Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Alberto Longoni – Monologo alla luna
Esposte le tavole orgininali servite per illustrare numerosi libri e alcune tavole inedite che Longoni aveva realizzato per illustrare una fiaba scritta dalla figlia Elisa
Comunicato stampa
Segnala l'evento
ALBERTO LONGONI nasce il 24 agosto 1921 a Milano. Nel 1935, dopo il fallimento e la morte del padre, ricco imprenditore, e della madre, deve lavorare per mantenersi e come autodidatta disegna e dipinge.
Nel 1940, arruolato in marina, viene inviato sull’Isola di Creta. Dopo l’8 settembre 1943, fatto prigioniero dai tedeschi, viene internato in Germania dove incontra Lidia Josepyszyn, una prigioniera polacca, che diventerà sua moglie.
Dopo la guerra ritorna con la moglie a Milano. Di giorno lavora presso l’impresa edile Castiglioni e di sera dipinge.
Nel 1953, dopo il fallimento dell’impresa, decide di dedicarsi completamente all’arte.
I riconoscimenti per la sua arte non tardano: nel 1953 il Premio Trieste per la caricatura, il primo Premio Manifesto Gran Premio dell’Autodromo di Monza, ecc. Nel 1956 illustra Il gioco delle perle di vetro di Herman Hesse.
Comincia ad avvicinarsi al pubblico attraverso la carta stampata facendo l’illustratore per riviste: “Via” dell’Automobil Club, “Pirelli”, “Quattroruote”, “Imago”, “Humor Graphic”, “Playboy”, “Per la sposa”, “Europa Domani”, “Abitare”, “Le arti”, “Rivista IBM”, “Dramma”. In seguito è passato ad illustrare libri sia per bambini che per adulti, e a svolgere, in parallelo a questa attività, quella di autore.
Longoni, con le sue tavole, rientra nel raggruppamento di quegli artisti-illustratori che hanno una “visione critica” della realtà, che con un segno graffiante o profondamente nero danno della realtà o del sociale che li circonda un aspetto satirico o espressionista.
Negli anni Sessanta illustra le sovraccoperte dei classici della letteratura italiana contemporanea, editi dalla Mondadori, e realizza cento disegni che illustrano le novelle del Decameron di Boccaccio.
Nel 1960 la casa editrice Buchergilde di Zurigo pubblica Chronik einer Basstrompete, parole e disegni di Longoni. Dopo Le avventure di Pinocchio, edite nel 1963, si dedica alle illustrazioni di libri per ragazzi ( The curse of the dragon’s gold di J.Hope-Simpson, Il paese dei maghi di Pinin Carpi, The story of Giovanni Fideli di J. Kirkland).
Nel 1967 Bassoli stampa su un unico grande foglio piegato La storia di un soldato, testo e illustrazioni di Longoni che nello stesso anno illustra Bacco in Toscana di Francesco Redi.
Nel 1968 viene edita Beppe il pescatore, favola ambientata nei dintorni di Crodo e narrata da Longoni attraverso immagini.
Nei primi anni Settanta Longoni inizia la collaborazione con Emme Edizioni come illustratore di libri per l’infanzia ( Il tagliapietra, Parole come carte, Il polipo e i pirati).
Nel 1974 realizza De Caliga, una raccolta di cinque acqueforti accompagnate da un testo dell’autore.
Nel 1986 illustra Janiattini, una raccolta di poesie dialettali siciliane.
Nello stesso anno, per ragioni di salute lascia Milano e si trasferisce a Emo di Crodo.
Nel 1991 termina la sua attività di autore e di illustratore con l’allegra filastrocca Nasone gran dormiglione.
Muore il 17 dicembre 1991 a Miazzina, stroncato da un’influenza maligna.
Fu artista eclettico, eseguì dipinti, incisioni, graffiti, illustrò copertine di dischi e riviste italiane e straniere, realizzò multipli, ceramiche, sculture e collaborò all’architettura di giardini.
