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Giuseppe Salvatori – Angelo con intorno contadini
Per la rassegna Doppio Passo, l’artista romano espone una grande opera ispirata all’omonima poesia dell’autore americano Wallace Stevens
Comunicato stampa
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Un nuovo ciclo di incontri di arte e letteratura a cura della Casa delle Letterature dell’Assessorato alle Politiche Culturali e della Comunicazione del Comune di Roma.
La rassegna Doppio Passo ha un doppio obiettivo : vedere il corpo della pagina, il testo che si fa immagine, visione; leggere una storia nelle immagini, penetrare gli strati che la compongono rintracciandone le parole. La prima manifestazione vedrà l'artista romano Giuseppe Salvatori esporre dal 6 al 14 novembre 2008 una grande opera dal titolo Angelo con intorno contadini ispirata all’omonima poesia dell’autore americano Wallace Stevens, nella traduzione dello scrittore Edoardo Albinati. Il progetto, anche nella tappa successiva, metterà in scena i testi di grandi autori attraverso il lavoro di alcuni artisti italiani che si sono ispirati a questi testi.
Nel lavoro di Salvatori da sempre si concretizzano sapienze ed emozioni poetiche, veri e propri atti estetici che spesso muovono dalle pagine letterarie amate, come accade nella recente Trilogia degli affetti in cui l’artista si cimenta con autori come Federigo Tozzi e Ugo Foscolo, muovendosi verso una nuova simbolica ad indicare così altre vie nella ricerca artistica attuale. Angelo con intorno contadini è quindi un’opera perfettamente calzante agli obiettivi della rassegna, che di queste affinità ne fa punto di prospettiva culturale e occasione di incontro.
Giuseppe Salvatori. Nasce a Roma nel 1955 dove vive e lavora. Esponente della corrente di nuova figurazione degli anni Ottanta ( partecipa alla mostra Dieci anni dopo. I nuovi nuovi a cura di Renato Barilli presso la Galleria Comunale di Arte Moderna di Bologna, 1980 ), sperimenta la tecnica del pastello su tela attraverso la quale ottiene effetti di luminosità e trasparenza in soggetti ispirati ai giardini e all’architettura. Dal 1987 il ricorso alla tempera, poi unita agli smalti ( nei tre grandi dipinti realizzati per la Biennale di Venezia del 1990 ), dà vita a nuovi effetti cromatici in cui campiture di colore steso en à plat si articolano in zone opache e lucide, isolando e astraendo – fino alla estrema sintesi del segno – luoghi e cose visti o soltanto immaginati. Crescono intanto le sollecitazioni poetiche e letterarie in opere pittoriche di grandio dimensioni ( Il sogno di Accattone, 2005 ) così come nei piccoli disegni per il libro Bestie, che accompagnano altrettanti racconti dello scrittore senese Federigo Tozzi. Mostre recenti : 2007, Diomira, Galleria Marchetti, Roma ; I colori di Roma, Auditorium Parco della Musica, Roma ; Cruore, Galleria De Crescenzo & Viesti, Roma. 2006, Bestie illustrato, La Nube Oort, Roma.
Wallace Stevens. Poeta statunitense, nato a Reading in Pennsylvania nel 1879 e morto a Hartford in Connecticut nel 1955. Non fu insensibile a influenze della poesia europea, in particolare francese, da Baudelaire a Corbière e a Mallarmé. Dalla raffinata e lieve eleganza della prima raccolta Harmonium del 1924 a Ideas of Order del 1936 alle sue produzioni degli anni Cinquanta, si viene delineando nella sua poesia, con nettezza man mano più chiara, il dualistico rapporto realtà-fantasia, con un affinamento del linguaggio che fa di Stevens uno dei poeti più consapevoli e compiuti della contemporanea letteratura degli Stati Uniti. Poesia pura, aliena dalla drammatizzazione, affidata spesso alla enunciazione e alla variazione interna, capace di risolvere totalmente l'oggetto in linguaggio, esorcizzazione verbale del caos. Nei limiti della sua straordinaria retorica, la poesia di Stevens si pone ai vertici della sensibilità del secolo.
