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In forma di libro. I libri di Lamberto Pignotti
la decima mostra della rassegna In forma di libro che la biblioteca Poletti dedica quest’anno a Lamberto Pignotti.
Comunicato stampa
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Arriva alla decima mostra la rassegna In forma di libro che la Biblioteca Poletti dedica quest'anno a Lamberto Pignotti, mettendo in mostra una trentina di libri d'artista, realizzati dall'autore con i più differenti materiali, cui si affiancano libri di poesia, saggi divenuti orami classici nello studio del linguaggio di comunicazione di massa, cartelle di grafica, manifesti e “mirabilia” legati alle performances realizzate dall'artista nel corso della sua lunga carriera.
Dopo la mostra su Miccini del 2005 era senz'altro doveroso per la biblioteca dedicare una mostra monografica a Pignotti, l'altro grande protagonista della Poesia visiva cioè di quel particolare modo di mescolare i linguaggi poetici e visivi, che mette il significato in secondo piano rispetto al significante, all'opera visiva che si ottiene utilizzando, soprattutto, quella particolare tecnica decontestualizzante che è il collage di immagine e scrittura.
Lamberto Pignotti è nato a Firenze nel 1926 e vive attualmente a Roma.
Ha insegnato a lungo alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Bologna.
Nel 1962 è tra i teorici del Gruppo 70 insieme a Eugenio Miccini, Giuseppe Chiari, Sylvano Bussotti e parecchi altri poeti ed artisti visivi. Sin dal principio, l'intento comune del gruppo fu la definizione di una forma d'arte "tecnologica", vale a dire ricavata da materiale d'origine commerciale, consumistica, pubblicitaria, giornalistica; materiale che, dirottato dalle sue normali funzioni, veniva riscattato esteticamente e promosso ad una antiintellettualistica fruizione di massa.
Nel 1963, insieme ad altri poeti, pittori, musicisti e studiosi, ha partecipato alla fondazione del Gruppo 63. È, con Miccini, l’inventore della Poesia Visiva, quella particolare forma d’arte che permetterà ad immagine e parola di incontrarsi nello spazio di una comunicazione assolutamente nuova, sinestetica e insieme dialogica che rinnova in modo radicale gli orizzonti della ricerca verbo-visiva che dall’Italia si diffonderà in tutto il mondo.
Interessato ai rapporti tra le arti e alle connessioni interdisciplinari, ha impostato la sua attività sulla dialettica fra arte e critica, fra poesia e poetica. Ma, oltre che di materiali e moduli verbali attinenti ai linguaggi specialistici e a quelli dei mass media, si serve anche di segni pertinenti ai codici della vista, dell'udito, del gusto, dell'olfatto, del tatto, del comportamento, dello spettacolo: da questa attività semiotica e multimediale nascono ad esempio le Poesie e no in forma teatrale, le cinepoesie, i nastri logo-musicali, i poemi kitsch e Luna-park, le performances con i chewing poems e le ostie firmate da deglutire, le dolci lettere di fine pasto. Ha promosso, curato o organizzato, da solo o con altri, mostre di poesia visiva, rassegne d'arte inter-mediale, dibattiti, festival e convegni.
Dopo la mostra su Miccini del 2005 era senz'altro doveroso per la biblioteca dedicare una mostra monografica a Pignotti, l'altro grande protagonista della Poesia visiva cioè di quel particolare modo di mescolare i linguaggi poetici e visivi, che mette il significato in secondo piano rispetto al significante, all'opera visiva che si ottiene utilizzando, soprattutto, quella particolare tecnica decontestualizzante che è il collage di immagine e scrittura.
Lamberto Pignotti è nato a Firenze nel 1926 e vive attualmente a Roma.
Ha insegnato a lungo alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Bologna.
Nel 1962 è tra i teorici del Gruppo 70 insieme a Eugenio Miccini, Giuseppe Chiari, Sylvano Bussotti e parecchi altri poeti ed artisti visivi. Sin dal principio, l'intento comune del gruppo fu la definizione di una forma d'arte "tecnologica", vale a dire ricavata da materiale d'origine commerciale, consumistica, pubblicitaria, giornalistica; materiale che, dirottato dalle sue normali funzioni, veniva riscattato esteticamente e promosso ad una antiintellettualistica fruizione di massa.
Nel 1963, insieme ad altri poeti, pittori, musicisti e studiosi, ha partecipato alla fondazione del Gruppo 63. È, con Miccini, l’inventore della Poesia Visiva, quella particolare forma d’arte che permetterà ad immagine e parola di incontrarsi nello spazio di una comunicazione assolutamente nuova, sinestetica e insieme dialogica che rinnova in modo radicale gli orizzonti della ricerca verbo-visiva che dall’Italia si diffonderà in tutto il mondo.
Interessato ai rapporti tra le arti e alle connessioni interdisciplinari, ha impostato la sua attività sulla dialettica fra arte e critica, fra poesia e poetica. Ma, oltre che di materiali e moduli verbali attinenti ai linguaggi specialistici e a quelli dei mass media, si serve anche di segni pertinenti ai codici della vista, dell'udito, del gusto, dell'olfatto, del tatto, del comportamento, dello spettacolo: da questa attività semiotica e multimediale nascono ad esempio le Poesie e no in forma teatrale, le cinepoesie, i nastri logo-musicali, i poemi kitsch e Luna-park, le performances con i chewing poems e le ostie firmate da deglutire, le dolci lettere di fine pasto. Ha promosso, curato o organizzato, da solo o con altri, mostre di poesia visiva, rassegne d'arte inter-mediale, dibattiti, festival e convegni.
01
dicembre 2007
In forma di libro. I libri di Lamberto Pignotti
Dal primo dicembre 2007 al 23 febbraio 2008
arte contemporanea
Location
BIBLIOTECA CIVICA D’ARTE LUIGI POLETTI
Modena, Viale Vittorio Veneto, 5, (Modena)
Modena, Viale Vittorio Veneto, 5, (Modena)
Orario di apertura
lunedì 14:30 – 19
da martedì a venerdì 8:30 – 13 / 14:30 – 19
sabato 8:30 – 13. La biblioteca resterà chiusa i giorni 24 e 31 dicembre 2007
Vernissage
1 Dicembre 2007, ore 17
Autore
Curatore