Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Max Marra – Il ghetto
Il ghetto dipinto da Marra non è una riproduzione dal vero di quello veneziano, pur avendone alcune attinenze, ma una soluzione immaginifica
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Dal prossimo 12 dicembre, presso la sede del Museo d’arte contemporanea di Lissone si potrà ammirare la mostra “Il ghetto”, esposta la scorsa estate nella prestigiosa sede della Scuola Grande di San Teodoro a Rialto, Venezia.
In mostra ventotto opere dell’artista contemporaneo Max Marra ,che con estrema sensibilità indaga la storia degli ebrei arrivati in Italia ed in particolar modo di quelli giunti a Venezia. Un percorso espositivo che partendo dalla sfera della vita quotidiana e dall’esercizio delle attività arriva poi a toccare le premonizioni delle persecuzioni, l’esodo, la deportazione e la soluzione finale.
Il ghetto dipinto da Marra non è una riproduzione dal vero di quello veneziano, pur avendone alcune attinenze, ma una soluzione immaginifica.
Questa capacità dell’artista rende universale non solo l’aspetto geografico, ma soprattutto la valenza del significato.
L’utilizzo del colore ha una grande valenza psicologica. Il colore è il tramite che consente, dietro l’aspetto figurativo, la lettura del messaggio contenuto.
L’attualità, purtroppo, della “ghettizzazione” di alcuni popoli e la tragedia del genocidio nonchè la ricorrenza dei 70 anni della promulgazione delle Leggi razziali, hanno fatto scaturire l’idea che le ventotto opere (tutte di collezione privata) che Max Marra ha realizzato sulla tematica del ghetto (vita nel ghetto, esodo, deportazione, soluzione finale) potessero costituire una mostra che diventasse “messaggio universale”. La pittura infatti travalica le differenze linguistiche e “parla” a tutti indistintamente.
Come sottolinea l’Assessore alla Cultura, Identità e Tradizioni locali Daniela Ronchi, “la mostra, che ha avuto come luogo di partenza Venezia e che viene ora esposta presso la sede museale della Città di Lissone, ha un duplice obiettivo: da una parte rendere omaggio ad una delle personalità artistiche contemporanee più importanti e attive del territorio, dall’altra divenire veicolo di comunicazione di un messaggio universale di fratellanza e di rispetto per le differenti culture e tradizioni, ponendo l’attenzione su una delle più tristi pagine della storia umana. Una mostra messaggio di elevata qualità artistica, ma soprattutto di grande valore storico, educativo e sociale, che anticipa il programma di iniziative previste nell’anno 2009, in occasione della Giornata della Memoria.”
L’inaugurazione della mostra avrà luogo venerdì 12 dicembre 2008, alle ore 18.00, presso la sede museale lissonese, con la partecipazione straordinaria del critico d’arte veneziano nonché autore di più di un centinaio di pubblicazioni di saggistica d’arte e di letteratura Bruno Rosada
Biografia MAX MARRA
Nasce a Paola, in Calabria, nel 1950. Trasferitosi negli anni ’70 a Lissone, vi lavora tuttora. Il suo studio ha sede in via don Colnaghi 22.
Artista di grande vitalità e forza espressiva, attraversa nel suo iter evolutivo le distese più fertili del fare arte su percorsi di costante contaminazione linguistica, sempre sul filo di un’estrema coerenza comportamentale. Artista multidisciplinare, dagli anni ’80 indirizza la propria ricerca verso l’integrazione del disegno, pittura e scultura utilizzando materiali di forte comunicazione poetica che si coniugano al linguaggio artistico delle avanguardie storiche e trovano riscontro nelle radici espressive dell’arte europea.
E’ considerato uno dei più interessanti artisti internazionali.
Partecipa a rassegne nazionali e internazionali, espone in gallerie private, istituzioni pubbliche ed importanti fiere.
Insignito di prestigiosi premi, è presente con opere polimateriche e disegni nel collezionismo internazionale, in musei ed enti istituzionali, tra i quali si ricordano, solo per citarne alcuni, la Banca di Credito Cooperativo di Carate Brianza, sede di Lecco, la Civica Galleria d’Arte Moderna di Gallarate, il Museo Michetti d’Arte Contemporanea di Francavilla al Mare, il Duta Museum of Arts Giakarta, in Indonesia e il Museum of Arts Guanzou, in Cina.
