Comunicato stampa


21 settembre – 23 novembre 2008

Bi6 - Biennale dell’Immagine - Geografie dell’invisibile

VI° Rassegna internazionale di fotografia, arti dell’immagine, cinema e videoarte
Chiasso, Ligornetto, Monte, Mendrisio

Dopo il primo ciclo di 8 esposizioni inaugurato il 21 settembre con molto successo e partecipazione del pubblico, da sabato 4 ottobre il Comitato organizzatore della Biennale dell’immagine vara il secondo, che rilancia il tema generale Geografie dell’invisibile. Vogliamo ancora ricordare che la Bi6 è un evento ideato e promosso dal Dicastero Cultura e dal Dicastero Servizi e attività sociali del Comune di Chiasso, in collaborazione con la Galleria Cons Arc, cui aderiscono gallerie e musei, enti pubblici e privati.
Nella seconda fase, il 4 ottobre, si inaugurano dunque altre 4 mostre, 1 installazione e 1 progetto fotografico, con il coinvolgimento di 7 tra fotografi e artisti dell’immagine.

• 4 ottobre 2008, ore 18.00 – Inaugurazione Spazio ex polizia Chiasso (via Dunant)

Andreas Seibert
Chantal Michel
Christian Tagliavini
Mariano Snider

Interverranno:

Luigi Rigamonti, Capo Dicastero servizi e attività sociali del Comune di Chiasso;
Annemarie Hürlimann, storica dell’arte e presidente della Commissione di fotografia dell’Ufficio federale della cultura di Berna;
Andrea Banfi, Responsabile Uffici Servizi e attività sociali
Saranno inoltre presenti gli artisti, i curatori e i coordinatori delle mostre.

• 4 ottobre 2008, ore 20.00 - Inaugurazione Chiasso, Piazzale Dogana – Chiasso strada,

Benno Meuwly & Curt Tannhäuser
Un progetto di Chiasso, culture in movimento

Sottoliniamo che Chiasso, culture in movimento è un ufficio del Dicastero Servizi e Attività sociali del Comune di Chiasso, che si occupa di integrazione e di convivenza multiculturale. Nell’ambito della 6° Biennale dell’immagine cura 3 eventi: oltre alla mostra di Mariano Snider, vi è l’installazione di Benno Meuwly & Curt Tannhäuser Lux Pons. Nonché la tavola rotonda A Chiasso c’è il mare (7.10, ore 20.30, presso il Cinema Teatro) che si propone di affrontare, da vari osservatori, il tema delle nuove frontiere dell’Europa. Interverranno Sandro Cattacin, dell’Università di Ginevra, Federica Sossi, dell’Università di Bergamo, Fabio Giussani, Capitano SM Corpo Guardie di Confine, Reg. IV, Andrea Banfi, Capo servizi e attività sociali, Comune di Chiasso. Moderatore: Reto Ceschi, giornalista RTSI.



Ricordiamo inoltre, che sempre nell’ambito della Bi6, in collaborazione con l’Associazione Monte Arte, verrà inaugurato

• 4 ottobre 2008, ore 16.00 presso la Casa Comunale Monte

un progetto ad opera dell’artista
Harald Mol

Ecco dunque in sintesi il programma dei nuovi eventi espositivi.

Bi6 - Il progetto espositovo

Andreas Seibert
From Somewhere to Nowhere
In questa sua inedita esposizione il fotografo svizzero Andreas Seibert focalizza la propria attenzione attorno al fenomeno della più grande migrazione di uomini in tempo di pace: è quella che si può attualmente osservare in Cina, dove centocinquanta-duecento milioni di persone emigrano in cerca di lavoro, di denaro e di una vita migliore. Tale migrazione porta con sé non pochi disagi sociali, per non dire del moltiplicarsi dei fenomeni di violenza, e di altri legati all’ambiente.
Andreas Seibert, nato nel 1970, ha realizzato una straordinaria documentazione fotografica sul fenomeno delle migrazioni in Cina e della globalizzazione, un lavoro iniziato nel 2002. Dopo gli studi di letteratura tedesca e di filosofia presso l’Università di Zurigo, il fotografo si è diplomato presso il dipartimento di fotografia. Dal 1997 risiede in Giappone, a Tokyo. È stato membro dell’agenzia Lookat Photos di Zurigo dal 2001 al 2004. Lavora prevalentemente in Asia per numerose riviste internazionali.

