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Canaletto e Bellotto. L’arte della veduta
Dedicata al rapporto artistico tra i due grandi maestri, la mostra per la prima volta espone insieme le opere di Canaletto e di Bellotto permettendo un immediato confronto delle peculiarità e dei loro raggiungimenti stilistici, tecnici e compositivi.
Comunicato stampa
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Per la prima volta a confronto le opere di Antonio Canal, detto il Canaletto e del nipote e allievo Bernardo Bellotto nelle sale di Palazzo Bricherasio.
Grazie a prestiti provenienti da tutto il mondo, alla curatela di Bożena Anna Kowalczyk, uno dei massimi esperti del vedutismo veneziano, e al determinante sostegno della Fondazione CRT, la mostra che apre il 14 marzo nelle sale di Palazzo Bricherasio si preannuncia già da ora come una delle più importanti della stagione espositiva italiana.
La rassegna è dedicata al rapporto artistico tra i due grandi Maestri, uno dei problemi più affascinanti della storia dell’arte del Settecento. Per la prima volta, le opere di Canaletto e Bellotto saranno esposte le une a fianco delle altre, consentendo un immediato confronto fra stili, tecniche e composizione.
La sezione introduttiva è concepita per mostrare quei dipinti di Canaletto che hanno costituito una pietra miliare nell’apprendistato di Bellotto, quali due importanti vedute di Venezia provenienti dalle collezioni reali inglesi, mentre un gruppo di vedute veneziane eseguite dall’Allievo nelle prime fasi della sua carriera rappresenterà lo sviluppo dello stile e delle acquisizioni tecniche del pittore più giovane a Venezia. La maggior parte di questi dipinti è stata tradizionalmente attribuita a Canaletto, mentre solo di recente sono stati riconosciuti come opera di Bellotto.
Le tele, che provengono da collezioni europee e americane pubbliche e private, saranno esposte per la prima volta insieme, offrendo un’opportunità eccezionale per studiosi e visitatori. In molti casi sarà possibile confrontare direttamente composizioni simili di Canaletto e Bellotto e apprezzare il talento precoce e l’importanza del ruolo dell’allievo nello studio di Canaletto, messo in particolare evidenza dai disegni preparatori.
La serie di vedute romane, opera del Maestro e dell’Allievo, costituisce una sezione importante della mostra, poiché fa risalire l’inizio dell’indipendenza di Bellotto al suo viaggio a Roma nel 1742. Le belle vedute di Firenze e Lucca mostrano il raggiungimento di uno stile proprio, di una tecnica e di una composizione peculiari.
Una delle maggiori ambizioni del Bellotto è quella di dipingere composizioni panoramiche. Queste aspirazioni furono realizzate per la prima volta nel 1745, con la commissione di due splendide vedute di Torino da parte di Carlo Emanuele III (1701-1773), Duca di Savoia e Re di Sardegna; in mostra sarà presente la Veduta del vecchio ponte sul Po a Torino concessa dalla Galleria Sabauda di Torino. Una serie di dipinti eseguiti nel 1744, immediatamente prima di raggiungere Torino – le vedute di Milano, Gazzada e Vaprio – illustrano il progresso graduale e significativo nell’espressioni artistica del Bellotto.
Nel 1746 Canaletto parte per Londra e l’anno successivo Bellotto raggiunge la corte di Dresda. Nel corso dei dieci anni di soggiorno in Inghilterra, Canaletto enfatizza la propria visione raffinata e poetica, sempre più squisitamente decorativa e rococò, mentre Bellotto, in qualità di pittore di corte a Dresda, Vienna, Monaco e Varsavia, esprime appieno la propria tendenza caratteristica verso il realismo e l'interesse per la natura e il paesaggio. Per la mostra è stata selezionata una serie delle opere più significative della maturità dei due artisti.
Le origini comuni della pittura vedutista di Canaletto e Bellotto saranno enfatizzate, oltre che dalle diverse interpretazioni degli stessi temi, dalle composizioni panoramiche, dai paesaggi, dalle figure e dall’approccio ai capricci. Proprio a quest’ultimo genere sarà dedicata un’intrigante sezione della mostra, che evidenzierà la profonda relazione tra le composizioni dei due artisti in periodi diversi delle rispettive carriere.
La selezione di cinquanta disegni provenienti da collezioni pubbliche europee e americane – molti dei quali legati ai dipinti della mostra – illustreranno i procedimenti utilizzati nello studio di Canaletto, dagli schizzi della prima idea, agli studi delle composizioni o dei dettagli fino alla creazione della vedute finite. La serie completa di acqueforti di Canaletto e otto piccole prove di Bellotto completano la sezione grafica della mostra.