In mostra ventotto opere dell’artista contemporaneo Max Marra ,che con estrema sensibilità indaga la storia degli ebrei arrivati in Italia ed in particolar modo di quelli giunti a Venezia. Un percorso espositivo che partendo dalla sfera della vita quotidiana e dall’esercizio delle attività arriva poi a toccare le premonizioni delle persecuzioni, l’esodo, la deportazione e la soluzione finale.
Il ghetto dipinto da Marra non è una riproduzione dal vero di quello veneziano, pur avendone alcune attinenze, ma una soluzione immaginifica.
Questa capacità dell’artista rende universale non solo l’aspetto geografico, ma soprattutto la valenza del significato.
L’utilizzo del colore ha una grande valenza psicologica. Il colore è il tramite che consente, dietro l’aspetto figurativo, la lettura del messaggio contenuto.
L’attualità, purtroppo, della “ghettizzazione” di alcuni popoli e la tragedia del genocidio nonchè la ricorrenza dei 70 anni della promulgazione delle Leggi razziali, hanno fatto scaturire l’idea che le ventotto opere (tutte di collezione privata) che Max Marra ha realizzato sulla tematica del ghetto (vita nel ghetto, esodo, deportazione, soluzione finale) potessero costituire una mostra che diventasse “messaggio universale”. La pittura infatti travalica le differenze linguistiche e “parla” a tutti indistintamente.
Come sottolinea l’Assessore alla Cultura, Identità e Tradizioni locali Daniela Ronchi, “la mostra, che ha avuto come luogo di partenza Venezia e che viene ora esposta presso la sede museale della Città di Lissone, ha un duplice obiettivo: da una parte rendere omaggio ad una delle personalità artistiche contemporanee più importanti e attive del territorio, dall’altra divenire veicolo di comunicazione di un messaggio universale di fratellanza e di rispetto per le differenti culture e tradizioni, ponendo l’attenzione su una delle più tristi pagine della storia umana. Una mostra messaggio di elevata qualità artistica, ma soprattutto di grande valore storico, educativo e sociale, che anticipa il programma di iniziative previste nell’anno 2009, in occasione della Giornata della Memoria.”
L’inaugurazione della mostra avrà luogo venerdì 12 dicembre 2008, alle ore 18.00, presso la sede museale lissonese, con la partecipazione straordinaria del critico d’arte veneziano nonché autore di più di un centinaio di pubblicazioni di saggistica d’arte e di letteratura Bruno Rosada
Biografia MAX MARRA
Nasce a Paola, in Calabria, nel 1950. Trasferitosi negli anni ’70 a Lissone, vi lavora tuttora. Il suo studio ha sede in via don Colnaghi 22.
Artista di grande vitalità e forza espressiva, attraversa nel suo iter evolutivo le distese più fertili del fare arte su percorsi di costante contaminazione linguistica, sempre sul filo di un’estrema coerenza comportamentale. Artista multidisciplinare, dagli anni ’80 indirizza la propria ricerca verso l’integrazione del disegno, pittura e scultura utilizzando materiali di forte comunicazione poetica che si coniugano al linguaggio artistico delle avanguardie storiche e trovano riscontro nelle radici espressive dell’arte europea.
E’ considerato uno dei più interessanti artisti internazionali.
Partecipa a rassegne nazionali e internazionali, espone in gallerie private, istituzioni pubbliche ed importanti fiere.
Insignito di prestigiosi premi, è presente con opere polimateriche e disegni nel collezionismo internazionale, in musei ed enti istituzionali, tra i quali si ricordano, solo per citarne alcuni, la Banca di Credito Cooperativo di Carate Brianza, sede di Lecco, la Civica Galleria d’Arte Moderna di Gallarate, il Museo Michetti d’Arte Contemporanea di Francavilla al Mare, il Duta Museum of Arts Giakarta, in Indonesia e il Museum of Arts Guanzou, in Cina.
12
dicembre 2008
Max Marra – Il ghetto
Dal 12 dicembre 2008 al 15 febbraio 2009
arte contemporanea
Location
MAC – MUSEO D’ARTE CONTEMPORANEA DI LISSONE
Lissone, Viale Elisa Ancona, 6, (Monza E Brianza)
Lissone, Viale Elisa Ancona, 6, (Monza E Brianza)
Orario di apertura
martedì – venerdì 15-19, giovedì 15-23, sabato e domenica 10-12 / 15-19, lunedì chiuso
Vernissage
12 Dicembre 2008, ore 18
Autore