Chantal Michel
L’invitato tranquillo
Per Chantal Michel i soggetti e gli oggetti non sono entità definite. L’uno può essere l’altro e viceversa. L’umano può essere una merce, così come le cose possono assumere dei tratti antropomorfi. La riduzione del soggetto agendo nella sua immobilità, rigidità e reificazione, è ogni volta oggettivamente una contraddizione fotografica. È una bambola vivente, una cosa antropomorfa senza identità. Fare il morto, che è una delle forme del teatro, è anche una performance. Michel ne rappresenta piuttosto una sua cifra grottesca, con uno humour infantile.
Chantal Michel è nata nel 1968 a Berna, dove vive e lavora come fotografa performer e videoartista. Ha avuto una duplice formazione artistica: Berna (Ecole d’arts visuels, 1989-1993) e in seguito a Karlsruhe (Académie, 1994-1998). Le sue esposizioni personali hanno avuto luogo principalmente in Svizzera, in Germania e in Francia ; mentre quelle collettive in vari paesi europei.

Christian Tagliavini
Cromofobia - Fear of Colors
Christian Tagliavini da tempo cerca una dimensione espressiva e poetica nell’immagine, utilizzando la fotografia e la creatività come artificio, e dove egli allo stesso tempo è autore, scenografo, costumista, casting manager, regista – e, naturalmente, fotografo; è irresistibilmente attratto dall’artificio del silenzio.
Christian Tagliavini, nato in Svizzera nel 1971, italiano di origine, ha vissuto e studiato in Italia e in Svizzera negli anni ottanta. Designer grafico di formazione, incomincia a dedicarsi alla fotografia nel 2000, attratto dalla tecnica della stampa a grande formato.

Mariano Snider
Confinanti autorizzati
Progetto di Chiasso, culture in movimento
Alcune case popolari all’estremo sud della Svizzera, a pochi metri dall’Italia. Qui si incrociano e si condensano storie di vita nelle quali il confine gioca un ruolo fondamentale. Svizzeri e immigrati di prima e seconda generazione provenienti da varie parti del mondo, funzionari delle ferrovie e della dogana, famiglie, single, pensionati e disoccupati condividono gli spazi abitativi di questi palazzi, mentre a volte, poco più in là, appena oltre gli orti, altri sconosciuti tentano di varcare il confine svizzero in cerca di fortuna.
La videoinstallazione, realizzata da Mariano Snider nell’ambito del progetto Chiasso, culture in movimento, invita il pubblico a immergersi in un’esperienza visiva costruita all’interno di questa particolare realtà.
Mariano Snider è nato a Locarno nel 1965. Dopo aver studiato musica alla Swiss Jazz School di Berna, si è diplomato in regia e montaggio al CISA di Lugano e ha studiato alla New York Film Academy grazie a una borsa di studio vinta al Festival del Film di Locarno. Ha realizzato diversi cortometraggi, video e documentari. Dal ‘97 lavora come regista alla Televisione svizzera di lingua italiana.

Benno Meuwly - Curt Tannhäuser
Lux Pons
Il progetto artistico Lux Pons è creato presso la frontiera di Chiasso e Ponte Chiasso, nel territorio di confine tra Svizzera e Italia. Da entrambe le parti del confine si alternano aree abitative e palazzi doganali, parcheggi e campi alberati. I territori sono separati da una ‘no man’s land’. Lux Pons è un progetto che prevede il posizionamento di circa 30-40 proiezioni. Le proiezioni luminose, poste nella zona neutrale, rischiareranno le facciate delle case, le nicchie, il terreno, gli alberi e i campi da entrambe le parti del confine. Un caleidoscopio di momenti e sogni indimenticabili che palesano sui muri le immagini di un mondo invisibile.
Curt Tannhäuser è nato il 12 luglio del 1949 a Wetzikon (ZH). Si è formato alla Scuola di Belle Arti di Parigi sotto la guida di Etienne Martin e Laszlo Szabo. Dal 1974 le sue opere sono state ripetutamente esposte sia in patria che all’estero.
www.artiste.ch
www.generosa.ethz.ch
Benno Meuwly è nato l’8 dicembre 1964 a Gurmels (FR). Dopo la formazione quale Elettronico, ha intrapreso la formazione presso la Kunstgewerbwschule di Berna e la Schule für Farbe und Umwelt di Salzburg. Dal 1988 vive e lavora in Ticino. È attivo in qualità di farbdesigner e video artista.
www.kontur2.ch

Harald Mol
Sottoprodotto
Quattordici fotografie a colori esposte su pannelli appositamente posati all’aperto lungo la strada della Valle di Muggio tra Castel San Pietro e Monte. L’uomo, preoccupato per la sua evoluzione, crea con cieca convinzione un tessuto urbano tendente alla perfezione. In contemporanea, crea inconsciamente su altri livelli dei “paesaggi” non voluti ma altrettanto interessanti che non possono durare nel tempo perché sono spazzati via da forze maggiori che spesso provengono dalla natura.
Harald Mol, fotografo d’origine olandese, frequenta la Scuola di Arti Applicate di Vevey. Dal 1986 al 1992 lavora a Zurigo, Berna e Londra nell’ambito della pubblicità, moda, people ed architettura interna. Dal 1993 vive e lavora in Ticino dove si dedica alla fotografia culturale ed artistica.