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Le Donne dell’Archivio Paracchi
Esposizione di fotografie d’epoca, scattate tra fine ottocento e inizio novecento, custodite dal comune di Busto Arsizio assieme ad una serie di fondali dipinti a mano, attrezzature di un tempo, antichi ingranditori e suppellettili che ornavano l’atelier del fotografo Menotti-Paracchi, autore delle immagini
Comunicato stampa
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L’AFI, Archivio Fotografico Italiano, che ha come finalità quella di promuove iniziative culturali e diffondere la cultura della conservazione e valorizzazione di immagini storiche, moderne e contemporanee, con il patrocinio del comune di Busto Arsizio (VA), Assessorato alla promozione del Territorio, organizza una mostra storica inedita, appositamente pensata e realizzata per l’occasione dal titolo: “Le Donne dell’Archivio Menotti Paracchi”.
Le antiche sale del Museo Civico di Palazzo Cicogna di Busto Arsizio, accoglieranno un’ampia esposizione di fotografie d’epoca, scattate tra fine ottocento e inizio novecento, custodite dal comune di Busto Arsizio assieme ad una serie di fondali dipinti a mano, attrezzature di un tempo, antichi ingranditori e suppellettili che ornavano l’atelier del fotografo Menotti-Paracchi, autore delle immagini.
Da tempo la fotografia si va imponendo all’attenzione degli studiosi, che ne riconoscono il valore estetico, storico e creativo, promuovendone il collezionismo, pubblico e privato.
Si conferma così l’importanza che ricopre lo strumento fotografico, come utile e imprescindibile mezzo di conoscenza, di testimonianza storica, di indagine sociale, di documentazione e di linguaggio creativo.
Un percorso espositivo fatto di volti privati, che il fotografo ha saputo cogliere e fissare per sempre, lasciando alla memoria collettiva un patrimonio straordinario di figure agghindiate, nelle loro immobili pose, che stimolano un dialogo visivo con il fruitore.
Immagini che conquistano per la varietà dei soggetti e dei costumi, per i fondali e gli arredi, per l’apparente semplicità dello scatto, che invece esigeva lunghe pose, estrema padronanza tecnica del mezzo e inventiva scenografica.
Su ogni lastra è inciso il nome delle persone ritratte, consentendo così ai catalogatori di ricostruire una sorta di registro, favorendo la corretta schedatura, della quale l’AFI si sta occupando.
Un progetto che vede l’Archivio Fotografico Italiano seriamente impegnato nella riscoperta e rivalutazione di un patrimonio composto da migliaia di lastre in vetro, da trattare con riguardo e oculatezza.
Una nutrita serie di lastre, selezionate con cura, sono state stampate a contatto manualmente su carta fotografica baritata opaca ai sali d’argento, nell’attrezzata camera oscura dell’AFI, producendo copie uniche che arricchiranno la collezione fotografica dell’Archivio. Si è proceduto anche alla scansione in alta risoluzione degli originali, con l’intento di rendere fruibili i materiali, anche per motivi di studio, salvaguardando così gli originali da manipolazioni rovinose.
Le antiche tecniche si sposano con le nuove tecnologie, garantendo continuità e futuro all’archivio storico.
In occasione della mostra, sarà allestito un set di posa con gli arredi originali del fotografo Paracchi, così da ricostruire un vero e proprio atelier in cui le visitatrici potranno farsi ritrarre, anche con i propri famigliari. I fotografi dell’AFI saranno presenti per la realizzazione degli scatti sabato 15 e domenica 16 marzo dalle ore 15 alle 18,30.
Tutte le persone fotografate, saranno omaggiate con un proprio ritratto in b/n.
Le antiche sale del Museo Civico di Palazzo Cicogna di Busto Arsizio, accoglieranno un’ampia esposizione di fotografie d’epoca, scattate tra fine ottocento e inizio novecento, custodite dal comune di Busto Arsizio assieme ad una serie di fondali dipinti a mano, attrezzature di un tempo, antichi ingranditori e suppellettili che ornavano l’atelier del fotografo Menotti-Paracchi, autore delle immagini.
Da tempo la fotografia si va imponendo all’attenzione degli studiosi, che ne riconoscono il valore estetico, storico e creativo, promuovendone il collezionismo, pubblico e privato.
Si conferma così l’importanza che ricopre lo strumento fotografico, come utile e imprescindibile mezzo di conoscenza, di testimonianza storica, di indagine sociale, di documentazione e di linguaggio creativo.
Un percorso espositivo fatto di volti privati, che il fotografo ha saputo cogliere e fissare per sempre, lasciando alla memoria collettiva un patrimonio straordinario di figure agghindiate, nelle loro immobili pose, che stimolano un dialogo visivo con il fruitore.
Immagini che conquistano per la varietà dei soggetti e dei costumi, per i fondali e gli arredi, per l’apparente semplicità dello scatto, che invece esigeva lunghe pose, estrema padronanza tecnica del mezzo e inventiva scenografica.
Su ogni lastra è inciso il nome delle persone ritratte, consentendo così ai catalogatori di ricostruire una sorta di registro, favorendo la corretta schedatura, della quale l’AFI si sta occupando.
Un progetto che vede l’Archivio Fotografico Italiano seriamente impegnato nella riscoperta e rivalutazione di un patrimonio composto da migliaia di lastre in vetro, da trattare con riguardo e oculatezza.
Una nutrita serie di lastre, selezionate con cura, sono state stampate a contatto manualmente su carta fotografica baritata opaca ai sali d’argento, nell’attrezzata camera oscura dell’AFI, producendo copie uniche che arricchiranno la collezione fotografica dell’Archivio. Si è proceduto anche alla scansione in alta risoluzione degli originali, con l’intento di rendere fruibili i materiali, anche per motivi di studio, salvaguardando così gli originali da manipolazioni rovinose.
Le antiche tecniche si sposano con le nuove tecnologie, garantendo continuità e futuro all’archivio storico.
In occasione della mostra, sarà allestito un set di posa con gli arredi originali del fotografo Paracchi, così da ricostruire un vero e proprio atelier in cui le visitatrici potranno farsi ritrarre, anche con i propri famigliari. I fotografi dell’AFI saranno presenti per la realizzazione degli scatti sabato 15 e domenica 16 marzo dalle ore 15 alle 18,30.
Tutte le persone fotografate, saranno omaggiate con un proprio ritratto in b/n.
08
marzo 2008
Le Donne dell’Archivio Paracchi
Dall'otto al 22 marzo 2008
fotografia
Location
CIVICHE RACCOLTE D’ARTE – PALAZZO MARLIANI CICOGNA
Busto Arsizio, Piazza Vittorio Emanuele II, (Varese)
Busto Arsizio, Piazza Vittorio Emanuele II, (Varese)
Orario di apertura
16-19 dal martedì al sabato/domenica 10-12/16-19
Vernissage
8 Marzo 2008, ore 19