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Abbazia di Fossanova. 800 anni tra storia e futuro
In occasione delle celebrazioni per gli 800 anni dalla consacrazione dell’altare maggiore dell’Abbazia di Fossanova da parte del papa Innocenzo III (18 giuno 1208), la mostra racconta la storia del complesso cistercense e quella del territorio che lo circonda attraverso un percorso ricco di documenti rari e preziosi, attraverso momenti e suggestioni che vogliono far rivivere quello splendido patrimonio monumentale che sovrasta ogni angolo del borgo
Comunicato stampa
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Il 18 giugno del 1208 Papa Innocenzo III, accompagnato da una solenne processione, consacrò l’altare maggiore della nuova chiesa abbaziale di Fossanova dedicata a Santa Maria, venendo a ufficializzare il primato, religioso e politico, dei monaci Cistercensi in questa strategica area del Lazio meridionale.
In occasione delle celebrazioni per gli 800 anni di quest’evento storico, la Presidenza e l’Assessorato alla Cultura, Spettacolo e Sport della Regione Lazio, in collaborazione con l’Assessorato allo Sviluppo Economico, Ricerca, Innovazione e Turismo della Regione Lazio, con la Direzione Generale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Lazio, con il Comune di Priverno e con Rai Teche, promuovono una straordinaria mostra di carattere artistico e storico per raccontare la storia dell’Abbazia di Fossanova e quella del territorio che la circonda attraverso momenti e suggestioni che vogliono far rivivere quello splendido patrimonio monumentale che, ancora intatto, sovrasta ogni angolo del borgo. La realizzazione e l’organizzazione dell’esposizione, che si inaugura il 23 maggio nel Salone Centrale del Complesso del Vittoriano, sono affidate alla società Comunicare Organizzando di Alessandro Nicosia.
Fossanova è un piccolo ma quanto mai suggestivo borgo medievale tutto racchiuso nella affascinante cornice architettonica di uno dei più grandiosi complessi monastici cistercensi d’Italia. Sorge nell’area lepino-pontina del basso Lazio, in provincia di Latina, all’interno del territorio comunale di Priverno, a pochi chilometri dal centro storico di questa ricca città d’arte. L’incantevole scenario medievale, colmo di architetture, di arte e di storia, si staglia da un lembo di pianura serrata fra le pendici dei monti Lepini e Ausoni, solcata dal fiume Amaseno e proiettata verso la grande pianura pontina e il mare di Terracina.
Il complesso abbaziale, situato nel borgo omonimo nel Comune di Priverno in provincia di Latina e costruito a cavallo fra il XII e XIII secolo, ha segnato la fama e la fortuna di Fossanova. È considerato il primo esempio dell'architettura gotico-cistercense in Italia insieme a Calamari, il segno evidente della riforma di Bernardo di Chiaravalle, non soltanto nella rigida osservanza della Regola, ma anche in quello che doveva esserne lo strumento terreno, il monastero. Questo nasce in funzione dell’esigenza di ricerca della spiritualità, come occasione necessaria per l’attuazione dei tre impegni del monaco riformato di Citeaux: il voto, l’isolamento, l’Opus Dei. La durezza della Regola eliminò ogni orpello dalle chiese, abolì anche pitture e sculture; e concepì la costruzione come un tutt'organico ruotante attorno al chiostro. Fossanova nacque da tale rigorosa applicazione di spirito e di materia, ed ebbe il grandissimo privilegio di ottenere le prestazione di grandi monaci architetti, di grandi carpentieri e di grandi maestri della pietra.
La storia di Fossanova trova le sue origini però intorno all'epoca dell'impero romano. Visibili ancora oggi sono alcuni resti di un'antica villa romana già in gran parte sfruttata dai monaci benedettini per la realizzazione della prima struttura romanica risalente al 529 d.C. Tale struttura, intitolata a S. Stefano protomartire, fu successivamente ampliata dai monaci cistercensi che, stabilitisi nel luogo verso il 1135, trasformarono il complesso in un centro di grande interesse spirituale e amministrativo nonché culturale e artistico. Ospiti illustri alimentarono tale splendore, come Innocenzo III e Tommaso D'Aquino, che qui trascorse gli ultimi anni della sua vita e vi morì. L’abbazia, affidata ai Frati Minori Conventuali, è ancora oggi saldo punto di riferimento per la vita spirituale, ma soprattutto è centro di un polo turistico attrattivo importante del Lazio meridionale, luogo di manifestazioni artistiche e culturali organizzati in collaborazione con la comunità francescana dalla Soprintendenza per i Beni Ambientali e Architettonici del Lazio, dalla Regione Lazio, dal Comune di Priverno, dagli attuali proprietari del borgo e da altri enti pubblici o associazioni private.
