Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Myriam Risola – Le aggettivazioni fabulistiche
opere recentissime dell’artista, affermata nel campo delle arti visive contemporanee con partecipazioni a varie rassegne, dall’Expo Arte di Bari alla Quadriennale di Roma
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Myriam Risola, firma conosciuta e stimata, con i suoi ultimissimi acrilici determina dettati ludico-informali.
In attagliate opere, a doppia sezione, ad esempio, corrono fratte temperature cromatiche, mentre frazionati segnacoli muovono scritture fabulistiche.
L’operatività dell’artista ha sempre convinto fior di critici ed un mercato attento la segue.
Nelle sue opere respirano fantasia e libertà.
Fantasia di colori e di segni e libertà esecutive in una teoria di codici del novecento sfiorano isole di sogni, piattaforme di dissonanze, liturgie cristiane, geometrismi di radice araba, silenzi mussulmani ed inni alla vita.
Tutto è centrifugato ed in settori o in pieghe di ventagli s’insinua il “jolly” ed orizzonti di topografie fantasmatiche si stagliano ed accettano soluzioni su soluzioni, quasi a voler generare un nuovo linguaggio, che possa abbracciare una pluralità di versioni.
Composito è l’impasto, ma non c’è peccato di distribuzione, tutto è dato e tutto è reso per invadere con un’intelligente malta espressiva una filigrana di sentimenti.
Agglutinando semi e segni, caratterizzazioni grafiche e vibrazioni vettoriali, linee spezzate e raffiche elettriche, che striano avveduti passaggi cromatici, vien fuori un insieme di contemporaneità; si avverte, quasi, la voglia dell’artista di respirare profondamente e di rimettere e di rimescolare addendi esistenziali ed atmosfere epocali.
Nelle consegne dei lavori di Myriam Risola solca la vita.
Nell’attuale pittura di Myriam Risola tutto si presenta ancor più gradevole e consistente, nonché attraente, perché il senso intimo e vero della realtà domina scenari possibili, potenziali.
Panoramiche frontiere, perspicaci visioni d'insieme, scene gravide di sforzi umani guadagnano spazio e tenuta scenica e la mano di Myriam Risola conquista tessiture di panorami reali, ma anche immaginati, conditi da sogni ed emozioni.
Cromatismi mediterranei e salti e scatti di plastica riescono ad intervallare luci ed ombre e fanno vibrare lungamente memorie, surrealtà ecologiche, immagini insolite.
L'artista, dettaglio su dettaglio, riesce a comporre misurate sequenze fantastiche e vitali, grazie ad una fresca vena, ininterrotta da tempo, che produce illustrate composizioni di tono garbato, morbido e sottile.
L'immaginazione creativa, combinata da fertilissime idee, riesce a serrare ambientazioni di particolare taglio, non prive di impressioni e suggestioni, di incanti e malie, che vibrano per sottigliezza di dettato.
Le tecniche miste risucchiano prestigiose cadenze visive di un “iter” guidato da una mentalità solida, eppure aperta, di spessore, che non ripercorre mai note passate, ma utili riferimenti che possono agganciarsi sempre a dati attuali da affrontare.
Emerge la voglia dell’artista di corroborare campiture con segni veloci e forti, con fabulistiche manovre e con elaborate misure ed impronte, che possono esprimere splendide rifrazioni ed argentini riflessi, regolati dal cuore e dall’hinterland dell’anima.
Nelle opere di Myriam Risola si leggono ritmi giusti, variazioni delicate e dinamicità capillari di una voglia d’astrattismo, mentre in altre, palesemente, si dichiara il richiamo riverente alla natura, tutta, però, rivista nelle sue cadenze e trasparenze coloristiche, che sostanziano atmosfere volte a riafferrare varchi e respiri estremi ed uscite ed aperture significative.
Il nostro vivere pulsa nelle composizioni di Myriam Risola, il “sacro” ed il “profano” s’incontrano per non unirsi, ma per specchiarsi pacifici.
Tutto può essere controllato ed esaminato, basta una profonda presa di coscienza e voglia di esaminare, ma tutto ritorna divinamente in bilico sempre; il giorno si fa storia e la storia si fa attualità e Myriam Risola intende cogliere quest’aspetto, quest’alternarsi della vita, questa sospensione, questo “fil rouge” circolare sospeso, che nessuno riesce a tagliare, né a staccare.
Il “focus” delle redazioni pittoriche di Myriam Risola riprende rimbalzi di specularità, più che primi piani.
