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Francesca Leone – Primo piano
L’esposizione prende spunto dal mondo contemporaneo e si sviluppa fondamentalmente sui grandi ritratti delle personalità che hanno contribuito in modo determinante nel cercare di portare armonia e pace nel mondo: Martin Luther King, Mahatma Gandhi, A. San Suu K. Ispirazione che si riversa anche sulle figure mistiche dei monaci tibetani.
Comunicato stampa
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FRANCESCA LEONE A PALAZZO VENEZIA
“PRIMO PIANO”
INAUGURAZIONE GIOVEDÌ 4 DICEMBRE 2008 - ROMA
Si inaugura a Roma giovedì 4 dicembre alle 19, nell’elegante Sala del Refettorio di Palazzo Venezia, Primo Piano, la mostra personale di Francesca Leone curata dal Prof. Claudio Strinati, Soprintendente al Polo Museale Romano e testo critico di Lorenzo Canova.
L’artista, una delle pittrici più interessanti del panorama italiano, invitata a marzo del 2009 ad esporre a Napoli nella suggestiva cornice del Castel dell’Ovo, a giugno nel prestigiosissimo MMOMA (Museum of Modern Art di Mosca), per giungere in autunno alla Galleria Valentina Moncada di Roma, è esponente della rinascita della pittura figurativa, fortemente ancorata al mondo contemporaneo.
Cresciuta in una famiglia di artisti, Francesca Leone inizia il suo percorso pittorico avendo respirato un’atmosfera culturale e familiare molto intensa, vivendo da vicino la realizzazione di importanti capolavori cinematografici del padre Sergio.
Il titolo della mostra evoca una doppia lettura, sia in senso propriamente artistico che esistenziale. Lo sguardo della pittrice, infatti, si focalizza non solo sul volto e sul primo piano in genere, inteso come fonte ispiratrice e destinatario della sua sensibilità stilistica, ma anche sulla realtà estremamente veloce e sfuggente di oggi, di cui cerca di coglierne l’istante e fissarlo in modo indelebile. L’esposizione prende spunto dal mondo contemporaneo e si sviluppa fondamentalmente sui grandi ritratti delle personalità che hanno contribuito in modo determinante nel cercare di portare armonia e pace nel mondo: Martin Luther King, Mahatma Gandhi, A. San Suu K. Ispirazione che si riversa anche sulle figure mistiche dei monaci tibetani. Tema importante quest’ultimo, richiamato in diverse suggestive tele. A tal proposito scrive Francesco Scorzone in una bella recensione, dopo la personale di maggio scorso al Loggiato di San Bartolomeo a Palermo: “I ritratti di Martin Luther King, Mahatma Gandhi, A.San Suu K. e il gruppo di monaci tibetani, intenti nella preghiera, hanno in comune quella capacità della rivolta silenziosa senza il ricorso alla violenza, l’amore per il prossimo. Sono i profeti armati, ora dalla parola ora dal silenzio e sono coloro dai quali bisognerebbe prendere esempio per tentare un qualsiasi cambiamento della società”.
Importanti le valutazioni critiche di Claudio Strinati curatore della mostra a Palazzo Venezia: Il “primo piano” di cui parla, già nel titolo, la mostra attuale, è da un lato il primo piano delle singole figure ma anche il primo piano della nostra attenzione che l’ artista vuole coinvolgere con tutto il peso della materia pittorica, viva e palpitante anche se delicatamente lavorata e calata sulla tela con una leggerezza che non contrasta mai con la efficacissima energia della formulazione finale dell’ immagine”.
Lorenzo Canova, infine, autore del testo critico, riflettendo ancora sulle tematiche care all’artista aggiunge: “particolarmente importante la scelta dell’artista di costruire il suo “programma iconografico” intorno a temi così urgenti e significativi che però, se trattati in modo inopportuno rischierebbero di scadere in un mediocre appello a generici, presunti buoni sentimenti collettivi. Francesca Leone evita invece questo rischio attraverso una visione sintetica dove l’angoscia e la protesta sono rafforzate dalla scelta di non rappresentare direttamente la violenza e il sopruso ma di affidare alle figure dei monaci il compito di arricchire il messaggio simbolico dell’installazione insieme ai volti di coloro che hanno voluto resistere lottando per la pace e i diritti umani…”.