La mostra allestita al Vittoriano è divisa in 4 sezioni : la prima, dal titolo “Fossanova ieri, Fossanova oggi” è stata curata da Margherita Cancellieri, Professore Aggregato di Topografia Antica de La Sapienza, Università di Roma; la seconda, che affronta in modo approfondito “I Cistercensi”, è stata studiata da Marina Righetti, Professore Ordinario di Storia dell’Arte Medievale de La Sapienza, Università di Roma; la terza sezione, che permette di “Rivivere l’Abbazia di Fossanova”, è stata approfondita da Giovanni Maria De Rossi, Professore Ordinario di Topografia dell’Italia Antica dell’Università di Salerno; la quarta ed ultima sezione sui “Piccoli gioielli d’Italia” è stata curata dall’Area Valorizzazione del Territorio e del Patrimonio Culturale della Direzione Beni e Attività Culturali, Sport per la Regione Lazio, a cui si aggiunge un contributo video inedito di Corrado Augias. In occasione della mostra, la Compagnia dei Monti Lepini, che da anni si occupa della valorizzazione del territorio, alcune domeniche presenterà iniziative e prodotti tipici sulla terrazza del Vittoriano.
Questa esposizione vuole ripercorrere a 360 gradi lo sviluppo di questo straordinario complesso cistercense attraverso un percorso ricco di documenti rari e preziosi, tra reperti archeologici, mosaici di età ellenistica e romana, codici miniati medievali, reliquie, ceramiche e manufatti di oreficeria, portando così alla luce le origini antiche del sito, illustrando gli aspetti storici, religiosi, sociali, artistici e architettonici dell’Abbazia di Fossanova dal XII secolo, sottolineandone la grande influenza religiosa, politica e sociale sull’intero territorio circostante, rievocando gli aspetti più salienti della vita e del lavoro dei monaci che vi abitavano e i legami che essi avevano con il monachesimo cistercense in Italia e in Europa.
In occasione delle celebrazioni per gli 800 anni di quest’evento storico, la Presidenza e l’Assessorato alla Cultura, Spettacolo e Sport della Regione Lazio, in collaborazione con l’Assessorato allo Sviluppo Economico, Ricerca, Innovazione e Turismo della Regione Lazio, con la Direzione Generale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Lazio, con il Comune di Priverno e con Rai Teche, promuovono una straordinaria mostra di carattere artistico e storico per raccontare la storia dell’Abbazia di Fossanova e quella del territorio che la circonda attraverso momenti e suggestioni che vogliono far rivivere quello splendido patrimonio monumentale che, ancora intatto, sovrasta ogni angolo del borgo. La realizzazione e l’organizzazione dell’esposizione, che si inaugura il 23 maggio nel Salone Centrale del Complesso del Vittoriano, sono affidate alla società Comunicare Organizzando di Alessandro Nicosia.
Fossanova è un piccolo ma quanto mai suggestivo borgo medievale tutto racchiuso nella affascinante cornice architettonica di uno dei più grandiosi complessi monastici cistercensi d’Italia. Sorge nell’area lepino-pontina del basso Lazio, in provincia di Latina, all’interno del territorio comunale di Priverno, a pochi chilometri dal centro storico di questa ricca città d’arte. L’incantevole scenario medievale, colmo di architetture, di arte e di storia, si staglia da un lembo di pianura serrata fra le pendici dei monti Lepini e Ausoni, solcata dal fiume Amaseno e proiettata verso la grande pianura pontina e il mare di Terracina.
