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Mimmo Paladino riveste la Torre simbolo di Modena
Presentazione dell’intervento originale ideato da Mimmo Paladino per il cantiere di restauro della Ghirlandina, torre simbolo della città che con il Duomo è stata riconosciuta nel 1997 patrimonio dell’Umanità
Comunicato stampa
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Sarà ufficialmente presentato questa sera nel corso di una cerimonia inaugurale prevista per le 18 in piazza Grande a Modena l'intervento originale ideato da Mimmo Paladino per il cantiere di restauro della Ghirlandina, torre simbolo della città che con il Duomo è stata riconosciuta nel 1997 patrimonio dell'Umanità ed inserita nell'elenco dei siti cuturali, storici, artisti e ambientali dell'Unesco. Disegni colorati e particolari di sculture che rievocano l'immaginario arcaico e cristiano compaiono sul telo decorato che l'artista ha realizzato per la Torre Ghirlandina. L'installazione definitiva, risultato di un lungo processo di elaborazione, è l'esito di un progetto passato per varie fasi fino a definire forme geometriche che consentono di essere viste da lontano, dato che la torre è visibile da innumerevoli punti di vista. Gli inserti in bianco e nero che riproducono sculture di Paladino stesso rievocano con una sintonia del tutto particolare l'austerità e il mistero dell'architettura romanica del Duomo.
Grazie al vivace rapporto che l'artista ha intrattenuto con Modena nel corso degli anni e alla sua particolare capacità di interpretare le mitologie collettive, filtrando la sensibilità di un luogo e le sue suggestioni, Mimmo Paladino, uno degli artisti italiani più noti sulla scena internazionale, è stato scelto per elaborare un'opera destinata a coprire il campanile più caro alla città.
Un artista contemporaneo è stato chiamato a intervenire sulle necessarie coperture del monumento, a sua volta creando un monumento temporaneo e nuovo.
A questo intervento, di tono misterioso ed epico, è legata la mostra Mimmo Paladino per Modena, recentemente conclusasi presso Palazzo Santa Margherita di Modena, organizzata e prodotta dalla Galleria Civica di Modena e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, e curata da Angela Vettese. Sia la mostra che il lavoro sulla Ghirlandina condividono il medesimo spirito, memore di un genius loci europeo che da anni distingue il lavoro dell'artista campano.
L'installazione sulla torre Ghirlandina, che misura 64 metri di altezza e 14 di larghezza su ognuno dei quattro lati, rivestirà il monumento del XII secolo per l'intera durata dei lavori di restauro, che inizieranno i primi di febbraio con studi, prove, campionature e proseguiranno in aprile con il restauro vero e proprio, finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, dal Comune e dalla Regione Emilia Romagna.
Il telo installato in questi giorni è ignifugo e microforato, ricopre interamente la torre - ad eccezione della parte terminale della cuspide - e di sera viene illuminato da luci collocate sul ponteggio.
Il restauro non impedirà le visite guidate alla torre. La prima è in programma il 31 gennaio, solennità del patrono di Modena San Geminiano, mentre le successive sono in agenda la domenica dal 6 aprile al 27 luglio e e dal 7 settembre al 26 ottobre dalle 9,30 alle 12,30 e dalle 15 alle 19.
La Ghirlandina resterà aperta anche venerdì 25 aprile, festa della Liberazione, giovedì 1 maggio, festa del lavoro, e lunedì 2 giugno, festa della Repubblica. Il biglietto di ingresso costa un euro.
Il progetto di restauro della Ghirlandina sarà illustrato alla città giovedì 7 febbraio alle 21 nel teatro della
Fondazione San Carlo da Stefano Lugli, del Dipartimento di Scienze della Terra dell'Università di Modena e Reggio Emilia, Rossella Cadignani, architetto del comune che coordina il comitato scientifico, Francesca Piccinini, direttrice del Museo Civico d'arte, e Donato Labate, archeologo della Soprintendenza.
Un secondo appuntamento è previsto prima dell'estate, quando gli esperti del comitato scientifico illustreranno i risultati degli studi sulla torre condotti in questi mesi.
Un catalogo con testi critici della direttrice della Galleria Civica di Modena Angela Vettese e del critico olandese Rudi Fuchs, con la riproduzione delle immagini esposte nella mostra Mimmo Paladino per Modena e di quelle relative all'intervento sulla torre Ghirlandina, e un documentario filmato sull'opera, sarà pubblicato nel corso dei prossimi mesi.
Note Biografiche
Mimmo Paladino, nato a Paduli (Benevento) nel 1948. Pittore, scultore, creatore di scenografie, muove i primi passi nel clima del "concettuale", incentrando il suo lavoro sulla fotografia. Con la realizzazione nel 1977 di un grande pastello per la Galleria di Lucio Amelio di Napoli e la partecipazione alla Triennale Internazionale di Disegno di Breslava inizia la sua carriera di disegnatore. Il suo lavoro si rivolge progressivamente verso la pittura figurativa. Fino ad identificarsi all'inizio degli anni Ottanta con l'affermazione delle potenzialità di una pittura referenziale. Benchè relazionata al passato per forme e contenuti, la pittura di Paladino che emerge dalle opere e dalle mostre di questi anni è densa di simboli e capace di aprirsi a nuove prospettive. Mostre itineranti e personali organizzate in tutto il mondo hanno fatto di Paladino un artista conosciuto e molto apprezzato anche all'estero. Le sue opere arricchiscono le principali collezioni pubbliche e private del mondo, fra cui il Museum of Modern Art e il Guggenheim Museum a New York e la Tate Gallery a Londra.
