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Gilles Chaillet – Il divo è tratto. Tra segni e disegni nella Roma dei Cesari
Come appariva la Roma dei Cesari agli occhi dei visitatori dell’epoca? Che aspetto avevano non solo il Colosseo, il Foro, il Circo Massimo, ma anche semplici case, strade, vicoli? Per la prima volta in Italia, grazie al prestito del Museo Archeologico di Arles depositario dell’intera produzione, 20 tavole originali disegnate a matita dal Maestro francese Gilles Chaillet, renderanno possibile un percorso inedito che non mancherà di stupire visitatori, appassionati di storia, di archeologia, topografia e disegno.
Comunicato stampa
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Come appariva la Roma dei Cesari agli occhi dei visitatori dell’epoca? Che aspetto avevano non solo il Colosseo, il Foro, il Circo Massimo, ma anche semplici case, strade, vicoli? Per la prima volta in Italia, grazie al prestito del Museo Archeologico di Arles depositario dell’intera produzione, 20 tavole originali disegnate a matita dal Maestro francese Gilles Chaillet, renderanno possibile un percorso inedito che non mancherà di stupire visitatori, appassionati di storia, di archeologia, topografia e disegno.
Una sorta di “passeggiata” fra queste tavole, vista e raccontata attraverso gli occhi stupiti di Flaviano, un visitatore immaginario che giunge nella Roma antica.
Il Divo è tratto. A passeggio con Gilles Chaillet , tra segni e disegni, nella Roma dei Cesari (5 novembre 2008 – 1 marzo 2009), una mostra promossa dall’Assessorato alle Politiche Culturali e della Comunicazione Sovraintendenza ai Beni Culturali del Comune di Roma e ideata da Vivalibri, è ospitata all’interno del Museo della Civiltà Romana. L’esposizione illustra l’opera di Gilles Chaillet, maestro francese del disegno a tratto e il suo studio appassionato di Roma antica.
Il percorso che si snoda attraverso le sale del Museo culmina nella celebre rappresentazione della città, realizzata agli inizi del Novecento da Italo Gismondi, realizzando un vero e proprio viaggio nel tempo.
Rilevante è il ruolo che si è voluto dare alla comunicazione. L'esposizione sarà infatti corredata da diverse postazioni interattive realizzate dalla società Sirvex che permetteranno all'utente di "interrogare" il grande plastico e di avventurarsi in una visita virtuale ravvicinata.
L'evento espositivo è arricchito dallo svolgimento di laboratori didattici ideati per i più giovani, le scuole e le famiglie, caratterizzati dalla compresenza di attori e archeologi.
I servizi museali e il supporto organizzativo sono di Zètema Progetto Cultura.
IL DIVO E’ TRATTO
A passeggio con Gilles Chaillet fra segni e disegni nella Roma dei Cesari
La mostra invita il visitatore ad una passeggiata tra i monumenti di Roma, lungo il percorso delle collezioni del Museo, fino al grande plastico della città in gesso alabastrino del Gismondi, interpretato in 20 disegni originali, dalla matita di Gilles Chaillet, visione e racconto di strade, piazze, case, quartieri esplorati attraversati da un viaggiatore immaginario, creato dal disegnatore, che il visitatore della mostra può portare a casa con il bel libro Nella Roma dei Cesari. Un gioco coinvolgente goduto sulla balconata del plastico del Museo, in un rimando continuo tra la leggerezza del disegno e la plasticità del gesso. La passeggiata prende avvio lungo le sale allestite del percorso storico e tematico a contatto con le espressioni più significative della vita religiosa, politica e sociale della Roma antica. Un attore, nelle vesti di Flaviano, viaggiatore immaginario dei disegni di Chaillet, invita i visitatori più giovani delle scuole a sostare per rivivere alcuni eventi della storia della città e momenti di vita quotidiana. Come ogni viaggio nella memoria, la mostra prende per mano il visitatore dal racconto delle