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Robert Rauschenberg
Esposte circa 20 opere polimateriche create tra il 1974 e il 1986 che, nella loro capacità di innescare un processo inventivo in continua evoluzione, definiscono una realtà coniugata al presente
Comunicato stampa
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Dopo le importanti rassegne su Giorgio De Chirico e Mimmo Rotella, la Galleria Mucciaccia presenta una mostra su Robert Rauschenberg, uno dei più grandi artisti americani, una presenza di assoluto rilievo nel panorama espositivo romano.
In occasione della mostra, a cura di Gianni Mercurio, saranno esposte circa 20 opere polimateriche create tra il 1974 e il 1986 che, nella loro capacità di innescare un processo inventivo in continua evoluzione, definiscono una realtà coniugata al presente.
Il pensiero e l’opera di Robert Rauschneberg, artista americano nato a Port Arthur in Texas nel 1925, per la complessità dei temi affrontati e per l’originalità delle soluzioni prospettate, rivestono un ruolo primario nell’ambito della riflessione estetica della seconda metà del ‘900. Artista dotato di una creatività inesauribile, Rauschenberg rappresenta uno dei testimoni più lucidi e innovativi della società dei consumi americana degli anni Sessanta e Settanta. Nel 1970 l’artista decide di lasciare New York e stabilisce la sua residenza e lo studio principale nell’isola di Captiva, al largo della Florida, dove tuttora vive e lavora continuando a produrre opere di assoluto rilievo. Qui la sua arte subisce una svolta importante e la sua sperimentazione si fa più febbrile. Le opere presenti nella mostra, caratterizzate dalla spontaneità e dalla casualità, che incorporano elementi e materiali provenienti dal mondo reale, dalla vita quotidiana, assemblati in un contesto significante diverso, costruiscono un paesaggio mobile, in perenne trasformazione. Emulando le leggi del consumismo, evidenziando i meccanismi di ricezione passiva e il reiterato e frenetico consumo di immagini, Rauschenberg decontestualizza e ricrea nei suoi lavori visioni che mirano a colpire l’immaginario collettivo, esaltando nel contempo un gusto squisitamente pittorico e una carica espressiva volutamente esibita. Instancabile sperimentatore di tecniche e materiali, l’artista introduce nelle sue opere immagini ed elementi diversi raccolti casualmente, conferendo al banale una nuova dignità: ricorre al collage, utilizzando pagine di giornali, ritagli, fumetti, e alla serigrafia per imprimere su diversi supporti immagini desunte dalla realtà, fotografie, pubblicità, costruendo un paesaggio urbano mobile, in continua trasformazione. “La pittura” dichiara l'artista “è in rapporto sia con l’arte che con la vita. Nessuna delle due può essere costruita. Io tento di operare nello spazio che c'è tra le due”. Le raffinate opere che ne risultano fanno dell’artista uno dei precursori della Pop Art e documentano un'intensa attività, sempre improntata alla sperimentazione
In occasione della mostra, a cura di Gianni Mercurio, saranno esposte circa 20 opere polimateriche create tra il 1974 e il 1986 che, nella loro capacità di innescare un processo inventivo in continua evoluzione, definiscono una realtà coniugata al presente.
Il pensiero e l’opera di Robert Rauschneberg, artista americano nato a Port Arthur in Texas nel 1925, per la complessità dei temi affrontati e per l’originalità delle soluzioni prospettate, rivestono un ruolo primario nell’ambito della riflessione estetica della seconda metà del ‘900. Artista dotato di una creatività inesauribile, Rauschenberg rappresenta uno dei testimoni più lucidi e innovativi della società dei consumi americana degli anni Sessanta e Settanta. Nel 1970 l’artista decide di lasciare New York e stabilisce la sua residenza e lo studio principale nell’isola di Captiva, al largo della Florida, dove tuttora vive e lavora continuando a produrre opere di assoluto rilievo. Qui la sua arte subisce una svolta importante e la sua sperimentazione si fa più febbrile. Le opere presenti nella mostra, caratterizzate dalla spontaneità e dalla casualità, che incorporano elementi e materiali provenienti dal mondo reale, dalla vita quotidiana, assemblati in un contesto significante diverso, costruiscono un paesaggio mobile, in perenne trasformazione. Emulando le leggi del consumismo, evidenziando i meccanismi di ricezione passiva e il reiterato e frenetico consumo di immagini, Rauschenberg decontestualizza e ricrea nei suoi lavori visioni che mirano a colpire l’immaginario collettivo, esaltando nel contempo un gusto squisitamente pittorico e una carica espressiva volutamente esibita. Instancabile sperimentatore di tecniche e materiali, l’artista introduce nelle sue opere immagini ed elementi diversi raccolti casualmente, conferendo al banale una nuova dignità: ricorre al collage, utilizzando pagine di giornali, ritagli, fumetti, e alla serigrafia per imprimere su diversi supporti immagini desunte dalla realtà, fotografie, pubblicità, costruendo un paesaggio urbano mobile, in continua trasformazione. “La pittura” dichiara l'artista “è in rapporto sia con l’arte che con la vita. Nessuna delle due può essere costruita. Io tento di operare nello spazio che c'è tra le due”. Le raffinate opere che ne risultano fanno dell’artista uno dei precursori della Pop Art e documentano un'intensa attività, sempre improntata alla sperimentazione
17
aprile 2008
Robert Rauschenberg
Dal 17 aprile al 15 giugno 2008
arte contemporanea
Location
MUCCIACCIA ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
Roma, Largo Della Fontanella Di Borghese, 89, (Roma)
Roma, Largo Della Fontanella Di Borghese, 89, (Roma)
Orario di apertura
Lunedì / sabato 10.00 – 13.30 e 15.30 – 19.30
Ufficio stampa
SPAINI & PARTNERS
Autore
Curatore