgalerie di Berlino, al Wilhelm Lehmbruch Museum di Duisburg, la retrospettiva dedicatagli da Brisighella e dal Museo della Ceramica a Faenza nel 2001, la personale al Peggy Guggenheim Collection di Venezia nel 2005, l’Omaggio dedicatogli nel 2006 dalla città di Gubbio in occasione della XXIV Biennale di scultura. Tra le diverse e importanti opere pubbliche create da Spagnulo ricordiamo nel 2007 il monumento ai Caduti di Nassiriya, che sorgerà nell'area verde a ridosso della Basilica di San Paolo a Roma a ricordo di tutti gli italiani caduti in Iraq.
01
dicembre 2007
Giuseppe Spagnulo
Dal primo dicembre 2007 al 24 febbraio 2008
arte contemporanea
Location
OTTO GALLERY
Bologna, Via D'Azeglio, 55, (Bologna)
Bologna, Via D'Azeglio, 55, (Bologna)
Orario di apertura
martedì - sabato dalle 10:30 / 13 – 16 / 20 (domenica e lunedì su appuntamento)
Vernissage
1 Dicembre 2007, ore 18.30
Autore