Maurizio Vitiello
In attagliate opere, a doppia sezione, ad esempio, corrono fratte temperature cromatiche, mentre frazionati segnacoli muovono scritture fabulistiche.
L’operatività dell’artista ha sempre convinto fior di critici ed un mercato attento la segue.
Nelle sue opere respirano fantasia e libertà.
Fantasia di colori e di segni e libertà esecutive in una teoria di codici del novecento sfiorano isole di sogni, piattaforme di dissonanze, liturgie cristiane, geometrismi di radice araba, silenzi mussulmani ed inni alla vita.
Tutto è centrifugato ed in settori o in pieghe di ventagli s’insinua il “jolly” ed orizzonti di topografie fantasmatiche si stagliano ed accettano soluzioni su soluzioni, quasi a voler generare un nuovo linguaggio, che possa abbracciare una pluralità di versioni.
Composito è l’impasto, ma non c’è peccato di distribuzione, tutto è dato e tutto è reso per invadere con un’intelligente malta espressiva una filigrana di sentimenti.
Agglutinando semi e segni, caratterizzazioni grafiche e vibrazioni vettoriali, linee spezzate e raffiche elettriche, che striano avveduti passaggi cromatici, vien fuori un insieme di contemporaneità; si avverte, quasi, la voglia dell’artista di respirare profondamente e di rimettere e di rimescolare addendi esistenziali ed atmosfere epocali.
Nelle consegne dei lavori di Myriam Risola solca la vita.
Nell’attuale pittura di Myriam Risola tutto si presenta ancor più gradevole e consistente, nonché attraente, perché il senso intimo e vero della realtà domina scenari possibili, potenziali.
Panoramiche frontiere, perspicaci visioni d'insieme, scene gravide di sforzi umani guadagnano spazio e tenuta scenica e la mano di Myriam Risola conquista tessiture di panorami reali, ma anche immaginati, conditi da sogni ed emozioni.
Cromatismi mediterranei e salti e scatti di plastica riescono ad intervallare luci ed ombre e fanno vibrare lungamente memorie, surrealtà ecologiche, immagini insolite.
L'artista, dettaglio su dettaglio, riesce a comporre misurate sequenze fantastiche e vitali, grazie ad una fresca vena, ininterrotta da tempo, che produce illustrate composizioni di tono garbato, morbido e sottile.
L'immaginazione creativa, combinata da fertilissime idee, riesce a serrare ambientazioni di particolare taglio, non prive di impressioni e suggestioni, di incanti e malie, che vibrano per sottigliezza di dettato.
Le tecniche miste risucchiano prestigiose cadenze visive di un “iter” guidato da una mentalità solida, eppure aperta, di spessore, che non ripercorre mai note passate, ma utili riferimenti che possono agganciarsi sempre a dati attuali da affrontare.
Emerge la voglia dell’artista di corroborare campiture con segni veloci e forti, con fabulistiche manovre e con elaborate misure ed impronte, che possono esprimere splendide rifrazioni ed argentini riflessi, regolati dal cuore e dall’hinterland dell’anima.
Nelle opere di Myriam Risola si leggono ritmi giusti, variazioni delicate e dinamicità capillari di una voglia d’astrattismo, mentre in altre, palesemente, si dichiara il richiamo riverente alla natura, tutta, però, rivista nelle sue cadenze e trasparenze coloristiche, che sostanziano atmosfere volte a riafferrare varchi e respiri estremi ed uscite ed aperture significative.
Il nostro vivere pulsa nelle composizioni di Myriam Risola, il “sacro” ed il “profano” s’incontrano per non unirsi, ma per specchiarsi pacifici.
Tutto può essere controllato ed esaminato, basta una profonda presa di coscienza e voglia di esaminare, ma tutto ritorna divinamente in bilico sempre; il giorno si fa storia e la storia si fa attualità e Myriam Risola intende cogliere quest’aspetto, quest’alternarsi della vita, questa sospensione, questo “fil rouge” circolare sospeso, che nessuno riesce a tagliare, né a staccare.
Il “focus” delle redazioni pittoriche di Myriam Risola riprende rimbalzi di specularità, più che primi piani.
Maurizio Vitiello
24
novembre 2007
Myriam Risola – Le aggettivazioni fabulistiche
Dal 24 novembre al 07 dicembre 2007
arte contemporanea
Location
ARTE & IMMAGINE
Bari, Via Niccolò Piccinni, (Bari)
Bari, Via Niccolò Piccinni, (Bari)
Orario di apertura
18.30 - 20.30; domenica chiuso
Vernissage
24 Novembre 2007, ore 18.30
Autore
Curatore