Cenni critici
“Longoni oscilla, nel realizzare le sue tavole, tra la sincerità dell’immagine e la ricerca meticolosa del particolare. /…/ Alberto Longoni ha cominciato la sua attività di illustratore di libri per l’infanzia all’inizio degli anni Sessanta, in un’epoca in cui l’estetica disneyana, riduttiva, falsamente consolatoria, estremamente collegata al medium cinematografico è già capace, fin dall’origine, di anticipare il senso di quello televisivo, invadendo quasi interamente lo spazio dell’illustrazione per l’infanzia. /…/ L’opera di Longoni si scontra con l’epoca che sta vivendo, perché vuole mostrare sia immagini comiche che tragiche, cogliendo dunque una realtà di vita che procede con ambedue le componenti. La pedagogia longoniana mette in atto immagini impressionanti affinché possano avere un effetto catartico sui bambini, i quali, come Pinocchio, sono stati molto disubbidienti con i loro genitori.”
La Mostra
Riprendendo il filo del discorso iniziato nel 2001 dal Museo del Paesaggio con la grande mostra intitolata Alberto Longoni nel paese dei senza perchè, il Comune di Verbania in collaborazione con il Museo intende dedicare ancora una mostra all’artista che focalizzi la sua opera di illustratore attraverso l’esposizione di tavole non presentate nella mostra precedente.
Verranno dunque esposte le tavole orgininali servite per illustrare numerosi libri. Saranno inoltre espose alcune tavole inedite che Longoni aveva realizzato per illustrare una fiaba intitolata Il cavaliere che non sapeva di essere cavaliere scritta dalla figlia Elisa. In occasione della Mostra la fiaba con le relative tavole saranno pubblicate a cura del Comune di Verbania.
Una sezione sarà anche dedicata alle illustrazioni create da Longoni per le riviste e la pubblicità.
Il libro
In occasione della mostra il Comune di Verbania pubblicherà la fiaba inedita di Elisa Longoni, dal titolo Il cavaliere che non sapeva di essere cavaliere, con le tavole realizzate dal padre. La pubblicazione, realizzata grazie al contributo della Fondazione Comunitaria del VCO, sarà distribuita a tutte le scule del Verbano Cusio Ossola e sarà oggetto di laboratori didattici per gli alunni delle scule materne ed elementari nel corso della mostra.
Nel 1940, arruolato in marina, viene inviato sull’Isola di Creta. Dopo l’8 settembre 1943, fatto prigioniero dai tedeschi, viene internato in Germania dove incontra Lidia Josepyszyn, una prigioniera polacca, che diventerà sua moglie.
Dopo la guerra ritorna con la moglie a Milano. Di giorno lavora presso l’impresa edile Castiglioni e di sera dipinge.
Nel 1953, dopo il fallimento dell’impresa, decide di dedicarsi completamente all’arte.
I riconoscimenti per la sua arte non tardano: nel 1953 il Premio Trieste per la caricatura, il primo Premio Manifesto Gran Premio dell’Autodromo di Monza, ecc. Nel 1956 illustra Il gioco delle perle di vetro di Herman Hesse.
Comincia ad avvicinarsi al pubblico attraverso la carta stampata facendo l’illustratore per riviste: “Via” dell’Automobil Club, “Pirelli”, “Quattroruote”, “Imago”, “Humor Graphic”, “Playboy”, “Per la sposa”, “Europa Domani”, “Abitare”, “Le arti”, “Rivista IBM”, “Dramma”. In seguito è passato ad illustrare libri sia per bambini che per adulti, e a svolgere, in parallelo a questa attività, quella di autore.
Longoni, con le sue tavole, rientra nel raggruppamento di quegli artisti-illustratori che hanno una “visione critica” della realtà, che con un segno graffiante o profondamente nero danno della realtà o del sociale che li circonda un aspetto satirico o espressionista.
Negli anni Sessanta illustra le sovraccoperte dei classici della letteratura italiana contemporanea, editi dalla Mondadori, e realizza cento disegni che illustrano le novelle del Decameron di Boccaccio.
Nel 1960 la casa editrice Buchergilde di Zurigo pubblica Chronik einer Basstrompete, parole e disegni di Longoni. Dopo Le avventure di Pinocchio, edite nel 1963, si dedica alle illustrazioni di libri per ragazzi ( The curse of the dragon’s gold di J.Hope-Simpson, Il paese dei maghi di Pinin Carpi, The story of Giovanni Fideli di J. Kirkland).