Grazie a prestiti provenienti da tutto il mondo, alla curatela di Bożena Anna Kowalczyk, uno dei massimi esperti del vedutismo veneziano, e al determinante sostegno della Fondazione CRT, la mostra che apre il 14 marzo nelle sale di Palazzo Bricherasio si preannuncia già da ora come una delle più importanti della stagione espositiva italiana.
La rassegna è dedicata al rapporto artistico tra i due grandi Maestri, uno dei problemi più affascinanti della storia dell’arte del Settecento. Per la prima volta, le opere di Canaletto e Bellotto saranno esposte le une a fianco delle altre, consentendo un immediato confronto fra stili, tecniche e composizione.
La sezione introduttiva è concepita per mostrare quei dipinti di Canaletto che hanno costituito una pietra miliare nell’apprendistato di Bellotto, quali due importanti vedute di Venezia provenienti dalle collezioni reali inglesi, mentre un gruppo di vedute veneziane eseguite dall’Allievo nelle prime fasi della sua carriera rappresenterà lo sviluppo dello stile e delle acquisizioni tecniche del pittore più giovane a Venezia. La maggior parte di questi dipinti è stata tradizionalmente attribuita a Canaletto, mentre solo di recente sono stati riconosciuti come opera di Bellotto.
Le tele, che provengono da collezioni europee e americane pubbliche e private, saranno esposte per la prima volta insieme, offrendo un’opportunità eccezionale per studiosi e visitatori. In molti casi sarà possibile confrontare direttamente composizioni simili di Canaletto e Bellotto e apprezzare il talento precoce e l’importanza del ruolo dell’allievo nello studio di Canaletto, messo in particolare evidenza dai disegni preparatori.
La serie di vedute romane, opera del Maestro e dell’Allievo, costituisce una sezione importante della mostra, poiché fa risalire l’inizio dell’indipendenza di Bellotto al suo viaggio a Roma nel 1742. Le belle vedute di Firenze e Lucca mostrano il raggiungimento di uno stile proprio, di una tecnica e di una composizione peculiari.
Una delle maggiori ambizioni del Bellotto è quella di dipingere composizioni panoramiche. Queste aspirazioni furono realizzate per la prima volta nel 1745, con la commissione di due splendide vedute di Torino da parte di Carlo Emanuele III (1701-1773), Duca di Savoia e Re di Sardegna; in mostra sarà presente la Veduta del vecchio ponte sul Po a Torino concessa dalla Galleria Sabauda di Torino. Una serie di dipinti eseguiti nel 1744, immediatamente prima di raggiungere Torino – le vedute di Milano, Gazzada e Vaprio – illustrano il progresso graduale e significativo nell’espressioni artistica del Bellotto.
Nel 1746 Canaletto parte per Londra e l’anno successivo Bellotto raggiunge la corte di Dresda. Nel corso dei dieci anni di soggiorno in Inghilterra, Canaletto enfatizza la propria visione raffinata e poetica, sempre più squisitamente decorativa e rococò, mentre Bellotto, in qualità di pittore di corte a Dresda, Vienna, Monaco e Varsavia, esprime appieno la propria tendenza caratteristica verso il realismo e l'interesse per la natura e il paesaggio. Per la mostra è stata selezionata una serie delle opere più significative della maturità dei due artisti.
Le origini comuni della pittura vedutista di Canaletto e Bellotto saranno enfatizzate, oltre che dalle diverse interpretazioni degli stessi temi, dalle composizioni panoramiche, dai paesaggi, dalle figure e dall’approccio ai capricci. Proprio a quest’ultimo genere sarà dedicata un’intrigante sezione della mostra, che evidenzierà la profonda relazione tra le composizioni dei due artisti in periodi diversi delle rispettive carriere.
La selezione di cinquanta disegni provenienti da collezioni pubbliche europee e americane – molti dei quali legati ai dipinti della mostra – illustreranno i procedimenti utilizzati nello studio di Canaletto, dagli schizzi della prima idea, agli studi delle composizioni o dei dettagli fino alla creazione della vedute finite. La serie completa di acqueforti di Canaletto e otto piccole prove di Bellotto completano la sezione grafica della mostra.
13
marzo 2008
Canaletto e Bellotto. L’arte della veduta
Dal 13 marzo al 15 giugno 2008
arte moderna
Location
PALAZZO BRICHERASIO
Torino, Via Giuseppe Luigi Lagrange, 20, (Torino)
Torino, Via Giuseppe Luigi Lagrange, 20, (Torino)
Biglietti
Intero: € 7,50
Ridotto: € 5,50
Bambini (6-14 anni): € 3,50
Audio guida singola: € 3, doppia € 4,50
Orario di apertura
lunedì: 14.30 – 19.30, da martedì a domenica: 9.30 – 19.30, giovedì e sabato: 9,30 - 22.30
Vernissage
13 Marzo 2008, ore 19,00
Editore
SILVANA EDITORIALE
Autore
Curatore