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Strehler privato
Caratteri, affetti e passioni del regista triestino attraverso un tesoro di lettere, fotografie, libri e indumenti donati dalle due eredi
Comunicato stampa
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Dal 14 dicembre 2007 al 2 marzo 2006 a Palazzo Gopcevich, la mostra “Strehler privato”, ideata e curata da Roberto Canziani, promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Trieste, realizzata dai Civici Musei di Storia ed Arte e dal Civico Museo Teatrale “Carlo Schmidl”. A ricordare il regista scomparso nel 1997, anche Incontri con attori al Politeama Rossetti e altre iniziative nell'ambito dei Lunedì del Museo.
TRIESTE, CITTA’ NATALE, DEL GRANDE MAESTRO, DEDICA UN AFFETTUOSO ALLO STREHLER PERSONALE E PRIVATISSIMO.
UN TESORO DI LETTERE, FOTOGRAFIE, LIBRI, OGGETTI, INDUMENTI CHE TROVAVANO POSTO FINO A QUALCHE ANNO FA NELLE CASE DI MILANO E DI LUGANO, DONATI DALLE DUE EREDI, ANDREA JONASSON E MARA BUGNI, ALLA CITTÀ DOVE STREHLER ERA NATO NEL 1921. UN PATRIMONIO STRAORDINARIO E INASPETTATO, CHE PERMETTE DI AVVICINARE L’ARTISTA DA UNA PROSPETTIVA INCONSUETA.
TRIESTE - Giorgio Strehler è scomparso dieci anni fa, nel dicembre 1997. Con affetto, Trieste vuol ricordarne la personalità e la creatività. In questa città Strehler era nato (nel 1921, in una casetta a Barcola) e qui è sepolto (nella tomba di famiglia, al cimitero di Sant'Anna). Una serie di iniziative vede collaborare assieme le due istituzioni che maggior titolo hanno per rievocare la figura del regista che ha segnato con il suo lavoro il ‘900 teatrale in Europa, oltre che in Italia. Il Civico Museo Teatrale “Carlo Schmidl” custodisce il Fondo Strehler, un tesoro di documenti, lettere, fotografie, oggetti, generosamente donati al Comune di Trieste da Andrea Jonasson e Mara Bugni che li hanno affidati alla città, affinché preservi la memoria di Strehler e la renda accessibile a tutti coloro che hanno passione e interesse per la scena. E venerdì 14 dicembre, nella sala Leonardo di Palazzo Gopcevich, il Museo Teatrale “Carlo Schmidl” inaugurerà la mostra intitolata “Strehler privato. Carattere, affetti, passioni”, promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Trieste e dedicata a una selezione dei documenti e degli oggetti presenti nel Fondo. “Per la prima volta – spiega Roberto Canziani, curatore della mostra - si potranno vedere esposti materiali che raccontano Strehler da una diversa prospettiva. Questo tesoro di documenti e oggetti, che trovava posto fino a qualche anno fa nelle case di Giorgio Strehler, a Milano e Lugano, rappresenta un patrimonio davvero inedito, che permette un avvicinamento inconsueto al regista e all'uomo. La mostra scopre uno Strehler privato, confidenziale, per certi tratti addirittura intimo, svelato dai biglietti rinvenuti tra i volumi, dalle lettere inviate e ricevute, dagli oggetti conservati e a lui più cari: il violino della madre, eccellente musicista, il telegramma che annuncia la morte di Brecht, le fotografie personali, e molti altri ancora. Allestita a Palazzo Gopcevich, che si affaccia sul Canale, la mostra darà rilievo e pubblico accesso a questo patrimonio, oltre che a materiali di lavoro e testimonianze della sua opera di regista. Un volume ne conserverà la traccia e attraverso numerosi interventi ricostruirà il carattere, gli affetti, le passioni di un maestro della scena e della cultura del ‘900 europeo". Visitabile fino al 2 marzo 2008 presso la Sala Leonardo al piano terra di Palazzo Gopcevich, via Rossini 4 (orario lun > dom 9-19), la mostra “Strehler privato” sarà corredata da una serie di iniziative che ne animeranno le giornate. L’attrice Sara Alzetta sarà protagonista il 21 dicembre del recital “Donne di Strehler”. Sergio D’Osmo, scenografo, e Maria Grazia Gregori, critico teatrale, racconteranno “Il mio Strehler” nella programmazione dei Lunedì del Museo (rispettivamente il 21 e il 28 gennaio 2008). Altre iniziative saranno annunciate.
Ad anticipare la mostra, già dal 10 novembre il Teatro Stabile del FVG - che ha ospitato in questi cinquant’anni memorabili creazioni del regista, come Re Lear, Le baruffe chiozzotte, Il campiello Temporale, I giganti della montagna e altri - offre gli spazi del foyer a un’esposizione di fotografie che rievocano i passaggi degli spettacoli strehleriani nelle sale dell’Auditorium e del Politeama Rossetti, accompagnate da disegni preparatori e bozzetti. Alcuni incontri, previsti nel sottostante Caffè Rossetti, hanno intanto avuto per protagonisti attori impegnati sul palcoscenico del Rossetti, testimoni del ruolo e dell’influenza di Strehler sul teatro italiano e europeo: Franco Branciaroli, Milva, Massimo Dapporto, affiancati dal curatore della mostra e dal direttore dello Stabile FVG, Antonio Calenda.
