Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Dario Brevi – Anche l’occhio vuole la sua parte
Servendosi di legni medium density, ottenuti con una lavorazione industriale, l’artista compone assemblages nei quali dialogano pittura e scultura, rafforzandosi reciprocamente.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Sabato 24 novembre alle ore 17,30 si inaugura alla Galleria Sorrenti di via Giovanetti, 4/a – Novara, la personale dell’artista milanese Dario Brevi.
Nato a Limbiate in provincia di Milano, nel 1955 dove vive e lavora. Si è diplomato nel 1973 al liceo artistico di Brera e si è laureato in architettura al Politecnico di Milano. Viene subito segnalato fra gli artisti più interessanti della sua generazione con esposizioni a carattere internazionale, personale nel 1982 a Basilea, e mostre a Tokyo e Barcellona.
Ha fatto parte, negli anni 80, del movimento artistico “Nuovo Futurismo”, formatosi presso la galleria Diagramma/Luciano Inga-Pin di Milano e teorizzato dal critico bolognese Renato Barilli.
Nel 1991 è uno dei 122 artisti internazionali selezionati per la mostra “Anninovanta” alla Galleria D’Arte Moderna di Bologna. Ha tenuto mostre personali e collettive in Italia ed all’estero in gallerie private (Amburgo, Basilea, Madrid, Helsinki, Milano, Bologna, Trento, Firenze, Novara, Bari, Bolzano, Pisa, Como, Reggio Emilia, Parma, ecc…) spazi pubblici e musei (Fundaciò Joan Mirò Barcellona, Palazzo delle Albere Museo d’Arte Contemporanea Trento, Olympia Londra, Civica Galleria d’Arte Moderna Gallarate, Musei Civici Rimini, Art Museum Hivinkää, Istituto Italiano di Cultura Madrid, Art Museum Mikkeli, Palais des Expositions Nizza, Civica Galleria d’Arte Contemporanea Suzzara, Ginza Dai-Ichi Tokyo, Salon de la Misericordia Palma di Maiorca, Musei Civici Palazzo Guasco Alessandria, Galleria d’Arte Moderna Bologna, Palazzo Osterio Magno Cefalù, Pinacoteca Civica Bari, Palazzo Erba Odescalchi Scotti Bovisio M., Castello Carlo V Lecce, Castello Svevo Barletta, Museo dell’Informazione Senigallia, The Sharjah Arts Museum Emirati Arabi Uniti, Antico Palazzo della Pretura Castell’Arquato, Finish National Gallery Helsinki, Art Museum Saarijarvi, Art Museum Lapinlahti, Museo Diocesano Brescia, Nelimarkka Museo Alajärvi, Museo della Permanente Milano, Palazzo Comunale Arezzo, Palazzo Farnese Piacenza, Alte Kelter Fellbach Stoccarda, Chiostri di San Domenico Reggio Emilia, Palazzo della Regione Trento, Museo Civico del Broletto Novara, Triennale Milano)
Nel 1995 viene scelto per realizzare lo speciale contenitore in latta per Ballantine’s Scotch Whisky.
Nel 2005 realizza appositamente un’opera per l’ingresso della nuova sede della Solvay – Pharma di Grugliasco Torino
Nel 2006 realizza per Swatch un multiplo dipinto a mano che accompagna in una confezione speciale un orologio dell’ultima collezione.
Del suo lavoro si sono occupati numerosi critici d’arte con saggi e scritti pubblicati sui maggiori quotidiani e periodici di settore e non, italiani e stranieri.
…La tecnologia si dimostra uno dei mezzi più efficaci non solo per modificare l’ambiente, ma soprattutto per anticipare la visione di scenari possibili, non ancora realizzati. Questo slancio costruttivista anima la ricerca di DARIO BREVI, che negli anni Ottanta aderisce al Nuovo Futurismo teorizzato dal critico Renato Barilli. Servendosi di legni medium density, ottenuti con una lavorazione industriale, l’artista compone assemblages nei quali dialogano pittura e scultura, rafforzandosi reciprocamente. Il superamento di ogni barriera tra i mezzi espressivi segna il successo della contaminazione, ormai diventata una cifra stilistica dominante. Mentre il gesto si arresta nello spazio, i profili del modellato, incisivi e robusti, innescano una danza che libera le forme dal loro supporto bidimensionale; inoltre acrilici e vernici restituiscono un cromatismo squillante, capace di orchestrare con efficacia gli equilibri compositivi. Il movimento è tutto giocato sulla dialettica degli opposti:aperto/chiuso, visivo/tattile, elastico/duro. La realtà viene catturata all’interno della materia per offrirsi al gioco degli sguardi, della profondità illusoria, del virtuosismo. Il gusto per le tensioni scalari e la forza delle linee è un esplicito tributo all’estetica futurista, riproposta, però, in chiave più leggera, disincantata, neo-pop. Così Dario Brevi sfrutta la teatralità dei materiali sintetici, gli stessi che ritroviamo nell’arredo urbano e negli spazi pubblici contemporanei.