origini della città, dal suo centro religioso: il tempio di Giove Capitolino, imponente e maestoso sul fiume ed i villaggi di capanne; la passeggiata sosta al ponte Fabricio, conservato intatto, a cavallo dell’isola Tiberina, testimone della conquista dell’arco e delle reti di comunicazione; seguono il mausoleo di Augusto ed il teatro di Marcello, manifestazioni dell’epoca più feconda di rinnovamento edilizio e di sviluppo monumentale della città; a Porta Maggiore è riassunta tutta la scienza della conduzione delle acque, massima espressione della cultura organizzativa dei servizi messa in campo dai romani; la sosta all’anfiteatro Flavio e lo stadio di Domiziano richiamano le mille voci di lottatori, fiere, parate, di folle osannanti, di eroi e di incomprensibili stragi; l’arco di Tito fissa l’atto della distruzione del tempio di Gerusalemme, simbolo della durezza di ogni guerra che ha costellato la storia; il Pantheon parla il linguaggio della fede e della perfezione dello spazio chiuso; la corsa delle quadrighe nel Circo Massimo ferma in un’istantanea una passione che ha attraversato i secoli; l’Ara Pacis segna la solennità del bisogno di pace a chiusura di un’epoca di guerre fratricide; il sepolcro di Eurisace conduce il visitatore nelle botteghe degli artigiani con il racconto in presa diretta della produzione del pane, sopravvivenza e garanzia di pace sociale della città; la biblioteca di Traiano guida il visitatore sul mondo dell’editoria antica e delle letture appartate nella città rumorosa; l’insula del Campidoglio, fa entrare nelle case della gente comune tra problemi di affitto, sovraffollamento, rumori, preoccupazioni di crolli e di sfratti; porta Appia, monumentale ingresso della via consolare a Roma, e caposaldo della cinta aureliana solida di torri, camminamenti, macchine da guerra, posti di guardia, apre Roma al visitatore.
Finalmente la città, tutta la città antica ricostruita, da godere attraverso le due diverse tecniche di rappresentazione: i disegni di Chaillet e il plastico del Gismondi: due modi di leggere la città cosmopolita di oltre un milione di abitanti agli inizi del IV sec. d.C.
Il viaggio non si ferma e non si esaurisce. Postazioni video guidano il visitatore a scendere nei monumenti avvicinati nelle sale, quasi ad entrarvi, in un rapporto interattivo che segna il profilo del museo che si va costruendo, dove il visitatore ascolta, interroga, tocca, sperimenta, viaggia. E ritorna da protagonista.
Una sorta di “passeggiata” fra queste tavole, vista e raccontata attraverso gli occhi stupiti di Flaviano, un visitatore immaginario che giunge nella Roma antica.
Il Divo è tratto. A passeggio con Gilles Chaillet , tra segni e disegni, nella Roma dei Cesari (5 novembre 2008 – 1 marzo 2009), una mostra promossa dall’Assessorato alle Politiche Culturali e della Comunicazione Sovraintendenza ai Beni Culturali del Comune di Roma e ideata da Vivalibri, è ospitata all’interno del Museo della Civiltà Romana. L’esposizione illustra l’opera di Gilles Chaillet, maestro francese del disegno a tratto e il suo studio appassionato di Roma antica.
Il percorso che si snoda attraverso le sale del Museo culmina nella celebre rappresentazione della città, realizzata agli inizi del Novecento da Italo Gismondi, realizzando un vero e proprio viaggio nel tempo.
Rilevante è il ruolo che si è voluto dare alla comunicazione. L'esposizione sarà infatti corredata da diverse postazioni interattive realizzate dalla società Sirvex che permetteranno all'utente di "interrogare" il grande plastico e di avventurarsi in una visita virtuale ravvicinata.
L'evento espositivo è arricchito dallo svolgimento di laboratori didattici ideati per i più giovani, le scuole e le famiglie, caratterizzati dalla compresenza di attori e archeologi.
I servizi museali e il supporto organizzativo sono di Zètema Progetto Cultura.
