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Franco Mauro Franchi – Sculture
In mostra circa dodici maestose figure femminili, in bronzo e vetroresina patinata a bronzo realizzate dalla fine degli anni Ottanta ad oggi, collocate all’esterno, nel giardino del Parco culturale e una quindicina di sculture “da stanza”, in terracotta o bronzo o cemento fuso, allestite negli spazi interni insieme a una ventina di disegni, matite o pastelli su carta intelata, preparatori delle opere scultoree
Comunicato stampa
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Sabato 7 giugno 2008 (ore 19.30) si inaugura a San Pietro in Casale (Bologna), nello spazio espositivo di Casa Frabboni (Via Matteotti 137), la mostra di scultura di Franco Mauro Franchi. La mostra resta aperta fino al 29 giugno 2008. L’ingresso alla mostra è libero.
Anche quest’anno imperdibile l’appuntamento ormai abituale con la scultura a Casa Frabboni (v. Matteotti 137) con la mostra di Franco Mauro Franchi.
Dopo Nicola Zamboni e Sara Bolzani nel 2005, Sergio Zanni nel 2006 e Mauro Mazzali nel 2007, Casa Frabboni apre, ancora un volta, le sue porte ad un artista contemporaneo con una personale dello scultore toscano che offre al visitatore una panoramica della sua produzione artistica.
In mostra circa dodici maestose figure femminili, in bronzo e vetroresina patinata a bronzo realizzate dalla fine degli anni Ottanta ad oggi, collocate all’esterno, nel giardino del Parco culturale: un’“invasione” festosa e dolcissima di donne e madri dai corpi poderosi che a volte si torcono, si accavallano, si piegano, si distendono oppure tengono in grembo la prole; e una quindicina di sculture “da stanza”, in terracotta o bronzo o cemento fuso, allestite negli spazi interni insieme a una ventina di disegni, matite o pastelli su carta intelata, preparatori delle opere scultoree. Un percorso ideale che dall’interno rimanda all’esterno e viceversa, in un dialogo continuo e ininterrotto.
La figura muliebre dalla superficie morbida, liscia, levigata, ruvida o grinzosa costituisce il mezzo attraverso il quale Franchi aspira a rappresentare la forza vitale che pervade l’universo e richiama fortemente l'arte antica, in particolare quella etrusca, la prima passione del giovane Franchi.
Scrive Nicola Micieli, critico d’arte: «… Franchi diventa amabile e intrigante quando si abbandona al piacere dell’invenzione formale, sciorinando una teoria di fanciulle recitanti che sono piccoli miracoli di equilibrio nella inusitata abnormità delle fattezze corporali. Le più curiose e paradossali sono le figure enfiate a mo’ di palloncini, non già alla Botero, beninteso, ma con una loro garbatissima naturalezza delle movenze e delle posizioni in verità spericolate e improbabili a quel grado di pinguetudine. … A raccoglierle tutte le opere degli ultimi anni, comporremmo uno straordinario gineceo, non già segreto e iniziatico da harem orientale o da bagno ingresiano che dir si voglia, sibbene campestre o marino e accessibile a chiunque, intendente d’amore, sappia gustarne le gioie segrete. … Loro evidente peculiarità è difatti lo sviluppo e l’articolazione grandiosa dei volumi dilatati oltre ogni credibilità anatomica, direi estroflessi con una potenza espansiva che presuppone l’azione di una forza endogena sulla forma, cui imprime un respiro profondo che la rende, per analogia, equivalente a più ampie conformazioni naturali, traslato e metafora di un “paesaggio” saldo e solenne, nel luogo corporale celebrato in chiave sacrale. » (dalla monografia Franchi. Mater scultura, ediz. Bandecchi & Vivaldi, Pontedera, 1994).
Franco Mauro Franchi, nato a Castiglioncello (Livorno) nel 1951, scopre in età giovanile la vocazione per l’arte e si iscrive all’Istituto d’arte di Lucca compiendo una scelta decisiva per la scultura, sotto la guida dello scultore Vitaliano De Angelis, ma continuerà a dipingere ed esporre quadri in personali e rassegne in tutta Europa. Allievo di scultura all’Accademia di Firenze incontra Oscar Gallo, fondamentale nella sua formazione linguistica e tecnica e che segnerà profondamente il suo modo scultoreo. Nel 1976, dopo il diploma, comincia a insegnare all’Accademia di Firenze come assistente di scultura di Gallo. Nel 1989 vince la cattedra di scultura e insegna per un anno all’Accademia di Foggia. L’anno successivo gli viene assegnata la cattedra di scultura all’Accademia di Belle Arti di Bologna dove insegna fino al 2000, quando passa alla cattedra di scultura all’Accademia di Belle Arti di Carrara, dove insegna attualmente. Oggi vive e lavora a Rosignano Solvay. Conosciuto da tutta la critica internazionale è uno dei più apprezzati scultori contemporanei. A Firenze è notissimo per il bronzo Inquieto risveglio in piazza Francia. Numerose le sue personali in Italia e all’estero. Ha eseguito, inoltre, sculture monumentali collocate in spazi pubblici e privati: alcuni suoi lavori sono a Martigny (Svizzera), Bre (Svizzera), Mine Yamaguchi (Giappone).