Il complesso abbaziale, situato nel borgo omonimo nel Comune di Priverno in provincia di Latina e costruito a cavallo fra il XII e XIII secolo, ha segnato la fama e la fortuna di Fossanova. È considerato il primo esempio dell'architettura gotico-cistercense in Italia insieme a Calamari, il segno evidente della riforma di Bernardo di Chiaravalle, non soltanto nella rigida osservanza della Regola, ma anche in quello che doveva esserne lo strumento terreno, il monastero. Questo nasce in funzione dell’esigenza di ricerca della spiritualità, come occasione necessaria per l’attuazione dei tre impegni del monaco riformato di Citeaux: il voto, l’isolamento, l’Opus Dei. La durezza della Regola eliminò ogni orpello dalle chiese, abolì anche pitture e sculture; e concepì la costruzione come un tutt'organico ruotante attorno al chiostro. Fossanova nacque da tale rigorosa applicazione di spirito e di materia, ed ebbe il grandissimo privilegio di ottenere le prestazione di grandi monaci architetti, di grandi carpentieri e di grandi maestri della pietra.
La storia di Fossanova trova le sue origini però intorno all'epoca dell'impero romano. Visibili ancora oggi sono alcuni resti di un'antica villa romana già in gran parte sfruttata dai monaci benedettini per la realizzazione della prima struttura romanica risalente al 529 d.C. Tale struttura, intitolata a S. Stefano protomartire, fu successivamente ampliata dai monaci cistercensi che, stabilitisi nel luogo verso il 1135, trasformarono il complesso in un centro di grande interesse spirituale e amministrativo nonché culturale e artistico. Ospiti illustri alimentarono tale splendore, come Innocenzo III e Tommaso D'Aquino, che qui trascorse gli ultimi anni della sua vita e vi morì. L’abbazia, affidata ai Frati Minori Conventuali, è ancora oggi saldo punto di riferimento per la vita spirituale, ma soprattutto è centro di un polo turistico attrattivo importante del Lazio meridionale, luogo di manifestazioni artistiche e culturali organizzati in collaborazione con la comunità francescana dalla Soprintendenza per i Beni Ambientali e Architettonici del Lazio, dalla Regione Lazio, dal Comune di Priverno, dagli attuali proprietari del borgo e da altri enti pubblici o associazioni private.
La mostra allestita al Vittoriano è divisa in 4 sezioni : la prima, dal titolo “Fossanova ieri, Fossanova oggi” è stata curata da Margherita Cancellieri, Professore Aggregato di Topografia Antica de La Sapienza, Università di Roma; la seconda, che affronta in modo approfondito “I Cistercensi”, è stata studiata da Marina Righetti, Professore Ordinario di Storia dell’Arte Medievale de La Sapienza, Università di Roma; la terza sezione, che permette di “Rivivere l’Abbazia di Fossanova”, è stata approfondita da Giovanni Maria De Rossi, Professore Ordinario di Topografia dell’Italia Antica dell’Università di Salerno; la quarta ed ultima sezione sui “Piccoli gioielli d’Italia” è stata curata dall’Area Valorizzazione del Territorio e del Patrimonio Culturale della Direzione Beni e Attività Culturali, Sport per la Regione Lazio, a cui si aggiunge un contributo video inedito di Corrado Augias. In occasione della mostra, la Compagnia dei Monti Lepini, che da anni si occupa della valorizzazione del territorio, alcune domeniche presenterà iniziative e prodotti tipici sulla terrazza del Vittoriano.
Questa esposizione vuole ripercorrere a 360 gradi lo sviluppo di questo straordinario complesso cistercense attraverso un percorso ricco di documenti rari e preziosi, tra reperti archeologici, mosaici di età ellenistica e romana, codici miniati medievali, reliquie, ceramiche e manufatti di oreficeria, portando così alla luce le origini antiche del sito, illustrando gli aspetti storici, religiosi, sociali, artistici e architettonici dell’Abbazia di Fossanova dal XII secolo, sottolineandone la grande influenza religiosa, politica e sociale sull’intero territorio circostante, rievocando gli aspetti più salienti della vita e del lavoro dei monaci che vi abitavano e i legami che essi avevano con il monachesimo cistercense in Italia e in Europa.
23
maggio 2008
Abbazia di Fossanova. 800 anni tra storia e futuro
Dal 23 maggio al 29 giugno 2008
Location
COMPLESSO DEL VITTORIANO
Roma, Via Di San Pietro In Carcere, (Roma)
Roma, Via Di San Pietro In Carcere, (Roma)
Orario di apertura
lun-gio 9.30-19.30 ven-sab 9.30-23.30 dom 9.30-20.30
Vernissage
23 Maggio 2008, ore 18
Sito web
www.comunicareorganizzando.it
Ufficio stampa
INTESA & C.P.