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Michele di Tonno – Conoscenze
Olio su tela la tecnica prevalente, scelta dopo aver sperimentato gli acquerelli, i pastelli, gli acrilici e il misto tra loro
Comunicato stampa
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I dipinti di Michele Di Tonno creano, allo sguardo, un effetto dirompente e peculiare. Ci si sente richiamati a un dialogo, coinvolti in una ricerca indefinita e seducente, catturati dalla domanda, costante ed ostinata, che l’artista rivolge a se stesso e che si comunica con forza allo spettatore, intorno all’ inafferrabile segreto del rapporto profondo di conoscenza tra l’uomo e la donna. La sua fantasia interna si traduce con immediatezza, senza filtri razionali, in immagini evocative e sorprendenti, da cui traspare il gusto della progressiva scoperta delle diverse potenzialità espressive della tecnica pittorica e la gioia di plasmare pensieri, emozioni, intuizioni, che sfuggono al linguaggio verbale, nell’inesauribile alfabeto dei segni della pittura. Linee sinuose, oppure tese nell’essenzialità della sintesi, discordanti armonie di colori, ardite contorsioni delle figure umane, spesso solo abbozzate e suggerite con rapidi tratti di pennello, volti nudi o mascherati che promettono un disvelamento, animali che alludono a vitali dimensioni primitive, si compongono in un universo originale di immagini che riescono a coniugare forza e delicatezza espressiva. C’è slancio temerario ma sicuro nella rappresentazione della fragile bellezza dell’incontro tra identità maschile e femminile, come nel groviglio avvolgente di linee che si dipana nell’ intensità dell’ “Abbraccio”, nel biancore luminescente delle braccia che, intrecciate, sfidano la vastità dello spazio impastato nei cromatismi del blu ne “Gli Amanti”, nella linea che, in “Ritorno a Itaca”, unisce e separa i due volti, tanto più distinti quanto più vicini, o ancora nella mano di donna che, in un caldo contrasto di chiaroscuro, sfiora trepidante il dorso del “Saraceno” disarmato e recettivo, a ricordarci che solo nel coraggio di esporsi all’incontro con lo sconosciuto si scioglie l’enigma…
Fulvia Cigala
Questa volta, Secondome, ci invita a conoscere le opere di un giovane artista romano, Michele Di Tonno. Olio su tela la tecnica prevalente, scelta dopo aver sperimentato gli acquerelli, i pastelli, gli acrilici e il misto tra loro. Pennellate leggere che a volte lasciano intravedere la tela sottostante, colori seducenti, fusi in perfetta armonia con ciò che raccontano. Armonia e morbidezza che non lasciano spazio a virtuosismi di linee o di equilibrio. Non c’è una ricerca concettuale bensì la proposizione libera di rappresentare, comunicare, un mondo interno. Una dimensione invisibile fatta di immagini, pensieri che attraversano la mente, emozioni che muovono la vita. Il tentativo di afferrarle ed imprimerle sulla tela, per raccontare di stati d’animo: desiderio, frustrazione, gioia, forza, vulnerabilità, incertezza, tenerezza, e mille altre sfumature del sentire, proposte attraverso figure vaghe e nebulose, o definite da forme irreali, suggestive e misteriose. Figure che sembrano muoversi puntando lo sguardo sullo spettatore, e altre che si assestano pacatamente sul fondo in attesa….Sono immagini che chiamano, attirano l’osservatore a se, e qualche volta, mentre la distanza tra l’occhio e la tela diminuisce, la superficie scrutata sembra ampliarsi. Ci si può perdere dentro, tra colori ombre linee e contorni, perdersi e lasciarsi trasportare con la propria fantasia…e c’è una fantasia seducente, in questo mondo popolato di uomini e donne, sempre in gioco tra loro. Quand’anche le immagini femminili sembrino uniche protagoniste, si coglie lo sguardo posato su loro, dell’uomo che le sta sognando, cercando e ritraendo. La poesia non è il fine immediato del pittore, ma quando avviene, come in questo caso, che essa si mescola con la pittura, l’opera acquista spessore e risuona di vita. Così può capitare di rimanere incantati dalla forza poetica che emerge ne L’Abbraccio, rapiti dinanzi a Ulisse che teneramente tiene la treccia dell’amata, o sognanti, in quel sogno che sovverte la leggenda e rende possibile il rapporto tra l’uomo e La Sirena…può capitare di intuire, cogliere il desiderio in quella mano di donna che sfiora il Saraceno dal volto nascosto, e sentire il coraggio in quei volti fieri dei combattenti che, nebulosi, evocano un paesaggio onirico. Non c’è regola pare, nell’artista, se non la ricerca continua.