Nel 1967 Bassoli stampa su un unico grande foglio piegato La storia di un soldato, testo e illustrazioni di Longoni che nello stesso anno illustra Bacco in Toscana di Francesco Redi.
Nel 1968 viene edita Beppe il pescatore, favola ambientata nei dintorni di Crodo e narrata da Longoni attraverso immagini.
Nei primi anni Settanta Longoni inizia la collaborazione con Emme Edizioni come illustratore di libri per l’infanzia ( Il tagliapietra, Parole come carte, Il polipo e i pirati).
Nel 1974 realizza De Caliga, una raccolta di cinque acqueforti accompagnate da un testo dell’autore.
Nel 1986 illustra Janiattini, una raccolta di poesie dialettali siciliane.
Nello stesso anno, per ragioni di salute lascia Milano e si trasferisce a Emo di Crodo.
Nel 1991 termina la sua attività di autore e di illustratore con l’allegra filastrocca Nasone gran dormiglione.
Muore il 17 dicembre 1991 a Miazzina, stroncato da un’influenza maligna.
Fu artista eclettico, eseguì dipinti, incisioni, graffiti, illustrò copertine di dischi e riviste italiane e straniere, realizzò multipli, ceramiche, sculture e collaborò all’architettura di giardini.
Cenni critici
“Longoni oscilla, nel realizzare le sue tavole, tra la sincerità dell’immagine e la ricerca meticolosa del particolare. /…/ Alberto Longoni ha cominciato la sua attività di illustratore di libri per l’infanzia all’inizio degli anni Sessanta, in un’epoca in cui l’estetica disneyana, riduttiva, falsamente consolatoria, estremamente collegata al medium cinematografico è già capace, fin dall’origine, di anticipare il senso di quello televisivo, invadendo quasi interamente lo spazio dell’illustrazione per l’infanzia. /…/ L’opera di Longoni si scontra con l’epoca che sta vivendo, perché vuole mostrare sia immagini comiche che tragiche, cogliendo dunque una realtà di vita che procede con ambedue le componenti. La pedagogia longoniana mette in atto immagini impressionanti affinché possano avere un effetto catartico sui bambini, i quali, come Pinocchio, sono stati molto disubbidienti con i loro genitori.”
La Mostra
Riprendendo il filo del discorso iniziato nel 2001 dal Museo del Paesaggio con la grande mostra intitolata Alberto Longoni nel paese dei senza perchè, il Comune di Verbania in collaborazione con il Museo intende dedicare ancora una mostra all’artista che focalizzi la sua opera di illustratore attraverso l’esposizione di tavole non presentate nella mostra precedente.
Verranno dunque esposte le tavole orgininali servite per illustrare numerosi libri. Saranno inoltre espose alcune tavole inedite che Longoni aveva realizzato per illustrare una fiaba intitolata Il cavaliere che non sapeva di essere cavaliere scritta dalla figlia Elisa. In occasione della Mostra la fiaba con le relative tavole saranno pubblicate a cura del Comune di Verbania.
Una sezione sarà anche dedicata alle illustrazioni create da Longoni per le riviste e la pubblicità.
Il libro
In occasione della mostra il Comune di Verbania pubblicherà la fiaba inedita di Elisa Longoni, dal titolo Il cavaliere che non sapeva di essere cavaliere, con le tavole realizzate dal padre. La pubblicazione, realizzata grazie al contributo della Fondazione Comunitaria del VCO, sarà distribuita a tutte le scule del Verbano Cusio Ossola e sarà oggetto di laboratori didattici per gli alunni delle scule materne ed elementari nel corso della mostra.
19
aprile 2008
Alberto Longoni – Monologo alla luna
Dal 19 aprile al 25 maggio 2008
disegno e grafica
Location
VILLA GIULIA
Verbania, Via Vittorio Veneto, (Verbano-cusio-ossola)
Verbania, Via Vittorio Veneto, (Verbano-cusio-ossola)
Orario di apertura
da lunedì a venerdì 15-19, sabato e domenica 10–12.30 e 14– 19
Vernissage
19 Aprile 2008, ore 11
Sito web
www.verbania-turismo.it
Autore