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James Kalinda – La Malora
Le immagini di Kalinda ci conducono nella storia dell’uomo, dei rapporti, delle storie tra individui e tra uomo e natura
Comunicato stampa
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La Galleria Contemporanea(mente presenta la mostra LA MALORA dell’artista JAMES KALINDA.
Dov’è la “La Malora? È un luogo nato dalla nostra immaginazione o un luogo, che possiamo ritrovare cercando sull’Atlante geografico?
Se ci rifacciamo all’opera omonima scritta da Beppe Fenoglio nel 1954, certamente il pensiero correre in un luogo grave, faticoso, avaro che concede assai poco all’uomo che lo abita. Gente appunto che vive in condizioni “miserabili”, a contatto diretto ogni giorno con la terra che ama e a cui dedica tutta una vita, ma dalla quale sembra avere in cambio solo ingratitudine fame e sofferenza.
Le immagini di Kalinda ci conducono nella storia dell’uomo, dei rapporti, delle storie tra individui e tra uomo e natura.
La Malora potrebbe essere assolutamente sia un luogo della vicina e suggestiva Bassa Padana, lungo gli argini del Po, oppure ambientata nella lontana America, tra gli infiniti e sterminati territori immersi nella natura, dove per centinaia di Km non è “prevista” nessun presenza umana, se non alcune isolate abitazioni.
Siamo quindi “intrappolati” in un mondo prestabilito e precedentemente indagato o siamo in luogo nato dal frutto dell’immaginazione dell’artista stesso?
James kalinda ci racconta vicende e se descrive luoghi veri o falsi poco importa, l’importante che chi le osserva si liberi da ogni barriera che possa limitarne o condizionarne la libera immaginazione.
L’artista parmigiano rappresenta una storia, un luogo, un'ambientazione, personaggi, che abitano questo territorio; ne descrive l’abitazione e ne rappresenta gli elementi, oggetti, animali con i quali essi giornalmente interagiscono. Le figure si impongono sulla scena, avanzano a tal punto che la sensazione è di non facile identificazione e comprensione; i protagonisti possono essere sia persone così dette “normali”, consuete, sia persone inquietanti, anomale, con le quali abbiamo paura di interagire e relazionarci. Un landa appunto della Malora, di cui non ne percepiamo la reale e vera esistenza; forse è frutto della nostra immaginazione, un universo velato, annebbiato come i sogni, dove solitamente non esistono diversità di colori, dove tutto e monocromatico a volte inquietante o invece un posto dove tutto è colorato di rosa, affascinante, semplice, tranquillo, dove i protagonisti vivono in estrema e perpetua sintonia tra di loro e con l'ambiente che li circonda, dove non esiste il male ma solo l'amore. Non si sa che luogo sia la Malora! Lasciamo che siano i visitatori ad immaginarselo, forgiarselo come meglio o peggio vogliono....
James Kalinda è nato a Ponte dell’Olio nel 1981, ma da sempre vive a Parma.
La sua espressione artistica si realizza attraverso disegni, quadri a olio, a tempera, illustrazioni, video, murales e sculture. Dopo il Diploma all’Istituto Paolo Toschi si dedica ai lavori più differenti: grafico pubblicitario, operaio in fabbrica, postino, imbianchino, facchino, magazziniere, camionista, falegname, tatuatore. Ha realizzato video per i Modena City Ramblers e Benny Benassi, illustrazioni per libri pubblicati dalla MUP editrice e le copertine di due volumi a fumetti per la Innocent Victim.
Tra le mostre ricordiamo: 2002 Concorso Arte (Permanente, Milano); OverloookHotel(VisivoUditivo, Parma); 2003 James Kalinda(Esserini, Parma); Sguardi(vetrina INA, Parma); 2006 Malaleche(Stereomomo, Parma); James Kalinda&SignoraK(Musidora, Parma); James Kalinda&signora(mafia Club, Reggio Emilia) 2008 GNAM(Teatro delle Briciole, Parma). www.jameskalinda.blogspot.com
Dov’è la “La Malora? È un luogo nato dalla nostra immaginazione o un luogo, che possiamo ritrovare cercando sull’Atlante geografico?
