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Daniela Cavallo / Elena Ascari – Ouverture (atto secondo)
In questo Atto Secondo si incontrano gli scorci quotidiani di Ascari e le visioni interiori di Cavallo. Pittura e fotografia tornano a confrontarsi sullo stesso piano fondendo il dato reale con l’artificio, in un gioco quasi illusionistico che sottende alla frattura/abbraccio tra l’uomo e il mondo; due visioni estremamente diverse, legate però da un sottile esistenzialismo.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La galleria San Salvatore inaugura la stagione 2008 con una doppia ouverture, due mostre che vedono affiancati per coincidenza o per analogia (relazione che è anche rivelazione) le opere di Elena Rapa e Giorgio Rubbio, di Elena Ascari e Daniella Cavallo.
In questo Atto Secondo si incontrano gli scorci quotidiani di Ascari e le visioni interiori di Cavallo. Pittura e fotografia tornano a confrontarsi sullo stesso piano fondendo il dato reale con l’artificio, in un gioco quasi illusionistico che sottende alla frattura/abbraccio tra l’uomo e il mondo; due visioni estremamente diverse, legate però da un sottile esistenzialismo.
Nelle opere di Elena Ascari l’occhio indugia su particolari apparentemente secondari come le scale mobili o le vetrate di un centro commerciale. L’artista si avvicina alla ricerca di neutralità dell’iperrealismo americano ma la luce e i riflessi trasformano lo spazio reale in un corpo metafisico che comunica un forte senso di straniamento (contingenze sospese nel tempo, rese ancor più ambigue dagli ingrandimenti e dai tagli fotografici).
L’a-temporalità ricorre anche nei frame di Daniela Cavallo; l’obiettivo digitale dell’artista cattura frangenti di eterna sospensione, atmosfere cariche di attesa dove microscopiche figure umane si confrontano con la natura circostante, in una sorta di simbiosi estatica. Il rigore e la simmetria di ogni opera si “addolcisce” quindi nei trapassi di luce che alterano i valori cromatici trasformandoli in veri e propri paesaggi dell’anima.
In questo Atto Secondo si incontrano gli scorci quotidiani di Ascari e le visioni interiori di Cavallo. Pittura e fotografia tornano a confrontarsi sullo stesso piano fondendo il dato reale con l’artificio, in un gioco quasi illusionistico che sottende alla frattura/abbraccio tra l’uomo e il mondo; due visioni estremamente diverse, legate però da un sottile esistenzialismo.
Nelle opere di Elena Ascari l’occhio indugia su particolari apparentemente secondari come le scale mobili o le vetrate di un centro commerciale. L’artista si avvicina alla ricerca di neutralità dell’iperrealismo americano ma la luce e i riflessi trasformano lo spazio reale in un corpo metafisico che comunica un forte senso di straniamento (contingenze sospese nel tempo, rese ancor più ambigue dagli ingrandimenti e dai tagli fotografici).
L’a-temporalità ricorre anche nei frame di Daniela Cavallo; l’obiettivo digitale dell’artista cattura frangenti di eterna sospensione, atmosfere cariche di attesa dove microscopiche figure umane si confrontano con la natura circostante, in una sorta di simbiosi estatica. Il rigore e la simmetria di ogni opera si “addolcisce” quindi nei trapassi di luce che alterano i valori cromatici trasformandoli in veri e propri paesaggi dell’anima.
08
marzo 2008
Daniela Cavallo / Elena Ascari – Ouverture (atto secondo)
Dall'otto marzo al 05 aprile 2008
arte contemporanea
Location
GALLERIA SAN SALVATORE
Modena, Via Canalino, 31, (Modena)
Modena, Via Canalino, 31, (Modena)
Orario di apertura
mercoledì,venerdì dalle 17 alle 19,30 - sabato dalle 16,00 alle 19,30
Vernissage
8 Marzo 2008, ore 17.30
Autore
Curatore