“PRIMO PIANO”
INAUGURAZIONE GIOVEDÌ 4 DICEMBRE 2008 - ROMA
Si inaugura a Roma giovedì 4 dicembre alle 19, nell’elegante Sala del Refettorio di Palazzo Venezia, Primo Piano, la mostra personale di Francesca Leone curata dal Prof. Claudio Strinati, Soprintendente al Polo Museale Romano e testo critico di Lorenzo Canova.
L’artista, una delle pittrici più interessanti del panorama italiano, invitata a marzo del 2009 ad esporre a Napoli nella suggestiva cornice del Castel dell’Ovo, a giugno nel prestigiosissimo MMOMA (Museum of Modern Art di Mosca), per giungere in autunno alla Galleria Valentina Moncada di Roma, è esponente della rinascita della pittura figurativa, fortemente ancorata al mondo contemporaneo.
Cresciuta in una famiglia di artisti, Francesca Leone inizia il suo percorso pittorico avendo respirato un’atmosfera culturale e familiare molto intensa, vivendo da vicino la realizzazione di importanti capolavori cinematografici del padre Sergio.
Il titolo della mostra evoca una doppia lettura, sia in senso propriamente artistico che esistenziale. Lo sguardo della pittrice, infatti, si focalizza non solo sul volto e sul primo piano in genere, inteso come fonte ispiratrice e destinatario della sua sensibilità stilistica, ma anche sulla realtà estremamente veloce e sfuggente di oggi, di cui cerca di coglierne l’istante e fissarlo in modo indelebile. L’esposizione prende spunto dal mondo contemporaneo e si sviluppa fondamentalmente sui grandi ritratti delle personalità che hanno contribuito in modo determinante nel cercare di portare armonia e pace nel mondo: Martin Luther King, Mahatma Gandhi, A. San Suu K. Ispirazione che si riversa anche sulle figure mistiche dei monaci tibetani. Tema importante quest’ultimo, richiamato in diverse suggestive tele. A tal proposito scrive Francesco Scorzone in una bella recensione, dopo la personale di maggio scorso al Loggiato di San Bartolomeo a Palermo: “I ritratti di Martin Luther King, Mahatma Gandhi, A.San Suu K. e il gruppo di monaci tibetani, intenti nella preghiera, hanno in comune quella capacità della rivolta silenziosa senza il ricorso alla violenza, l’amore per il prossimo. Sono i profeti armati, ora dalla parola ora dal silenzio e sono coloro dai quali bisognerebbe prendere esempio per tentare un qualsiasi cambiamento della società”.
Importanti le valutazioni critiche di Claudio Strinati curatore della mostra a Palazzo Venezia: Il “primo piano” di cui parla, già nel titolo, la mostra attuale, è da un lato il primo piano delle singole figure ma anche il primo piano della nostra attenzione che l’ artista vuole coinvolgere con tutto il peso della materia pittorica, viva e palpitante anche se delicatamente lavorata e calata sulla tela con una leggerezza che non contrasta mai con la efficacissima energia della formulazione finale dell’ immagine”.
Lorenzo Canova, infine, autore del testo critico, riflettendo ancora sulle tematiche care all’artista aggiunge: “particolarmente importante la scelta dell’artista di costruire il suo “programma iconografico” intorno a temi così urgenti e significativi che però, se trattati in modo inopportuno rischierebbero di scadere in un mediocre appello a generici, presunti buoni sentimenti collettivi. Francesca Leone evita invece questo rischio attraverso una visione sintetica dove l’angoscia e la protesta sono rafforzate dalla scelta di non rappresentare direttamente la violenza e il sopruso ma di affidare alle figure dei monaci il compito di arricchire il messaggio simbolico dell’installazione insieme ai volti di coloro che hanno voluto resistere lottando per la pace e i diritti umani…”.
04
dicembre 2008
Francesca Leone – Primo piano
Dal 04 dicembre 2008 al 06 gennaio 2009
arte contemporanea
Location
PALAZZO VENEZIA
Roma, Via Del Plebiscito, 118, (Roma)
Roma, Via Del Plebiscito, 118, (Roma)
Orario di apertura
dal martedi’ alla domenica ore 9.00 - 19.00 (lunedi’ chiuso)
Vernissage
4 Dicembre 2008, ore 19 su invito Sala del Refettorio Quattrocentesco
Ufficio stampa
EQUA
Autore
Curatore