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Matteo Capitini / Silvana Milighetti – Crogiuoli d’autore
Il Centro Culturale ArtCamera presenta la mostra di ceramica di Matteo Capitini e Silvana Milighetti a cura di Rita Carioti. La mostra viene esposta negli spazi del Coffee O’Clock in Corso Italia, 184 ad Arezzo, dal 19 Aprile al 17 Maggio 2008 tutti i giorni dalle ore 8:00 alle 20:00.
Comunicato stampa
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Matteo Capitini nasce a Castiglion Fiorentino nel 1938 da una umile famiglia. Si forma sin da giovanissimo, presso la bottega artigiana di Orlando Dragoni, allievo del ceramista Antonio Brogi. Segue l’esperienza lavorativa di due anni di attività di insegnamento di ceramica presso un Istituto Professionale, ed altri vari lavori. Dal 1965, dà inizio all’attività di produzione di ceramiche artistiche, continuando la tradizione castiglionese in collaborazione con la moglie Silvana Milighetti, che dipinge e decora le opere da lui prodotte. Nella propria bottega realizza ceramiche che rimandano a temi e forme di maioliche post medioevali, ma la sua produzione vanta il previlegio di manifatture di pregiate ceramiche sigillate “coralline” tipiche della zona di Arezzo nel periodo risalente al 50 a. C. di cui, dopo molti tentativi, con caparbia perseveranza, ne reinvesta la esatta composizione argillosa, da molti suoi predecessori ritenuta “impossibile” da realizzare. Il maestro Capitini ritiene inoltre di essere riuscito a ritrovare il tipo di terra con cui venivano fatti i primi Buccheri Etruschi. Per entrambe i metodi ottiene dall’Istituto di Analisi e Ricerche, il certificato di qualità. Si distingue inoltre nella ricerca di nuovi smalti, vernici, ingobbi e manufatti.
Per molti anni partecipa a varie mostre mercato tra cui la Mostra Internazionale dell’Artigianato di Firenze, dove nel 1972, in occasione della 36° edizione riceve dal Ministero dell’Industria del Commercio e dell’Artigianato una premiazione con diploma di onore e medaglia d’oro. Progetta anche un nuovo sistema per la cottura dei manufatti, strutturato con un innovativo ed efficace metodo a risparmio energetico di oltre il 60% rispetto a quelli trdizionali, di cui nel 1982 ottiene il Brevetto per Invenzione Industriale. Nel 1984 una società americana seleziona una rosa di artisti italiani, per tenere dei corsi di insegnamento della propria arte e del proprio lavoro in varie scuole di New York, Philadelphia, e Buffalo. Matteo Capitini e sua moglie Silvana Milighetti vengono incaricati per il settore ceramica in rappresentanza dell’artigianato Made in Italy. Nel 2007 insieme a Paolo Verrazzani collabora alla realizzazione di un libro biografico dal titolo “La sfida di una vita” e per l’occasione viene organizzata una mostra personale con il patrocinio del comune di Castiglion Fiorentino, che riscontra un notevole successo di pubblico.
Le opere del maestro Matteo Capitini, si “distinguono” nel vero significato del termine, in quanto frutto di varie inequiparabili intrinseche caratteristiche.La costante ed appassionata ricerca di perfezione rende grande la maestria del plasmare i suoi splendidi manufatti composti di varie e pregiate materie. Sinuose forme compositive, si diversificano, talvolta divenendo elementi di classica ispirazione, talvolta l’animosa spinta innovativa cristallizza la materia in sagome di stampo inconsueto, uniche nel suo genere. Crogiuoli colmi di sapienza e di contenuto, la cui protagonista è la nobile originaria antica terra, che per sua mano suprema, destata da inerte ed oscuro oblio, è resa nuovamente viva e rilucente. Ad impreziosire i pregevoli contenitori, il variopinto ed originale involucro ornamentale della sapiente e fantasiosa mano di Silvana Minighetti, sua complice sposa di lavoro e di vita.
