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Beatles ’68
In occasione del quarantesimo anniversario del Sessantotto, la nuova mostra dello Spazio Oberdan individua nei Beatles, nella loro storia, nelle trasformazioni, nei segni che sembrano cucire insieme l’apice della popolarità e l’anticamera dello scioglimento del più celebre gruppo della storia della muisca pop, il riferimento ideale per raccontare quella stagione straordinaria
Comunicato stampa
Segnala l'evento
In occasione del quarantesimo anniversario del Sessantotto, la nuova mostra dello Spazio Oberdan individua nei Beatles, nella loro storia, nelle trasformazioni, nei segni che sembrano cucire insieme l'apice della popolarità e l'anticamera dello scioglimento del più celebre guppo della storia della muisca pop, il riferimento ideale per raccontare quella stagione straordinaria. “Beatles '68” è curata, come la mostra “Arrivano i Beatles” tenutasi ad Aosta nei mesi scorsi, da Umberto Buttafava e Enzo Gentile, ma da essa si differenzia sotto vari aspetti.
L'allestimento curato da Nicola Marras intende visualizzare e spettacolarizzare i punti focali di quell'anno fatidico in rapporto alla vicenda dei Beatles: nel naturale contatto con il 1968, in modo da fornire una finestra, uno sguardo privilegiato sul periodo, tenendo conto sia della dimensione strettamente artistica-musicale, sia delle implicazioni e delle relazioni con la società.
Nel disegnare un percorso narrativo e divulgativo, i Fab Four vengono raccontati partendo da una sorta di quadrilatero che aiuti a fotografare le loro gesta, i prodromi della fine e gli avvenimenti dei tempi.
I quattro punti cardinali del '68 beatlesiano vengono così precisati:
1.- il doppio lp omonimo, meglio conosciuto come “White Album”
2.- il viaggio in India, con le implicazioni e le variabili che ne seguirono
3.- il rapporto con il cinema (da Magical Mystery Tour presentato alla fine di dicembre '67, a Yellow submarine)
4.- l'inizio di tutte le carriere soliste e dei progetti individuali che coincide con il lancio della Apple, società dalle molte facce e anime.
Per ciascuno di questi punti sono create delle aree specifiche, dove sviluppare l'esposizione dei materiali, con un criterio atto a stuzzicare gli appassionati come i semplici curiosi, per qualità e quantità: tra copertine discografiche, spartiti, acetati, rarità autografate. E' quindi uno spaccato della storia dei Beatles, con l'intenzione di presentare una dimensione poco vista, fino all'indagine su quelle opere che, tra dischi solisti e avventure a proprio nome, John, Paul, George e Ringo cominciano in quel periodo a firmare, ancora senza grande attenzione da parte dei media.
Il tutto è corredato da un'ampia selezione di immagini (giornali, riviste, libri e 45 giri, cover, manifesti, locandine, oggettistica e memorabilia di stretta derivazione beatlesiana) che aiutano a focalizzare il ruolo dei Fab Four nel 1968 e da un originale impianto grafico.
Parallelamente, a intersecare questa linea descrittiva del fenomeno Beatles, una serie di pannelli riassuntivi e divulgativi riassumono su piani vicini ma distinti, illustrati con sobria eleganza, gli eventi di quell'anno, in Italia e a livello internazionale, sia nel campo dello spettacolo e della cultura, che in quello della cronaca e degli aspetti socio-politici: un tramite per riportare alla luce accadimenti anche minori e aiutare il pubblico in un'immersione totale nel periodo.
Un segmento importante viene anche dal contributo audio-video, dove sono mostrati reperti poco noti o mai visti del '68 beatlesiano.
La mostra si avvale anche della collaborazione dell'Agenzia Grazia Neri che permette di avere in mostra cinque fotografie esclusive di Don Mc Cullin e cinque immagini di Paul Salzmann, unico fotografo ad immortalare i “quattro” e la loro compagnia nell'ashram indiano e le immagini di repertorio e costume che, sullo sfondo della vicenda musicale e umana dei Beatles, raccontano per suggestioni il '68.
L'esposizione è accompagnata da un catalogo pubblicato da Mazzotta Editore, che consta di 144 pagine, arricchito, rispetto all'esposizione, da interventi e testimonianze di personaggi noti, del mondo dello spettacolo e della vita pubblica (Albero Fortis, Enrico Ruggeri, Altan, Mick Hucknall e Beppe Carletti). Inoltre ci sono le cronologie dettagliate sul Sessantotto dei Beatles, della musica internazionale e del costume con i principali avvenimenti mondiali.