Stefania Casule
Come ogni volta, nel frequente vagare in cerca di bellezza, prima ancora di arrivare, ecco quel dolce familiare turbamento: emozione che è presagio di emozioni…chi di noi, cercatori, non conosce quello strano emergere di sensazioni che ci pervade quando un viaggio sta per iniziare...forse, entrare in una galleria, in un museo, in uno spazio come Secondome che ospita artisti di livello internazionale, è un viaggio che non ha bisogno di compiere distanze geografiche…. “La pittura penso non è stanziale, è nomade. Non solo ci fa viaggiare nel mondo ma ci fa attraversare l'animo umano” (Pessoa).
Fulvia Cigala
Questa volta, Secondome, ci invita a conoscere le opere di un giovane artista romano, Michele Di Tonno. Olio su tela la tecnica prevalente, scelta dopo aver sperimentato gli acquerelli, i pastelli, gli acrilici e il misto tra loro. Pennellate leggere che a volte lasciano intravedere la tela sottostante, colori seducenti, fusi in perfetta armonia con ciò che raccontano. Armonia e morbidezza che non lasciano spazio a virtuosismi di linee o di equilibrio. Non c’è una ricerca concettuale bensì la proposizione libera di rappresentare, comunicare, un mondo interno. Una dimensione invisibile fatta di immagini, pensieri che attraversano la mente, emozioni che muovono la vita. Il tentativo di afferrarle ed imprimerle sulla tela, per raccontare di stati d’animo: desiderio, frustrazione, gioia, forza, vulnerabilità, incertezza, tenerezza, e mille altre sfumature del sentire, proposte attraverso figure vaghe e nebulose, o definite da forme irreali, suggestive e misteriose. Figure che sembrano muoversi puntando lo sguardo sullo spettatore, e altre che si assestano pacatamente sul fondo in attesa….Sono immagini che chiamano, attirano l’osservatore a se, e qualche volta, mentre la distanza tra l’occhio e la tela diminuisce, la superficie scrutata sembra ampliarsi. Ci si può perdere dentro, tra colori ombre linee e contorni, perdersi e lasciarsi trasportare con la propria fantasia…e c’è una fantasia seducente, in questo mondo popolato di uomini e donne, sempre in gioco tra loro. Quand’anche le immagini femminili sembrino uniche protagoniste, si coglie lo sguardo posato su loro, dell’uomo che le sta sognando, cercando e ritraendo. La poesia non è il fine immediato del pittore, ma quando avviene, come in questo caso, che essa si mescola con la pittura, l’opera acquista spessore e risuona di vita. Così può capitare di rimanere incantati dalla forza poetica che emerge ne L’Abbraccio, rapiti dinanzi a Ulisse che teneramente tiene la treccia dell’amata, o sognanti, in quel sogno che sovverte la leggenda e rende possibile il rapporto tra l’uomo e La Sirena…può capitare di intuire, cogliere il desiderio in quella mano di donna che sfiora il Saraceno dal volto nascosto, e sentire il coraggio in quei volti fieri dei combattenti che, nebulosi, evocano un paesaggio onirico. Non c’è regola pare, nell’artista, se non la ricerca continua.
Stefania Casule
Come ogni volta, nel frequente vagare in cerca di bellezza, prima ancora di arrivare, ecco quel dolce familiare turbamento: emozione che è presagio di emozioni…chi di noi, cercatori, non conosce quello strano emergere di sensazioni che ci pervade quando un viaggio sta per iniziare...forse, entrare in una galleria, in un museo, in uno spazio come Secondome che ospita artisti di livello internazionale, è un viaggio che non ha bisogno di compiere distanze geografiche…. “La pittura penso non è stanziale, è nomade. Non solo ci fa viaggiare nel mondo ma ci fa attraversare l'animo umano” (Pessoa).
01
dicembre 2007
Michele di Tonno – Conoscenze
Dal primo al 24 dicembre 2007
arte contemporanea
Location
SECONDOME
Roma, via giovanni da castel bolognese , 26, (Roma)
Roma, via giovanni da castel bolognese , 26, (Roma)
Orario di apertura
Dalle 10 alle 19
Vernissage
1 Dicembre 2007, ore 16
Autore