CLARA CARPANINI dalla mostra SCINTILLE DI FUTURO – sez. arte ALDILA’ Palazzo Farnese – Piacenza 2005
Nato a Limbiate in provincia di Milano, nel 1955 dove vive e lavora. Si è diplomato nel 1973 al liceo artistico di Brera e si è laureato in architettura al Politecnico di Milano. Viene subito segnalato fra gli artisti più interessanti della sua generazione con esposizioni a carattere internazionale, personale nel 1982 a Basilea, e mostre a Tokyo e Barcellona.
Ha fatto parte, negli anni 80, del movimento artistico “Nuovo Futurismo”, formatosi presso la galleria Diagramma/Luciano Inga-Pin di Milano e teorizzato dal critico bolognese Renato Barilli.
Nel 1991 è uno dei 122 artisti internazionali selezionati per la mostra “Anninovanta” alla Galleria D’Arte Moderna di Bologna. Ha tenuto mostre personali e collettive in Italia ed all’estero in gallerie private (Amburgo, Basilea, Madrid, Helsinki, Milano, Bologna, Trento, Firenze, Novara, Bari, Bolzano, Pisa, Como, Reggio Emilia, Parma, ecc…) spazi pubblici e musei (Fundaciò Joan Mirò Barcellona, Palazzo delle Albere Museo d’Arte Contemporanea Trento, Olympia Londra, Civica Galleria d’Arte Moderna Gallarate, Musei Civici Rimini, Art Museum Hivinkää, Istituto Italiano di Cultura Madrid, Art Museum Mikkeli, Palais des Expositions Nizza, Civica Galleria d’Arte Contemporanea Suzzara, Ginza Dai-Ichi Tokyo, Salon de la Misericordia Palma di Maiorca, Musei Civici Palazzo Guasco Alessandria, Galleria d’Arte Moderna Bologna, Palazzo Osterio Magno Cefalù, Pinacoteca Civica Bari, Palazzo Erba Odescalchi Scotti Bovisio M., Castello Carlo V Lecce, Castello Svevo Barletta, Museo dell’Informazione Senigallia, The Sharjah Arts Museum Emirati Arabi Uniti, Antico Palazzo della Pretura Castell’Arquato, Finish National Gallery Helsinki, Art Museum Saarijarvi, Art Museum Lapinlahti, Museo Diocesano Brescia, Nelimarkka Museo Alajärvi, Museo della Permanente Milano, Palazzo Comunale Arezzo, Palazzo Farnese Piacenza, Alte Kelter Fellbach Stoccarda, Chiostri di San Domenico Reggio Emilia, Palazzo della Regione Trento, Museo Civico del Broletto Novara, Triennale Milano)
Nel 1995 viene scelto per realizzare lo speciale contenitore in latta per Ballantine’s Scotch Whisky.
Nel 2005 realizza appositamente un’opera per l’ingresso della nuova sede della Solvay – Pharma di Grugliasco Torino
Nel 2006 realizza per Swatch un multiplo dipinto a mano che accompagna in una confezione speciale un orologio dell’ultima collezione.
Del suo lavoro si sono occupati numerosi critici d’arte con saggi e scritti pubblicati sui maggiori quotidiani e periodici di settore e non, italiani e stranieri.
…La tecnologia si dimostra uno dei mezzi più efficaci non solo per modificare l’ambiente, ma soprattutto per anticipare la visione di scenari possibili, non ancora realizzati. Questo slancio costruttivista anima la ricerca di DARIO BREVI, che negli anni Ottanta aderisce al Nuovo Futurismo teorizzato dal critico Renato Barilli. Servendosi di legni medium density, ottenuti con una lavorazione industriale, l’artista compone assemblages nei quali dialogano pittura e scultura, rafforzandosi reciprocamente. Il superamento di ogni barriera tra i mezzi espressivi segna il successo della contaminazione, ormai diventata una cifra stilistica dominante. Mentre il gesto si arresta nello spazio, i profili del modellato, incisivi e robusti, innescano una danza che libera le forme dal loro supporto bidimensionale; inoltre acrilici e vernici restituiscono un cromatismo squillante, capace di orchestrare con efficacia gli equilibri compositivi. Il movimento è tutto giocato sulla dialettica degli opposti:aperto/chiuso, visivo/tattile, elastico/duro. La realtà viene catturata all’interno della materia per offrirsi al gioco degli sguardi, della profondità illusoria, del virtuosismo. Il gusto per le tensioni scalari e la forza delle linee è un esplicito tributo all’estetica futurista, riproposta, però, in chiave più leggera, disincantata, neo-pop. Così Dario Brevi sfrutta la teatralità dei materiali sintetici, gli stessi che ritroviamo nell’arredo urbano e negli spazi pubblici contemporanei.
CLARA CARPANINI dalla mostra SCINTILLE DI FUTURO – sez. arte ALDILA’ Palazzo Farnese – Piacenza 2005
24
novembre 2007
Dario Brevi – Anche l’occhio vuole la sua parte
Dal 24 novembre al 09 dicembre 2007
arte contemporanea
Location
GALLERIA SORRENTI
Novara, Via Giacomo Giovanetti, 4/a, (Novara)
Novara, Via Giacomo Giovanetti, 4/a, (Novara)
Orario di apertura
da martedì a sabato 10,30/12,30 – 16,30/19,30
Vernissage
24 Novembre 2007, ore 17.30
Autore