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Isabella Gherardi – Lust
L’artista fiorentina presenterà una nuova serie di fotografie, alcuni acquarelli e una scultura inedita in marmo statuario di Carrara
Comunicato stampa
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Sabato 24 novembre alla Galleria Santo Ficara di Firenze inaugura Lust, mostra personale di Isabella Gherardi. L’artista fiorentina presenterà una nuova serie di fotografie, alcuni acquarelli e una scultura inedita in marmo statuario di Carrara. Lust è il titolo assegnato dall’artista al corpus di queste opere con l’intento di evocare il tono ricorrente nei singoli lavori, la cifra peculiare che li attraversa, timbro che ne caratterizza la superficie. Dato il significato della parola –desiderio irrefrenabile e lusso smodato- il titolo funziona anche come sistema di controllo e di selezione delle diverse letture dell’opera.
La serie di opere esposte si divide in due gruppi.
Il primo è costituito di nudi femminili arricchiti iconograficamente di particolari emblematici: un frutto, un teschio, un geco, una farfalla, una rosa, petali lucidissimi. I nudi sono dipinti all’acquarello, con un con un segno fluido, che a tratti si sfalda, dove il bianco della carta si fa materia del lavoro artistico.
Il secondo gruppo è costituito da grandi ritratti, anche questi eseguiti ad acquarello e poi riprodotti su diverso formato con la stessa tecnica della stampa fotografica digitale. Le fotografie di Isabella Gherardi nascono sempre in seconda battuta, prendendo origine dagli acquarelli su carta, che vengono fotografati, rielaborati digitalmente, stampati in grandi formati con tecnica digitale e montati su plexiglass.
Una serie di passaggi tecnologici che attualizza l’acquerello, tecnica antica e di grande intimità,alla nostra modalità di visione.
Il terzo lavoro in mostra è una scultura in marmo statuario di Carrara:con questo materiale l’artista ha rappresentato un oggetto banale, un tappino di bottiglia da bibita usato, riprodotto in grandi dimensioni con un materiale nobile. Il tappino imbarcato, piegato ad elle, assomiglia ad un corpo femminile sdraiato ma col busto alto, come quello della Arianna dormiente o Cleopatra, oppure della Paolina Borghese, compiendo un’operazione di dissimulazione dell’anatomia in un oggetto di poco conto, che ha i suoi precedenti nelle opere di Henry Moore di Louise Bourgeoise, e di Brancusi.
Un’operazione quella di LUST in cui l’artista si assume il rischio che comporta l’uso del corpo femminile nell’arte. Soggetto tra i più rappresentati, riprodotti, consumati e consunti, se si pensa a quanta pornografia viaggia nell’etere, a quanta nudità femminile si esibisce come surplus comunicativo nelle pubblicità, quante mostre si affidano al nudo d’autore o al nudo nell’arte per attrarre consenso. A tutto questo lusso volgare, a questa volgarità lussuriosa e indecente, l’artista fiorentina intima il suo “noli me tangere”.
Nata a Firenze, dove vive e lavora, Isabella Gherardi è laureata in architettura e ha soggiornato per lunghi periodi in Messico, dedicandosi allo studio dell'opera di Alvarez Bravo e Tina Modotti. Ha esposto le sue opere in importanti gallerie e musei in Italia (Studio Casoli, Milano; Centro per l'Arte Contemporanea Luigi Pecci, Prato) e all'estero (Ludwig Forum für Internationale Kunst, Aachen; John Weber Gallery, New York). Nel 2003 ha partecipato a "Le Opere e Giorni", a cura di Achille Bonito Oliva, presso la Certosa di Padula e nel 2004 il suo progetto Photogenic è stato esposto alla Fondazione Morra di Napoli. Sue opere fanno parte di collezioni pubbliche e private.
La serie di opere esposte si divide in due gruppi.
Il primo è costituito di nudi femminili arricchiti iconograficamente di particolari emblematici: un frutto, un teschio, un geco, una farfalla, una rosa, petali lucidissimi. I nudi sono dipinti all’acquarello, con un con un segno fluido, che a tratti si sfalda, dove il bianco della carta si fa materia del lavoro artistico.
Il secondo gruppo è costituito da grandi ritratti, anche questi eseguiti ad acquarello e poi riprodotti su diverso formato con la stessa tecnica della stampa fotografica digitale. Le fotografie di Isabella Gherardi nascono sempre in seconda battuta, prendendo origine dagli acquarelli su carta, che vengono fotografati, rielaborati digitalmente, stampati in grandi formati con tecnica digitale e montati su plexiglass.
Una serie di passaggi tecnologici che attualizza l’acquerello, tecnica antica e di grande intimità,alla nostra modalità di visione.
Il terzo lavoro in mostra è una scultura in marmo statuario di Carrara:con questo materiale l’artista ha rappresentato un oggetto banale, un tappino di bottiglia da bibita usato, riprodotto in grandi dimensioni con un materiale nobile. Il tappino imbarcato, piegato ad elle, assomiglia ad un corpo femminile sdraiato ma col busto alto, come quello della Arianna dormiente o Cleopatra, oppure della Paolina Borghese, compiendo un’operazione di dissimulazione dell’anatomia in un oggetto di poco conto, che ha i suoi precedenti nelle opere di Henry Moore di Louise Bourgeoise, e di Brancusi.
Un’operazione quella di LUST in cui l’artista si assume il rischio che comporta l’uso del corpo femminile nell’arte. Soggetto tra i più rappresentati, riprodotti, consumati e consunti, se si pensa a quanta pornografia viaggia nell’etere, a quanta nudità femminile si esibisce come surplus comunicativo nelle pubblicità, quante mostre si affidano al nudo d’autore o al nudo nell’arte per attrarre consenso. A tutto questo lusso volgare, a questa volgarità lussuriosa e indecente, l’artista fiorentina intima il suo “noli me tangere”.
Nata a Firenze, dove vive e lavora, Isabella Gherardi è laureata in architettura e ha soggiornato per lunghi periodi in Messico, dedicandosi allo studio dell'opera di Alvarez Bravo e Tina Modotti. Ha esposto le sue opere in importanti gallerie e musei in Italia (Studio Casoli, Milano; Centro per l'Arte Contemporanea Luigi Pecci, Prato) e all'estero (Ludwig Forum für Internationale Kunst, Aachen; John Weber Gallery, New York). Nel 2003 ha partecipato a "Le Opere e Giorni", a cura di Achille Bonito Oliva, presso la Certosa di Padula e nel 2004 il suo progetto Photogenic è stato esposto alla Fondazione Morra di Napoli. Sue opere fanno parte di collezioni pubbliche e private.
24
novembre 2007
Isabella Gherardi – Lust
Dal 24 novembre 2007 al 04 febbraio 2008
arte contemporanea
Location
SANTO FICARA
Firenze, Via Ghibellina, 164r, (Firenze)
Firenze, Via Ghibellina, 164r, (Firenze)
Orario di apertura
dal lunedì al sabato 9.30/12.30 e 15.30/19.30
Vernissage
24 Novembre 2007, ore 18
Ufficio stampa
MONICA ZANFINI
Autore
Curatore