IL DIVO E’ TRATTO
A passeggio con Gilles Chaillet fra segni e disegni nella Roma dei Cesari
La mostra invita il visitatore ad una passeggiata tra i monumenti di Roma, lungo il percorso delle collezioni del Museo, fino al grande plastico della città in gesso alabastrino del Gismondi, interpretato in 20 disegni originali, dalla matita di Gilles Chaillet, visione e racconto di strade, piazze, case, quartieri esplorati attraversati da un viaggiatore immaginario, creato dal disegnatore, che il visitatore della mostra può portare a casa con il bel libro Nella Roma dei Cesari. Un gioco coinvolgente goduto sulla balconata del plastico del Museo, in un rimando continuo tra la leggerezza del disegno e la plasticità del gesso. La passeggiata prende avvio lungo le sale allestite del percorso storico e tematico a contatto con le espressioni più significative della vita religiosa, politica e sociale della Roma antica. Un attore, nelle vesti di Flaviano, viaggiatore immaginario dei disegni di Chaillet, invita i visitatori più giovani delle scuole a sostare per rivivere alcuni eventi della storia della città e momenti di vita quotidiana. Come ogni viaggio nella memoria, la mostra prende per mano il visitatore dal racconto delle origini della città, dal suo centro religioso: il tempio di Giove Capitolino, imponente e maestoso sul fiume ed i villaggi di capanne; la passeggiata sosta al ponte Fabricio, conservato intatto, a cavallo dell’isola Tiberina, testimone della conquista dell’arco e delle reti di comunicazione; seguono il mausoleo di Augusto ed il teatro di Marcello, manifestazioni dell’epoca più feconda di rinnovamento edilizio e di sviluppo monumentale della città; a Porta Maggiore è riassunta tutta la scienza della conduzione delle acque, massima espressione della cultura organizzativa dei servizi messa in campo dai romani; la sosta all’anfiteatro Flavio e lo stadio di Domiziano richiamano le mille voci di lottatori, fiere, parate, di folle osannanti, di eroi e di incomprensibili stragi; l’arco di Tito fissa l’atto della distruzione del tempio di Gerusalemme, simbolo della durezza di ogni guerra che ha costellato la storia; il Pantheon parla il linguaggio della fede e della perfezione dello spazio chiuso; la corsa delle quadrighe nel Circo Massimo ferma in un’istantanea una passione che ha attraversato i secoli; l’Ara Pacis segna la solennità del bisogno di pace a chiusura di un’epoca di guerre fratricide; il sepolcro di Eurisace conduce il visitatore nelle botteghe degli artigiani con il racconto in presa diretta della produzione del pane, sopravvivenza e garanzia di pace sociale della città; la biblioteca di Traiano guida il visitatore sul mondo dell’editoria antica e delle letture appartate nella città rumorosa; l’insula del Campidoglio, fa entrare nelle case della gente comune tra problemi di affitto, sovraffollamento, rumori, preoccupazioni di crolli e di sfratti; porta Appia, monumentale ingresso della via consolare a Roma, e caposaldo della cinta aureliana solida di torri, camminamenti, macchine da guerra, posti di guardia, apre Roma al visitatore.
Finalmente la città, tutta la città antica ricostruita, da godere attraverso le due diverse tecniche di rappresentazione: i disegni di Chaillet e il plastico del Gismondi: due modi di leggere la città cosmopolita di oltre un milione di abitanti agli inizi del IV sec. d.C.
Il viaggio non si ferma e non si esaurisce. Postazioni video guidano il visitatore a scendere nei monumenti avvicinati nelle sale, quasi ad entrarvi, in un rapporto interattivo che segna il profilo del museo che si va costruendo, dove il visitatore ascolta, interroga, tocca, sperimenta, viaggia. E ritorna da protagonista.
04
novembre 2008
Gilles Chaillet – Il divo è tratto. Tra segni e disegni nella Roma dei Cesari
Dal 04 novembre 2008 al primo marzo 2009
presentazione
disegno e grafica
disegno e grafica
Location
MUSEO DELLA CIVILTA’ ROMANA
Roma, Piazza Giovanni Agnelli, 10, (Roma)
Roma, Piazza Giovanni Agnelli, 10, (Roma)
Biglietti
Museo della Civiltà Romana + Mostra: intero € 6,50; ridotto € 4,50
Gratuito per le categorie previste dalla tariffazione vigente
Orario di apertura
Martedì-venerdì 9.00-14.00; sabato e domenica 9.00-19.00 (la biglietteria chiude un'ora prima).
Chiuso Lunedì, 25 Dicembre e 1 Gennaio
Ufficio stampa
ZETEMA
Autore