La rassegna Doppio Passo. Incontri di arte e letteratura è curata da Maria Ida Gaeta, responsabile della Casa delle Letterature del Comune di Roma
La rassegna Doppio Passo ha un doppio obiettivo : vedere il corpo della pagina, il testo che si fa immagine, visione; leggere una storia nelle immagini, penetrare gli strati che la compongono rintracciandone le parole. La prima manifestazione vedrà l'artista romano Giuseppe Salvatori esporre dal 6 al 14 novembre 2008 una grande opera dal titolo Angelo con intorno contadini ispirata all’omonima poesia dell’autore americano Wallace Stevens, nella traduzione dello scrittore Edoardo Albinati. Il progetto, anche nella tappa successiva, metterà in scena i testi di grandi autori attraverso il lavoro di alcuni artisti italiani che si sono ispirati a questi testi.
Nel lavoro di Salvatori da sempre si concretizzano sapienze ed emozioni poetiche, veri e propri atti estetici che spesso muovono dalle pagine letterarie amate, come accade nella recente Trilogia degli affetti in cui l’artista si cimenta con autori come Federigo Tozzi e Ugo Foscolo, muovendosi verso una nuova simbolica ad indicare così altre vie nella ricerca artistica attuale. Angelo con intorno contadini è quindi un’opera perfettamente calzante agli obiettivi della rassegna, che di queste affinità ne fa punto di prospettiva culturale e occasione di incontro.
Giuseppe Salvatori. Nasce a Roma nel 1955 dove vive e lavora. Esponente della corrente di nuova figurazione degli anni Ottanta ( partecipa alla mostra Dieci anni dopo. I nuovi nuovi a cura di Renato Barilli presso la Galleria Comunale di Arte Moderna di Bologna, 1980 ), sperimenta la tecnica del pastello su tela attraverso la quale ottiene effetti di luminosità e trasparenza in soggetti ispirati ai giardini e all’architettura. Dal 1987 il ricorso alla tempera, poi unita agli smalti ( nei tre grandi dipinti realizzati per la Biennale di Venezia del 1990 ), dà vita a nuovi effetti cromatici in cui campiture di colore steso en à plat si articolano in zone opache e lucide, isolando e astraendo – fino alla estrema sintesi del segno – luoghi e cose visti o soltanto immaginati. Crescono intanto le sollecitazioni poetiche e letterarie in opere pittoriche di grandio dimensioni ( Il sogno di Accattone, 2005 ) così come nei piccoli disegni per il libro Bestie, che accompagnano altrettanti racconti dello scrittore senese Federigo Tozzi. Mostre recenti : 2007, Diomira, Galleria Marchetti, Roma ; I colori di Roma, Auditorium Parco della Musica, Roma ; Cruore, Galleria De Crescenzo & Viesti, Roma. 2006, Bestie illustrato, La Nube Oort, Roma.
Wallace Stevens. Poeta statunitense, nato a Reading in Pennsylvania nel 1879 e morto a Hartford in Connecticut nel 1955. Non fu insensibile a influenze della poesia europea, in particolare francese, da Baudelaire a Corbière e a Mallarmé. Dalla raffinata e lieve eleganza della prima raccolta Harmonium del 1924 a Ideas of Order del 1936 alle sue produzioni degli anni Cinquanta, si viene delineando nella sua poesia, con nettezza man mano più chiara, il dualistico rapporto realtà-fantasia, con un affinamento del linguaggio che fa di Stevens uno dei poeti più consapevoli e compiuti della contemporanea letteratura degli Stati Uniti. Poesia pura, aliena dalla drammatizzazione, affidata spesso alla enunciazione e alla variazione interna, capace di risolvere totalmente l'oggetto in linguaggio, esorcizzazione verbale del caos. Nei limiti della sua straordinaria retorica, la poesia di Stevens si pone ai vertici della sensibilità del secolo.
La rassegna Doppio Passo. Incontri di arte e letteratura è curata da Maria Ida Gaeta, responsabile della Casa delle Letterature del Comune di Roma
06
novembre 2008
Giuseppe Salvatori – Angelo con intorno contadini
Dal 06 al 14 novembre 2008
arte contemporanea
Location
CASA DELLE LETTERATURE
Roma, Piazza Dell'Orologio, 3, (ROMA)
Roma, Piazza Dell'Orologio, 3, (ROMA)
Vernissage
6 Novembre 2008, ore 18.30
Ufficio stampa
INTESA & C.P.
Autore
Curatore