Anche quest’anno imperdibile l’appuntamento ormai abituale con la scultura a Casa Frabboni (v. Matteotti 137) con la mostra di Franco Mauro Franchi.
Dopo Nicola Zamboni e Sara Bolzani nel 2005, Sergio Zanni nel 2006 e Mauro Mazzali nel 2007, Casa Frabboni apre, ancora un volta, le sue porte ad un artista contemporaneo con una personale dello scultore toscano che offre al visitatore una panoramica della sua produzione artistica.
In mostra circa dodici maestose figure femminili, in bronzo e vetroresina patinata a bronzo realizzate dalla fine degli anni Ottanta ad oggi, collocate all’esterno, nel giardino del Parco culturale: un’“invasione” festosa e dolcissima di donne e madri dai corpi poderosi che a volte si torcono, si accavallano, si piegano, si distendono oppure tengono in grembo la prole; e una quindicina di sculture “da stanza”, in terracotta o bronzo o cemento fuso, allestite negli spazi interni insieme a una ventina di disegni, matite o pastelli su carta intelata, preparatori delle opere scultoree. Un percorso ideale che dall’interno rimanda all’esterno e viceversa, in un dialogo continuo e ininterrotto.
La figura muliebre dalla superficie morbida, liscia, levigata, ruvida o grinzosa costituisce il mezzo attraverso il quale Franchi aspira a rappresentare la forza vitale che pervade l’universo e richiama fortemente l'arte antica, in particolare quella etrusca, la prima passione del giovane Franchi.
Scrive Nicola Micieli, critico d’arte: «… Franchi diventa amabile e intrigante quando si abbandona al piacere dell’invenzione formale, sciorinando una teoria di fanciulle recitanti che sono piccoli miracoli di equilibrio nella inusitata abnormità delle fattezze corporali. Le più curiose e paradossali sono le figure enfiate a mo’ di palloncini, non già alla Botero, beninteso, ma con una loro garbatissima naturalezza delle movenze e delle posizioni in verità spericolate e improbabili a quel grado di pinguetudine. … A raccoglierle tutte le opere degli ultimi anni, comporremmo uno straordinario gineceo, non già segreto e iniziatico da harem orientale o da bagno ingresiano che dir si voglia, sibbene campestre o marino e accessibile a chiunque, intendente d’amore, sappia gustarne le gioie segrete. … Loro evidente peculiarità è difatti lo sviluppo e l’articolazione grandiosa dei volumi dilatati oltre ogni credibilità anatomica, direi estroflessi con una potenza espansiva che presuppone l’azione di una forza endogena sulla forma, cui imprime un respiro profondo che la rende, per analogia, equivalente a più ampie conformazioni naturali, traslato e metafora di un “paesaggio” saldo e solenne, nel luogo corporale celebrato in chiave sacrale. » (dalla monografia Franchi. Mater scultura, ediz. Bandecchi & Vivaldi, Pontedera, 1994).
Franco Mauro Franchi, nato a Castiglioncello (Livorno) nel 1951, scopre in età giovanile la vocazione per l’arte e si iscrive all’Istituto d’arte di Lucca compiendo una scelta decisiva per la scultura, sotto la guida dello scultore Vitaliano De Angelis, ma continuerà a dipingere ed esporre quadri in personali e rassegne in tutta Europa. Allievo di scultura all’Accademia di Firenze incontra Oscar Gallo, fondamentale nella sua formazione linguistica e tecnica e che segnerà profondamente il suo modo scultoreo. Nel 1976, dopo il diploma, comincia a insegnare all’Accademia di Firenze come assistente di scultura di Gallo. Nel 1989 vince la cattedra di scultura e insegna per un anno all’Accademia di Foggia. L’anno successivo gli viene assegnata la cattedra di scultura all’Accademia di Belle Arti di Bologna dove insegna fino al 2000, quando passa alla cattedra di scultura all’Accademia di Belle Arti di Carrara, dove insegna attualmente. Oggi vive e lavora a Rosignano Solvay. Conosciuto da tutta la critica internazionale è uno dei più apprezzati scultori contemporanei. A Firenze è notissimo per il bronzo Inquieto risveglio in piazza Francia. Numerose le sue personali in Italia e all’estero. Ha eseguito, inoltre, sculture monumentali collocate in spazi pubblici e privati: alcuni suoi lavori sono a Martigny (Svizzera), Bre (Svizzera), Mine Yamaguchi (Giappone).
07
giugno 2008
Franco Mauro Franchi – Sculture
Dal 07 al 29 giugno 2008
arte contemporanea
Location
CASA FRABBONI
San Pietro In Casale, Via Giacomo Matteotti, 137, (Bologna)
San Pietro In Casale, Via Giacomo Matteotti, 137, (Bologna)
Orario di apertura
da martedì a domenica 20.30-23.00, chiuso il lunedì
Vernissage
7 Giugno 2008, ore 19.30
Autore




