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Kokocinski – La potenza dello spirito
Kokocinski nelle sue opere più recenti spinge in avanti la sua idea costante di un’ arte ispirata dai tormenti e dalle estasi che percorrono le umane vicende alternandosi e sovrapponendosi in un andirivieni incessante. Sempre più chiaro è il conflitto che anima questi quadri e queste sculture. Urti violenti su scabre superfici si affiancano a voli eterei e sognanti dove il peso della forma sembra scomparire e l’ opera d’ arte sembra la catarsi di tutti i mali del mondo
Comunicato stampa
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Kokocinski nelle sue opere più recenti spinge in avanti la sua idea costante di un’ arte ispirata dai tormenti e dalle estasi che percorrono le umane vicende alternandosi e sovrapponendosi in un andirivieni incessante. Sempre più chiaro è il conflitto che anima questi quadri e queste sculture. Urti violenti su scabre superfici si affiancano a voli eterei e sognanti dove il peso della forma sembra scomparire e l’ opera d’ arte sembra la catarsi di tutti i mali del mondo…
Il colore anzi è diventato più chiaro e quasi trasparente e la classicità viene evocata persino con una attitudine alla distorsione e al grottesco. Ultimamente si è così immerso nell’ orizzonte del Mito greco e sono apparsi i personaggi celeberrimi di Ganimede, di Medea, di Prometeo, di Andromeda, di Venere e Amore , di Orfeo e Euridice. Ma è ricomparso anche un altro personaggio mitologico ma di diversa mitologia, Pulcinella. Napoli , del resto , è un nome greco e significa città nuova e Kokocinski percepisce proprio questo volto di Napoli , quello del mito che attraversa i tempi e sembra riemergere a distanza di tanto tempo dentro il volto avvilito e sconvolto della grande città, assumendo il corpo emblematico del Pulcinella…
L’ impatto dell’ arte di Kokocinski è effettivamente sconvolgente, e forte è in lui l’argomento del destino che l’ autore stesso sente come tragico e felice insieme.
Ma proprio qui si annida l’ idea di un possibile realismo completamente sganciato dal passato e pure memore della grande tradizione che permette di annoverare Kokocinki non tanto in un gruppo di artisti, che di fatto non esiste, ma in una direzione nuova, una specie di terza via rispetto all’ astrazione e alla verosimiglianza. Una terza via che è impossibile definire in maniera circostanziata ma che esiste e permette di accostare l’ esperienza di Kokocinski a quella di altri maestri attivi oggi in Italia e fuori d’ Italia che non hanno mai acconsentito a ritorni al passato e nemmeno hanno mai acconsentito a forme di epigonismo delle avanguardie del Novecento.
Uno di questi maestri è Alberto Sughi e una sua opera cospicua è presente a fianco di quelle di Kokocinski come un reciproco omaggio che due pittori, in forte sintonia tra loro ma stilisticamente assai diversi, hanno inteso fare in una occasione del genere…
Ne scaturisce un evento espositivo in cui etica, passione civile e politica, e puri valori artistici sono tutti elementi compresenti e reciprocamente integrantisi.
Sfila quindi davanti ai nostri occhi un nuovo capitolo di un artista come Kokocinski da sempre generosamente impegnato in una vera e proprio battaglia per la sua arte e un nuovo capitolo di un artista dalla carriera lunga e importante quale quella di Alberto Sughi, che ha voluto dialogare da par suo con un intervento ricco anche questo di forte passione e di forza comunicativa, appunto nel comune culto di un’ arte nutrita di antico e radicalmente moderna nei suoi contenuti e nelle sue aspirazioni, che molti potranno e vorranno condividere.
Il colore anzi è diventato più chiaro e quasi trasparente e la classicità viene evocata persino con una attitudine alla distorsione e al grottesco. Ultimamente si è così immerso nell’ orizzonte del Mito greco e sono apparsi i personaggi celeberrimi di Ganimede, di Medea, di Prometeo, di Andromeda, di Venere e Amore , di Orfeo e Euridice. Ma è ricomparso anche un altro personaggio mitologico ma di diversa mitologia, Pulcinella. Napoli , del resto , è un nome greco e significa città nuova e Kokocinski percepisce proprio questo volto di Napoli , quello del mito che attraversa i tempi e sembra riemergere a distanza di tanto tempo dentro il volto avvilito e sconvolto della grande città, assumendo il corpo emblematico del Pulcinella…
L’ impatto dell’ arte di Kokocinski è effettivamente sconvolgente, e forte è in lui l’argomento del destino che l’ autore stesso sente come tragico e felice insieme.
Ma proprio qui si annida l’ idea di un possibile realismo completamente sganciato dal passato e pure memore della grande tradizione che permette di annoverare Kokocinki non tanto in un gruppo di artisti, che di fatto non esiste, ma in una direzione nuova, una specie di terza via rispetto all’ astrazione e alla verosimiglianza. Una terza via che è impossibile definire in maniera circostanziata ma che esiste e permette di accostare l’ esperienza di Kokocinski a quella di altri maestri attivi oggi in Italia e fuori d’ Italia che non hanno mai acconsentito a ritorni al passato e nemmeno hanno mai acconsentito a forme di epigonismo delle avanguardie del Novecento.
Uno di questi maestri è Alberto Sughi e una sua opera cospicua è presente a fianco di quelle di Kokocinski come un reciproco omaggio che due pittori, in forte sintonia tra loro ma stilisticamente assai diversi, hanno inteso fare in una occasione del genere…
Ne scaturisce un evento espositivo in cui etica, passione civile e politica, e puri valori artistici sono tutti elementi compresenti e reciprocamente integrantisi.
Sfila quindi davanti ai nostri occhi un nuovo capitolo di un artista come Kokocinski da sempre generosamente impegnato in una vera e proprio battaglia per la sua arte e un nuovo capitolo di un artista dalla carriera lunga e importante quale quella di Alberto Sughi, che ha voluto dialogare da par suo con un intervento ricco anche questo di forte passione e di forza comunicativa, appunto nel comune culto di un’ arte nutrita di antico e radicalmente moderna nei suoi contenuti e nelle sue aspirazioni, che molti potranno e vorranno condividere.
19
giugno 2008
Kokocinski – La potenza dello spirito
Dal 19 giugno al 10 settembre 2008
arte contemporanea
Location
PALAZZO VENEZIA
Roma, Via Del Plebiscito, 118, (Roma)
Roma, Via Del Plebiscito, 118, (Roma)
Orario di apertura
tutti i giorni 10.30 – 19.30. Lun chiuso
Vernissage
19 Giugno 2008, ore 18.00
Editore
GIUNTI
Autore
Curatore