L'allestimento curato da Nicola Marras intende visualizzare e spettacolarizzare i punti focali di quell'anno fatidico in rapporto alla vicenda dei Beatles: nel naturale contatto con il 1968, in modo da fornire una finestra, uno sguardo privilegiato sul periodo, tenendo conto sia della dimensione strettamente artistica-musicale, sia delle implicazioni e delle relazioni con la società.
Nel disegnare un percorso narrativo e divulgativo, i Fab Four vengono raccontati partendo da una sorta di quadrilatero che aiuti a fotografare le loro gesta, i prodromi della fine e gli avvenimenti dei tempi.
I quattro punti cardinali del '68 beatlesiano vengono così precisati:
1.- il doppio lp omonimo, meglio conosciuto come “White Album”
2.- il viaggio in India, con le implicazioni e le variabili che ne seguirono
3.- il rapporto con il cinema (da Magical Mystery Tour presentato alla fine di dicembre '67, a Yellow submarine)
4.- l'inizio di tutte le carriere soliste e dei progetti individuali che coincide con il lancio della Apple, società dalle molte facce e anime.
Per ciascuno di questi punti sono create delle aree specifiche, dove sviluppare l'esposizione dei materiali, con un criterio atto a stuzzicare gli appassionati come i semplici curiosi, per qualità e quantità: tra copertine discografiche, spartiti, acetati, rarità autografate. E' quindi uno spaccato della storia dei Beatles, con l'intenzione di presentare una dimensione poco vista, fino all'indagine su quelle opere che, tra dischi solisti e avventure a proprio nome, John, Paul, George e Ringo cominciano in quel periodo a firmare, ancora senza grande attenzione da parte dei media.
Il tutto è corredato da un'ampia selezione di immagini (giornali, riviste, libri e 45 giri, cover, manifesti, locandine, oggettistica e memorabilia di stretta derivazione beatlesiana) che aiutano a focalizzare il ruolo dei Fab Four nel 1968 e da un originale impianto grafico.
Parallelamente, a intersecare questa linea descrittiva del fenomeno Beatles, una serie di pannelli riassuntivi e divulgativi riassumono su piani vicini ma distinti, illustrati con sobria eleganza, gli eventi di quell'anno, in Italia e a livello internazionale, sia nel campo dello spettacolo e della cultura, che in quello della cronaca e degli aspetti socio-politici: un tramite per riportare alla luce accadimenti anche minori e aiutare il pubblico in un'immersione totale nel periodo.
Un segmento importante viene anche dal contributo audio-video, dove sono mostrati reperti poco noti o mai visti del '68 beatlesiano.
La mostra si avvale anche della collaborazione dell'Agenzia Grazia Neri che permette di avere in mostra cinque fotografie esclusive di Don Mc Cullin e cinque immagini di Paul Salzmann, unico fotografo ad immortalare i “quattro” e la loro compagnia nell'ashram indiano e le immagini di repertorio e costume che, sullo sfondo della vicenda musicale e umana dei Beatles, raccontano per suggestioni il '68.
L'esposizione è accompagnata da un catalogo pubblicato da Mazzotta Editore, che consta di 144 pagine, arricchito, rispetto all'esposizione, da interventi e testimonianze di personaggi noti, del mondo dello spettacolo e della vita pubblica (Albero Fortis, Enrico Ruggeri, Altan, Mick Hucknall e Beppe Carletti). Inoltre ci sono le cronologie dettagliate sul Sessantotto dei Beatles, della musica internazionale e del costume con i principali avvenimenti mondiali.
16
giugno 2008
Beatles ’68
Dal 16 giugno al 14 settembre 2008
fotografia
Location
SPAZIO OBERDAN – CINETECA
Milano, Viale Vittorio Veneto, 2, (Milano)
Milano, Viale Vittorio Veneto, 2, (Milano)
Biglietti
intero €4, ridotto €2,50, gruppi scolastici €1,50. Ingresso libero il primo martedì di ogni mese
Orario di apertura
tutti i giorni 10-19.30, martedì e giovedì fino alle 22, chiuso il lunedì
Vernissage
16 Giugno 2008, ore 18.30
Sito web
www.provincia.milano.it/cultura
Editore
MAZZOTTA
Curatore