L'artista si è distinto anche per la straordinaria capacità di creare opere pubbliche tra cui resta memorabile la Montagna di Sale esposta in Piazza del Plebiscito a Napoli nel 1995. Suoi interventi permanenti sono visibili anche a Poggibonsi, a Benevento, a Roma, dove ha realizzato insieme a Richard Rogers la decorazione dell'Ara Pacis.
Grazie al vivace rapporto che l'artista ha intrattenuto con Modena nel corso degli anni e alla sua particolare capacità di interpretare le mitologie collettive, filtrando la sensibilità di un luogo e le sue suggestioni, Mimmo Paladino, uno degli artisti italiani più noti sulla scena internazionale, è stato scelto per elaborare un'opera destinata a coprire il campanile più caro alla città.
Un artista contemporaneo è stato chiamato a intervenire sulle necessarie coperture del monumento, a sua volta creando un monumento temporaneo e nuovo.
A questo intervento, di tono misterioso ed epico, è legata la mostra Mimmo Paladino per Modena, recentemente conclusasi presso Palazzo Santa Margherita di Modena, organizzata e prodotta dalla Galleria Civica di Modena e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, e curata da Angela Vettese. Sia la mostra che il lavoro sulla Ghirlandina condividono il medesimo spirito, memore di un genius loci europeo che da anni distingue il lavoro dell'artista campano.
L'installazione sulla torre Ghirlandina, che misura 64 metri di altezza e 14 di larghezza su ognuno dei quattro lati, rivestirà il monumento del XII secolo per l'intera durata dei lavori di restauro, che inizieranno i primi di febbraio con studi, prove, campionature e proseguiranno in aprile con il restauro vero e proprio, finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, dal Comune e dalla Regione Emilia Romagna.
Il telo installato in questi giorni è ignifugo e microforato, ricopre interamente la torre - ad eccezione della parte terminale della cuspide - e di sera viene illuminato da luci collocate sul ponteggio.
Il restauro non impedirà le visite guidate alla torre. La prima è in programma il 31 gennaio, solennità del patrono di Modena San Geminiano, mentre le successive sono in agenda la domenica dal 6 aprile al 27 luglio e e dal 7 settembre al 26 ottobre dalle 9,30 alle 12,30 e dalle 15 alle 19.
La Ghirlandina resterà aperta anche venerdì 25 aprile, festa della Liberazione, giovedì 1 maggio, festa del lavoro, e lunedì 2 giugno, festa della Repubblica. Il biglietto di ingresso costa un euro.
Il progetto di restauro della Ghirlandina sarà illustrato alla città giovedì 7 febbraio alle 21 nel teatro della
Fondazione San Carlo da Stefano Lugli, del Dipartimento di Scienze della Terra dell'Università di Modena e Reggio Emilia, Rossella Cadignani, architetto del comune che coordina il comitato scientifico, Francesca Piccinini, direttrice del Museo Civico d'arte, e Donato Labate, archeologo della Soprintendenza.
Un secondo appuntamento è previsto prima dell'estate, quando gli esperti del comitato scientifico illustreranno i risultati degli studi sulla torre condotti in questi mesi.
Un catalogo con testi critici della direttrice della Galleria Civica di Modena Angela Vettese e del critico olandese Rudi Fuchs, con la riproduzione delle immagini esposte nella mostra Mimmo Paladino per Modena e di quelle relative all'intervento sulla torre Ghirlandina, e un documentario filmato sull'opera, sarà pubblicato nel corso dei prossimi mesi.
Note Biografiche
Mimmo Paladino, nato a Paduli (Benevento) nel 1948. Pittore, scultore, creatore di scenografie, muove i primi passi nel clima del "concettuale", incentrando il suo lavoro sulla fotografia. Con la realizzazione nel 1977 di un grande pastello per la Galleria di Lucio Amelio di Napoli e la partecipazione alla Triennale Internazionale di Disegno di Breslava inizia la sua carriera di disegnatore. Il suo lavoro si rivolge progressivamente verso la pittura figurativa. Fino ad identificarsi all'inizio degli anni Ottanta con l'affermazione delle potenzialità di una pittura referenziale. Benchè relazionata al passato per forme e contenuti, la pittura di Paladino che emerge dalle opere e dalle mostre di questi anni è densa di simboli e capace di aprirsi a nuove prospettive. Mostre itineranti e personali organizzate in tutto il mondo hanno fatto di Paladino un artista conosciuto e molto apprezzato anche all'estero. Le sue opere arricchiscono le principali collezioni pubbliche e private del mondo, fra cui il Museum of Modern Art e il Guggenheim Museum a New York e la Tate Gallery a Londra.
L'artista si è distinto anche per la straordinaria capacità di creare opere pubbliche tra cui resta memorabile la Montagna di Sale esposta in Piazza del Plebiscito a Napoli nel 1995. Suoi interventi permanenti sono visibili anche a Poggibonsi, a Benevento, a Roma, dove ha realizzato insieme a Richard Rogers la decorazione dell'Ara Pacis.
22
gennaio 2008
Mimmo Paladino riveste la Torre simbolo di Modena
22 gennaio 2008
presentazione
Location
TORRE GHIRLANDINA
Modena, Piazza Grande, (Modena)
Modena, Piazza Grande, (Modena)
Vernissage
22 Gennaio 2008, ore 18
Autore