TRIESTE, CITTA’ NATALE, DEL GRANDE MAESTRO, DEDICA UN AFFETTUOSO ALLO STREHLER PERSONALE E PRIVATISSIMO.
UN TESORO DI LETTERE, FOTOGRAFIE, LIBRI, OGGETTI, INDUMENTI CHE TROVAVANO POSTO FINO A QUALCHE ANNO FA NELLE CASE DI MILANO E DI LUGANO, DONATI DALLE DUE EREDI, ANDREA JONASSON E MARA BUGNI, ALLA CITTÀ DOVE STREHLER ERA NATO NEL 1921. UN PATRIMONIO STRAORDINARIO E INASPETTATO, CHE PERMETTE DI AVVICINARE L’ARTISTA DA UNA PROSPETTIVA INCONSUETA.
TRIESTE - Giorgio Strehler è scomparso dieci anni fa, nel dicembre 1997. Con affetto, Trieste vuol ricordarne la personalità e la creatività. In questa città Strehler era nato (nel 1921, in una casetta a Barcola) e qui è sepolto (nella tomba di famiglia, al cimitero di Sant'Anna). Una serie di iniziative vede collaborare assieme le due istituzioni che maggior titolo hanno per rievocare la figura del regista che ha segnato con il suo lavoro il ‘900 teatrale in Europa, oltre che in Italia. Il Civico Museo Teatrale “Carlo Schmidl” custodisce il Fondo Strehler, un tesoro di documenti, lettere, fotografie, oggetti, generosamente donati al Comune di Trieste da Andrea Jonasson e Mara Bugni che li hanno affidati alla città, affinché preservi la memoria di Strehler e la renda accessibile a tutti coloro che hanno passione e interesse per la scena. E venerdì 14 dicembre, nella sala Leonardo di Palazzo Gopcevich, il Museo Teatrale “Carlo Schmidl” inaugurerà la mostra intitolata “Strehler privato. Carattere, affetti, passioni”, promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Trieste e dedicata a una selezione dei documenti e degli oggetti presenti nel Fondo. “Per la prima volta – spiega Roberto Canziani, curatore della mostra - si potranno vedere esposti materiali che raccontano Strehler da una diversa prospettiva. Questo tesoro di documenti e oggetti, che trovava posto fino a qualche anno fa nelle case di Giorgio Strehler, a Milano e Lugano, rappresenta un patrimonio davvero inedito, che permette un avvicinamento inconsueto al regista e all'uomo. La mostra scopre uno Strehler privato, confidenziale, per certi tratti addirittura intimo, svelato dai biglietti rinvenuti tra i volumi, dalle lettere inviate e ricevute, dagli oggetti conservati e a lui più cari: il violino della madre, eccellente musicista, il telegramma che annuncia la morte di Brecht, le fotografie personali, e molti altri ancora. Allestita a Palazzo Gopcevich, che si affaccia sul Canale, la mostra darà rilievo e pubblico accesso a questo patrimonio, oltre che a materiali di lavoro e testimonianze della sua opera di regista. Un volume ne conserverà la traccia e attraverso numerosi interventi ricostruirà il carattere, gli affetti, le passioni di un maestro della scena e della cultura del ‘900 europeo". Visitabile fino al 2 marzo 2008 presso la Sala Leonardo al piano terra di Palazzo Gopcevich, via Rossini 4 (orario lun > dom 9-19), la mostra “Strehler privato” sarà corredata da una serie di iniziative che ne animeranno le giornate. L’attrice Sara Alzetta sarà protagonista il 21 dicembre del recital “Donne di Strehler”. Sergio D’Osmo, scenografo, e Maria Grazia Gregori, critico teatrale, racconteranno “Il mio Strehler” nella programmazione dei Lunedì del Museo (rispettivamente il 21 e il 28 gennaio 2008). Altre iniziative saranno annunciate.
Ad anticipare la mostra, già dal 10 novembre il Teatro Stabile del FVG - che ha ospitato in questi cinquant’anni memorabili creazioni del regista, come Re Lear, Le baruffe chiozzotte, Il campiello Temporale, I giganti della montagna e altri - offre gli spazi del foyer a un’esposizione di fotografie che rievocano i passaggi degli spettacoli strehleriani nelle sale dell’Auditorium e del Politeama Rossetti, accompagnate da disegni preparatori e bozzetti. Alcuni incontri, previsti nel sottostante Caffè Rossetti, hanno intanto avuto per protagonisti attori impegnati sul palcoscenico del Rossetti, testimoni del ruolo e dell’influenza di Strehler sul teatro italiano e europeo: Franco Branciaroli, Milva, Massimo Dapporto, affiancati dal curatore della mostra e dal direttore dello Stabile FVG, Antonio Calenda.
14
dicembre 2007
Strehler privato
Dal 14 dicembre 2007 al 02 marzo 2008
Location
PALAZZO GOPCEVICH
Trieste, Via Gioacchino Rossini, 4, (Trieste)
Trieste, Via Gioacchino Rossini, 4, (Trieste)
Orario di apertura
lun-dom 9-19
Ufficio stampa
VOLPE&SAIN
Curatore