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La collezione Sambonet – Cucchiaio, forchetta e coltello dal XVI al XX secolo
La scelta dei materiali esposti nella Sala delle Guardie, coordinata dal Direttore delle Civiche Raccolte d’Arte Applicata Claudio Salsi, privilegia una selezione di forme e decori circoscritta al periodo compreso tra il XVI e il XX secolo: 50 gruppi formati da piccoli e grandi servizi per un totale di circa 330 pezzi
Comunicato stampa
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Dal 19 giugno al 7 settembre nella Sala delle Guardie del Museo delle Arti Decorative del Castello Sforzesco di Milano saranno esposti - per la prima volta al pubblico in un nucleo così numeroso e significativo - 330 pezzi della Collezione Sambonet.
La mostra LA COLLEZIONE SAMBONET AL CASTELLO SFORZESCO. Cucchiaio, forchetta e coltello dal XVI al XX secolo è promossa dalla Regione Lombardia. Direzione Generale Culture, Identità e Autonomie della Lombardia, dal Comune di Milano - Cultura e Musei - Settore Musei e Mostre, Civiche Raccolte d’Arte Applicata, dalla Giuseppe Rivadossi Officina, con il contributo di Sambonet spa.
Nel 1997 la Regione Lombardia acquistò la Collezione, una straordinaria serie di circa 2.000 posate antiche e moderne (da un cucchiaio egiziano del II millennio a.C., ad un servizio di Giò Ponti degli anni ‘50 del secolo scorso, passando attraverso pezzi greci, etruschi e romani, dell’alto e basso Medioevo, di epoca rinascimentale, barocca e di stile neoclassico) e recentemente l’ha assegnata in forma di deposito ventennale al Museo delle Arti Decorative del Castello Sforzesco.
Ordinata da Gianguido Sambonet (Vercelli 1923 – Milano 2001), nasce certamente da interessi amatoriali, ma si forma soprattutto come supporto storico all’attività aziendale, come “base di confronto e di ispirazione con quanto di meglio è stato prodotto in secoli di posateria”. I primi argenti cominciano a essere raccolti all’inizio degli anni ’20 del Novecento dalla madre di Gianguido, Maria Sambonet (1896 – 1978), da poco sposata a Guido (1896-1973). Da quel momento il nucleo collezionistico è andato ampliandosi fino a formare un impareggiabile documento ragionato e organico degli stili, dei materiali e delle tecniche che si sono avvicendati per millenni nell’arte della posata. All’accrescimento del patrimonio di esemplari moderni e contemporanei offrì un appassionato contributo anche Roberto Sambonet (1924 – 1995) fratello di Gianguido, artista e autore di prestigiose creazioni di design di fama mondiale. Fu tuttavia Gianguido, più interessato ai pezzi antichi, a impartire alla raccolta quella impostazione dichiaratamente scientifica che la rende degna di una valorizzazione museale permanente.
La scelta dei materiali esposti nella Sala delle Guardie, coordinata dal Direttore delle Civiche Raccolte d’Arte Applicata Claudio Salsi, privilegia una selezione di forme e decori circoscritta al periodo compreso tra il XVI e il XX secolo: 50 gruppi formati da piccoli e grandi servizi per un totale di circa 330 pezzi.
La mostra LA COLLEZIONE SAMBONET AL CASTELLO SFORZESCO. Cucchiaio, forchetta e coltello dal XVI al XX secolo è promossa dalla Regione Lombardia. Direzione Generale Culture, Identità e Autonomie della Lombardia, dal Comune di Milano - Cultura e Musei - Settore Musei e Mostre, Civiche Raccolte d’Arte Applicata, dalla Giuseppe Rivadossi Officina, con il contributo di Sambonet spa.
Nel 1997 la Regione Lombardia acquistò la Collezione, una straordinaria serie di circa 2.000 posate antiche e moderne (da un cucchiaio egiziano del II millennio a.C., ad un servizio di Giò Ponti degli anni ‘50 del secolo scorso, passando attraverso pezzi greci, etruschi e romani, dell’alto e basso Medioevo, di epoca rinascimentale, barocca e di stile neoclassico) e recentemente l’ha assegnata in forma di deposito ventennale al Museo delle Arti Decorative del Castello Sforzesco.
Ordinata da Gianguido Sambonet (Vercelli 1923 – Milano 2001), nasce certamente da interessi amatoriali, ma si forma soprattutto come supporto storico all’attività aziendale, come “base di confronto e di ispirazione con quanto di meglio è stato prodotto in secoli di posateria”. I primi argenti cominciano a essere raccolti all’inizio degli anni ’20 del Novecento dalla madre di Gianguido, Maria Sambonet (1896 – 1978), da poco sposata a Guido (1896-1973). Da quel momento il nucleo collezionistico è andato ampliandosi fino a formare un impareggiabile documento ragionato e organico degli stili, dei materiali e delle tecniche che si sono avvicendati per millenni nell’arte della posata. All’accrescimento del patrimonio di esemplari moderni e contemporanei offrì un appassionato contributo anche Roberto Sambonet (1924 – 1995) fratello di Gianguido, artista e autore di prestigiose creazioni di design di fama mondiale. Fu tuttavia Gianguido, più interessato ai pezzi antichi, a impartire alla raccolta quella impostazione dichiaratamente scientifica che la rende degna di una valorizzazione museale permanente.
La scelta dei materiali esposti nella Sala delle Guardie, coordinata dal Direttore delle Civiche Raccolte d’Arte Applicata Claudio Salsi, privilegia una selezione di forme e decori circoscritta al periodo compreso tra il XVI e il XX secolo: 50 gruppi formati da piccoli e grandi servizi per un totale di circa 330 pezzi.
19
giugno 2003
La collezione Sambonet – Cucchiaio, forchetta e coltello dal XVI al XX secolo
Dal 19 giugno al 07 settembre 2003
Location
CASTELLO SFORZESCO
Milano, Piazza Castello, (Milano)
Milano, Piazza Castello, (Milano)
Orario di apertura
9.00 – 17.30 (17.00 ultimo ingresso). Lunedì chiuso
Editore
SILVANA EDITORIALE
Ufficio stampa
CLP