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Serse – Stoiceía
Dell’artista saranno esposte alcune opere appositamente create per l’occasione e ispirate alle figure geometriche del genio fiorentino, oltre ad una selezione di opere precedentemente realizzate e tutte ispirate alla natura.
Comunicato stampa
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Casa Natale di Leonardo, Vinci (Anchiano)
11 ottobre – 16 novembre 2008
SERSE
í
«Perché molto son più antiche le cose che le lettere»
(Leonardo. Codex Leicester-Hammer, f. 31r).
Dall’11 ottobre al 16 novembre 2008 presso la Casa Natale di Leonardo da Vinci ad Anchiano, si terrà una mostra dal titolo Serse íorganizzata dal Museo Leonardiano, dal Comune di Vinci e dall’Associazione Arte Continua. Dell’artista saranno esposte alcune opere appositamente create per l’occasione e ispirate alle figure geometriche del genio fiorentino, oltre ad una selezione di opere precedentemente realizzate e tutte ispirate alla natura. Tra queste Aria di Parigi, Ai sali d’argento, Gas, Diamonds. Serse, nato a San Paolo del Piave nel 1952, vive e lavora a Trieste.
Le cose a cui guardava Leonardo da Vinci erano, è noto, le cose della natura, che riteneva parlassero l’unico linguaggio certo ed eterno, a differenza delle cose umane. Ed era, per Leonardo, un linguaggio che solo il disegno e la pittura – non la lingua, non la musica - potevano cogliere nella sua verità essenziale e perenne. Linguaggio degli occhi che contemplano lo spettacolo della natura, degli occhi che vedono la sua imago dipinta; linguaggio del silenzio della natura e del disegno. Proprio quel silenzio che le opere di Serse per lo più evocano nell’animo di chi le guarda.
In Serse i paesaggi di onde increspate e piatte superfici rubate a scorci di laghi e fiumi sono visioni, attimi sospesi nel tempo, pause prive di suono. L’artista racconta la natura in ogni suo aspetto, in ogni suo singolo respiro; il disegno analitico, straordinariamente dettagliato, tirato al limite estremo della rappresentabilità tanto da giungere all’estremo opposto diventando così impercorribile, irrappresentabile, paradossalmente irreale. L’artista in questo modo giunge al superamento del dato oggettivo; il soggetto, spogliato di ogni dinamicità estraniato dal contesto, viene proiettato in una dimensione altra. Le immagini che l’artista ci regala sono esperienze dello sguardo, sono rappresentazione dell’idea del Sublime. Rigoroso, nei disegni di Serse, l’utilizzo del bianco e nero. Attraverso la semplice grafite l’artista dimostra di saper creare incredibili giochi di luce, sdoppiamenti, riflessi che si moltiplicano nelle infinite gradazioni dei grigi.
Nella scelta delle opere esposte ad Anchiano questa poetica viene ripercorsa attraverso esemplari dei suoi cicli più apprezzati: dagli studi di nuvole agli scorci a volo d’uccello di “Arie di Parigi”, fino alla più recente fascinazione per la forma del diamante. Ma il diamante è punto di confine di straordinaria intensità evocativa tra forme della natura e forme della geometria astratta. Serse propone ad Anchiano, presentadoli per la prima volta, le sue elaborazioni di solidi piani e vacui.
Euclide dedicò le pagine centrali del suo trattato sugli Elementi (í, l’atto fondativo della geometria occidentale, ai solidi, come incunabuli di ogni forma di vita terrestre e cosmica. Serse oggi si addentra in un ulteriore slittamento della sua poetica della natura silente e delle reti della vita.
Il progetto è stato possibile grazie alla collaborazione con la Casa Vinicola Luigi Cecchi & Figli.
11 ottobre – 16 novembre 2008
SERSE
í
«Perché molto son più antiche le cose che le lettere»
(Leonardo. Codex Leicester-Hammer, f. 31r).
Dall’11 ottobre al 16 novembre 2008 presso la Casa Natale di Leonardo da Vinci ad Anchiano, si terrà una mostra dal titolo Serse íorganizzata dal Museo Leonardiano, dal Comune di Vinci e dall’Associazione Arte Continua. Dell’artista saranno esposte alcune opere appositamente create per l’occasione e ispirate alle figure geometriche del genio fiorentino, oltre ad una selezione di opere precedentemente realizzate e tutte ispirate alla natura. Tra queste Aria di Parigi, Ai sali d’argento, Gas, Diamonds. Serse, nato a San Paolo del Piave nel 1952, vive e lavora a Trieste.
Le cose a cui guardava Leonardo da Vinci erano, è noto, le cose della natura, che riteneva parlassero l’unico linguaggio certo ed eterno, a differenza delle cose umane. Ed era, per Leonardo, un linguaggio che solo il disegno e la pittura – non la lingua, non la musica - potevano cogliere nella sua verità essenziale e perenne. Linguaggio degli occhi che contemplano lo spettacolo della natura, degli occhi che vedono la sua imago dipinta; linguaggio del silenzio della natura e del disegno. Proprio quel silenzio che le opere di Serse per lo più evocano nell’animo di chi le guarda.
In Serse i paesaggi di onde increspate e piatte superfici rubate a scorci di laghi e fiumi sono visioni, attimi sospesi nel tempo, pause prive di suono. L’artista racconta la natura in ogni suo aspetto, in ogni suo singolo respiro; il disegno analitico, straordinariamente dettagliato, tirato al limite estremo della rappresentabilità tanto da giungere all’estremo opposto diventando così impercorribile, irrappresentabile, paradossalmente irreale. L’artista in questo modo giunge al superamento del dato oggettivo; il soggetto, spogliato di ogni dinamicità estraniato dal contesto, viene proiettato in una dimensione altra. Le immagini che l’artista ci regala sono esperienze dello sguardo, sono rappresentazione dell’idea del Sublime. Rigoroso, nei disegni di Serse, l’utilizzo del bianco e nero. Attraverso la semplice grafite l’artista dimostra di saper creare incredibili giochi di luce, sdoppiamenti, riflessi che si moltiplicano nelle infinite gradazioni dei grigi.
Nella scelta delle opere esposte ad Anchiano questa poetica viene ripercorsa attraverso esemplari dei suoi cicli più apprezzati: dagli studi di nuvole agli scorci a volo d’uccello di “Arie di Parigi”, fino alla più recente fascinazione per la forma del diamante. Ma il diamante è punto di confine di straordinaria intensità evocativa tra forme della natura e forme della geometria astratta. Serse propone ad Anchiano, presentadoli per la prima volta, le sue elaborazioni di solidi piani e vacui.
Euclide dedicò le pagine centrali del suo trattato sugli Elementi (í, l’atto fondativo della geometria occidentale, ai solidi, come incunabuli di ogni forma di vita terrestre e cosmica. Serse oggi si addentra in un ulteriore slittamento della sua poetica della natura silente e delle reti della vita.
Il progetto è stato possibile grazie alla collaborazione con la Casa Vinicola Luigi Cecchi & Figli.
11
ottobre 2008
Serse – Stoiceía
Dall'undici ottobre al 16 novembre 2008
arte contemporanea
disegno e grafica
disegno e grafica
Location
CASA NATALE DI LEONARDO DA VINCI
Vinci, (Firenze)
Vinci, (Firenze)
Orario di apertura
tutti i giorni dalle 9.30 alle 19.00 (ottobre) e dalle 9.30 alle 18.00(novembre)
Vernissage
11 Ottobre 2008, ore 15
Ufficio stampa
SPAINI & PARTNERS
Ufficio stampa
KPR&KEY
Autore