Se ci rifacciamo all’opera omonima scritta da Beppe Fenoglio nel 1954, certamente il pensiero correre in un luogo grave, faticoso, avaro che concede assai poco all’uomo che lo abita. Gente appunto che vive in condizioni “miserabili”, a contatto diretto ogni giorno con la terra che ama e a cui dedica tutta una vita, ma dalla quale sembra avere in cambio solo ingratitudine fame e sofferenza.
Le immagini di Kalinda ci conducono nella storia dell’uomo, dei rapporti, delle storie tra individui e tra uomo e natura.
La Malora potrebbe essere assolutamente sia un luogo della vicina e suggestiva Bassa Padana, lungo gli argini del Po, oppure ambientata nella lontana America, tra gli infiniti e sterminati territori immersi nella natura, dove per centinaia di Km non è “prevista” nessun presenza umana, se non alcune isolate abitazioni.
Siamo quindi “intrappolati” in un mondo prestabilito e precedentemente indagato o siamo in luogo nato dal frutto dell’immaginazione dell’artista stesso?
James kalinda ci racconta vicende e se descrive luoghi veri o falsi poco importa, l’importante che chi le osserva si liberi da ogni barriera che possa limitarne o condizionarne la libera immaginazione.
L’artista parmigiano rappresenta una storia, un luogo, un'ambientazione, personaggi, che abitano questo territorio; ne descrive l’abitazione e ne rappresenta gli elementi, oggetti, animali con i quali essi giornalmente interagiscono. Le figure si impongono sulla scena, avanzano a tal punto che la sensazione è di non facile identificazione e comprensione; i protagonisti possono essere sia persone così dette “normali”, consuete, sia persone inquietanti, anomale, con le quali abbiamo paura di interagire e relazionarci. Un landa appunto della Malora, di cui non ne percepiamo la reale e vera esistenza; forse è frutto della nostra immaginazione, un universo velato, annebbiato come i sogni, dove solitamente non esistono diversità di colori, dove tutto e monocromatico a volte inquietante o invece un posto dove tutto è colorato di rosa, affascinante, semplice, tranquillo, dove i protagonisti vivono in estrema e perpetua sintonia tra di loro e con l'ambiente che li circonda, dove non esiste il male ma solo l'amore. Non si sa che luogo sia la Malora! Lasciamo che siano i visitatori ad immaginarselo, forgiarselo come meglio o peggio vogliono....
James Kalinda è nato a Ponte dell’Olio nel 1981, ma da sempre vive a Parma.
La sua espressione artistica si realizza attraverso disegni, quadri a olio, a tempera, illustrazioni, video, murales e sculture. Dopo il Diploma all’Istituto Paolo Toschi si dedica ai lavori più differenti: grafico pubblicitario, operaio in fabbrica, postino, imbianchino, facchino, magazziniere, camionista, falegname, tatuatore. Ha realizzato video per i Modena City Ramblers e Benny Benassi, illustrazioni per libri pubblicati dalla MUP editrice e le copertine di due volumi a fumetti per la Innocent Victim.
Tra le mostre ricordiamo: 2002 Concorso Arte (Permanente, Milano); OverloookHotel(VisivoUditivo, Parma); 2003 James Kalinda(Esserini, Parma); Sguardi(vetrina INA, Parma); 2006 Malaleche(Stereomomo, Parma); James Kalinda&SignoraK(Musidora, Parma); James Kalinda&signora(mafia Club, Reggio Emilia) 2008 GNAM(Teatro delle Briciole, Parma). www.jameskalinda.blogspot.com
24
ottobre 2008
James Kalinda – La Malora
Dal 24 ottobre al 22 novembre 2008
arte contemporanea
Location
ART GALLERY CONTEMPORANEA(MENTE
Parma, Strada 22 Luglio, 33b, (Parma)
Parma, Strada 22 Luglio, 33b, (Parma)
Orario di apertura
Martedì, Mercoledì, Venerdì e Sabato 16,30 - 19,30
Vernissage
24 Ottobre 2008, ore 18.30
Sito web
www.jameskalinda.blogspot.com
Autore
Curatore