Silvana Milighetti nasce a Castiglion Fiorentino nel 1942 da una modesta famiglia di agricoltori. Sin da piccola aiuta i genitori nei campi, ma ogni volta che ha tempo per disegnare, tra lei ed i suoi colori è subito festa. Nel 1962 sposa il promettente ceramista Matteo Capitini . Nel 1965 Matteo e Silvana iniziano la loro attività artigianale, affiancati dalla pittrice Cecilia Bizzarri, la quale ha lavorato sia per il ceramista Antonio Brogi che per il suo allievo Orlando Dragoni. Da essa Silvana apprende tutti i segreti della pittura su ceramica.
Quando nel 1967, la piccola ditta attraversa un momento difficile, e il marito costretto ad andare a lavorare a Firenze, è solo lei che porta avanti l’attività impegnandosi al massimo per non far morire quello che per loro è il grande sogno della loro vita. In seguito le cose vanno meglio e Matteo torna a lavorare nel laboratorio a tempo pieno. Da allora la collaborazione tra i due non ha mai avuto sosta.
Silvana è stata sempre al fianco di Matteo, senza invaderne il campo, ma suggerendo ed inventando come rendere perfetto il suo lavoro, lasciandogli spesso tutti gli onori. Solitamente resta ogni giorno per ore seduta al suo tavolo da lavoro circondata da colori e pennelli, e in compagnia della musica di una radio. Non è quindi errato sostenere che ognuno dei due è, in tutti i sensi, la coscienza e l’anima dell’altro, due tasselli che si incastrano e si compensano a vicenda e che insieme creano un lavoro finale veramente unico ed inequiparabile.
Sui pezzi plasmati da Matteo, la fantasia di Silvana Milighetti vede linee motivi e accostamenti di colore, che la magica maestria della sua mano traduce subito in autentici capolavori. La elaborata composizione pittorica quasi cesellare, con cui esegue i complessi ma tuttavia leggiadri dipinti,
raffiguranti soggetti floreali, volatili, stemmi, nastri, petali, palmette, losanghe policrome ed altro, viene sapientemente distribuita su geometriche griglie, o delicate maglie, raggiere, rosoni, elementi longilinei stilizzati, da cui ne risulta una perfetta armonia di volumi forme e colori, di impatto percettivo altamente suggestivo. Nonostante i soggetti raffigurati sono spesso rievocazioni ispirate a quelle di matrice classica, il proprio personalissimo metodo interpretativo talvolta trasforma o aggiunge un nuovo ed originale elemento connotativo di stampo contemporaneo.
Rita Carioti
Per molti anni partecipa a varie mostre mercato tra cui la Mostra Internazionale dell’Artigianato di Firenze, dove nel 1972, in occasione della 36° edizione riceve dal Ministero dell’Industria del Commercio e dell’Artigianato una premiazione con diploma di onore e medaglia d’oro. Progetta anche un nuovo sistema per la cottura dei manufatti, strutturato con un innovativo ed efficace metodo a risparmio energetico di oltre il 60% rispetto a quelli trdizionali, di cui nel 1982 ottiene il Brevetto per Invenzione Industriale. Nel 1984 una società americana seleziona una rosa di artisti italiani, per tenere dei corsi di insegnamento della propria arte e del proprio lavoro in varie scuole di New York, Philadelphia, e Buffalo. Matteo Capitini e sua moglie Silvana Milighetti vengono incaricati per il settore ceramica in rappresentanza dell’artigianato Made in Italy. Nel 2007 insieme a Paolo Verrazzani collabora alla realizzazione di un libro biografico dal titolo “La sfida di una vita” e per l’occasione viene organizzata una mostra personale con il patrocinio del comune di Castiglion Fiorentino, che riscontra un notevole successo di pubblico.
