Il prossimo venerdÏ 23 novembre 2007 alle ore 18.00 presso la Sala dell’Alcova dell’Accademia Carrara di Bergamo verr‡ presentato il volume LA RACCOLTA DIMEZZATA. Storia della dispersione della Pinacoteca di Guglielmo Lochis, Lubrina Editore, di Giovanna Brambilla Ranise.
La pubblicazione, realizzata grazie al sostegno della Fondazione Credito Bergamasco, Ë inserita nella collana “Antiche collezioni”, curata da Giovanni Agosti.
“La valorizzazione della cultura e dell’arte” afferma Cesare Zonca, presidente del Credito Bergamasco “Ë da sempre un obiettivo per il quale il nostro Istituto di Credito si Ë adoperato, anche tramite la propria Fondazione. Questa nuova iniziativa si inserisce armonicamente nel solco della tradizionale sensibilit‡ della nostra Banca verso il settore dell’editoria d’Arte, specificit‡ che ha consentito negli anni di creare un corpus editoriale di straordinario valore, dando vita ad un percorso culturale di ricostruzione della memoria nonchÈ a itinerari documentali di grande pregio e rilievo”.
Ne “La raccolta dimezzata” l’autrice ha approfondito le vicende della dispersione della raccolta del conte Guglielmo Lochis (1789-1859) - colto esponente della nobilt‡ bergamasca e uomo politico fedelmente legato alla corte asburgica - ricostruendone i tempi e i modi della diaspora e seguendo, fin dove Ë stato possibile, le tracce di ogni singola opera.
La collezione del conte Lochis era costituita da pi_ di cinquecento opere, di scuole italiane e straniere, dai fondi oro sino al XVIII secolo, con qualche puntata nell’Ottocento, scenograficamente allestite in una pinacoteca progettata sul modello del Pantheon. La raccolta, in base al testamento del Conte, doveva essere inalienabile e inamovibile dalla casa museo, ma un’intricata vicenda legale portÚ all’annullamento di queste disposizioni, cosÏ, nel 1866 la raccolta venne divisa con reciproca soddisfazione tra l’Accademia Carrara e l’erede Carlo Lochis, che nell’arco di otto anni vendette tutte le opere a lui assegnate. Famosi collezionisti, antiquari e mediatori, connoisseur e restauratori furono, a vario titolo, coinvolti nella dispersione di oltre trecento dipinti: da Oxford a Budapest a Winnipeg, i dipinti dispersi della Pinacoteca Lochis restituiscono una parvenza di quello che fu, a detta di Lady Eastlake, “one of the richest temples of cinquecento art”.

Il titolo di questo libro Ë dichiaratamente ispirato al famoso romanzo di Italo Calvino Il visconte dimezzato, perchÈ vi si discute di quella met‡ della Pinacoteca di Guglielmo Lochis che fu ceduta all’erede, spezzando l’unit‡ di una prestigiosa raccolta di dipinti; tale ricerca Ë stata portata avanti nella convinzione che solo riunendo, anche idealmente, le due parti, si riuscir‡ ad intravedere la fisionomia corretta della collezione a cui il Conte dedicÚ quarant’anni della propria vita.

Il volume, che ha ricevuto il patrocinio dell’Universit‡ degli Studi di Milano e del Francis Haskell Memorial Fund, con introduzioni di M. Cristina Rodeschini, Giovanni Agosti e Nicholas Penny, si articola in un saggio che ricostruisce le vicende di cui fu oggetto la collezione di Guglielmo Lochis dal 1866 al 1874 ed in trecento schede che ricalcano fedelmente quelle del catalogo pubblicato dal Conte stesso nel 1858, raccogliendo le informazioni ad oggi esistenti e rintracciabili su ciascuna delle opere disperse.

La Raccolta dimezzata verr‡ presentato mercoledÏ 20 febbraio 2008 alla National Gallery di Londra.

VenerdÏ 23 novembre 2007, ore 18.00
Accademia Carrara – Sala dell’Alcova
Piazza G. Carrara, 82 - Bergamo

Presentazione del volume
LA RACCOLTA DIMEZZATA
Storia della dispersione della Pinacoteca di Guglielmo Lochis
Lubrina Editore

di Giovanna Brambilla Ranise


Introducono
Willi Zavaritt, Presidente Accademia Carrara
Cesare Zonca, Presidente Fondazione Credito Bergamasco

Intervengono
Giovanni Agosti e M. Cristina Rodeschini Galati

Sar‡ presente l’autrice

Ingresso libero

Cenni biografici

Giovanna Brambilla Ranise vive e lavora a Bergamo, dove Ë nata nel 1969. Dopo la laurea in Lettere, con una tesi dedicata alla collezione Lochis, Ë stata ricercatore volontario presso il Department of Prints and Drawings del British Museum. All’Accademia Carrara di Bergamo ha curato l’esposizione di disegni Paesaggisti del Settecento tra Lombardia e Veneto (2000), e all’Oratorio dei Disciplini di Clusone la mostra Lattanzio Querena e l’autunno del Neoclassicismo (2004); nel 2006 ha pubblicato un saggio sui risvolti legali della dispersione della raccolta Lochis nella rivista “Bergomum”. Specializzatasi in Storia dell’Arte presso l’Universit‡ degli Studi di Milano, ha ricevuto la scholarship del Francis Haskell Memorial Fund per le ricerche legate alla tesi che, seguita da Giovanni Agosti, Ë ora oggetto di questo volume.

Giovanni Agosti (Milano, 1961) Storico dell’Arte e Docente di Storia dell’Arte all’Universit‡ degli Studi di Milano, Ë curatore della collana “Antiche Collezioni”. I suoi libri sono: Bambaia e il classicismo lombardo (Einaudi, Torino 1990), La testoriana di Brescia (Edizioni l'Obliquo, Brescia 1997), Disegni del Rinascimento in Valpadana (Olschki, Firenze 2001), Frangi. Nobu at Elba (5Continents, Milano 2004), Su Mantegna I (Feltrinelli, 2005).

M. Cristina Rodeschini (Bergamo, 1953) Direttore d’Istituto Accademia Carrara - GAMeC, si Ë occupata di storia del collezionismo e della cultura visiva prodotta nella citt‡ di Bergamo dal XIX al XX secolo.