Le opere del maestro Matteo Capitini, si “distinguono” nel vero significato del termine, in quanto frutto di varie inequiparabili intrinseche caratteristiche.La costante ed appassionata ricerca di perfezione rende grande la maestria del plasmare i suoi splendidi manufatti composti di varie e pregiate materie. Sinuose forme compositive, si diversificano, talvolta divenendo elementi di classica ispirazione, talvolta l’animosa spinta innovativa cristallizza la materia in sagome di stampo inconsueto, uniche nel suo genere. Crogiuoli colmi di sapienza e di contenuto, la cui protagonista è la nobile originaria antica terra, che per sua mano suprema, destata da inerte ed oscuro oblio, è resa nuovamente viva e rilucente. Ad impreziosire i pregevoli contenitori, il variopinto ed originale involucro ornamentale della sapiente e fantasiosa mano di Silvana Minighetti, sua complice sposa di lavoro e di vita.
Silvana Milighetti nasce a Castiglion Fiorentino nel 1942 da una modesta famiglia di agricoltori. Sin da piccola aiuta i genitori nei campi, ma ogni volta che ha tempo per disegnare, tra lei ed i suoi colori è subito festa. Nel 1962 sposa il promettente ceramista Matteo Capitini . Nel 1965 Matteo e Silvana iniziano la loro attività artigianale, affiancati dalla pittrice Cecilia Bizzarri, la quale ha lavorato sia per il ceramista Antonio Brogi che per il suo allievo Orlando Dragoni. Da essa Silvana apprende tutti i segreti della pittura su ceramica.
Quando nel 1967, la piccola ditta attraversa un momento difficile, e il marito costretto ad andare a lavorare a Firenze, è solo lei che porta avanti l’attività impegnandosi al massimo per non far morire quello che per loro è il grande sogno della loro vita. In seguito le cose vanno meglio e Matteo torna a lavorare nel laboratorio a tempo pieno. Da allora la collaborazione tra i due non ha mai avuto sosta.
Silvana è stata sempre al fianco di Matteo, senza invaderne il campo, ma suggerendo ed inventando come rendere perfetto il suo lavoro, lasciandogli spesso tutti gli onori. Solitamente resta ogni giorno per ore seduta al suo tavolo da lavoro circondata da colori e pennelli, e in compagnia della musica di una radio. Non è quindi errato sostenere che ognuno dei due è, in tutti i sensi, la coscienza e l’anima dell’altro, due tasselli che si incastrano e si compensano a vicenda e che insieme creano un lavoro finale veramente unico ed inequiparabile.
Sui pezzi plasmati da Matteo, la fantasia di Silvana Milighetti vede linee motivi e accostamenti di colore, che la magica maestria della sua mano traduce subito in autentici capolavori. La elaborata composizione pittorica quasi cesellare, con cui esegue i complessi ma tuttavia leggiadri dipinti,
raffiguranti soggetti floreali, volatili, stemmi, nastri, petali, palmette, losanghe policrome ed altro, viene sapientemente distribuita su geometriche griglie, o delicate maglie, raggiere, rosoni, elementi longilinei stilizzati, da cui ne risulta una perfetta armonia di volumi forme e colori, di impatto percettivo altamente suggestivo. Nonostante i soggetti raffigurati sono spesso rievocazioni ispirate a quelle di matrice classica, il proprio personalissimo metodo interpretativo talvolta trasforma o aggiunge un nuovo ed originale elemento connotativo di stampo contemporaneo.
Rita Carioti
19
aprile 2008
Matteo Capitini / Silvana Milighetti – Crogiuoli d’autore
Dal 19 aprile al 17 maggio 2008
arti decorative e industriali
Location
COFFEE O’CLOCK
Arezzo, Corso Italia, 184, (Arezzo)
Arezzo, Corso Italia, 184, (Arezzo)
Orario di apertura
tutti i giorni 8:00 - 20:00
Vernissage
19 Aprile 2008, ore 18:00
Autore